Two Hearts And A Fruits Basket, * Versione restaurata *

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@iola@
view post Posted on 4/4/2008, 21:30 by: @iola@




Eccomiiiiii!


IX


Il venerdì pomeriggio Nessa se ne stava con Magda e Colette in Biblioteca nel tentativo di finire il tema di Pozioni assegnato da Lumacorno, cosa alquanto difficile visto che le amiche continuavano a bisbigliare concitatamente tentando di coinvolgerla nella loro conversazione.
- Così alla fine visto che lui non si decideva mi sono avvicinata e gli ho chiesto di venire con me ad Hogsmade questo fine settimana! - concluse Magda in un sussurro eccitato.
- Cosa?! E lui cosa ha detto?! - chiese Colette incredula.
- Beh, mi è sembrato un pò sorpreso all'inizio... ma ha detto di sì!
- Wow... hai avuto un bel coraggio! Non è vero, Nessa?!
Nessa, che non aveva seguito nemmeno un brandello della loro conversazione, alzò lo sguardo dalla pergamena sulla quale aveva appena concluso il suo lungo tema sulla "Terza Legge di Golpalott", offrendo alle due un'occhiata spaesata.
- Cosa?! - chiese perplessa.
- Magda ha chiesto ad Andriuw Schott di uscire, e lui ha accettato! - sussurò Colette con fare cospiratorio, infilandosi una grossa gomma rosa shocking in bocca.
- Andriuw Schott?! Quello che ti aveva sorpresa a fare apprezzamenti sul suo di dietro?! - domandò all'amica.
- Proprio lui! - confermò Magda in uno squittio eccitato.
- Ah, è proprio carino!- commentò Colette - Uff... è un secolo che io non esco con un ragazzo! - aggiunse malinconica - Se solo qualcuno di decente mi invitasse a bere una Burrobirra dai Tre Manici Di Scopa!
- Invita tu qualcuno... prendi esempio da me no?!
Nessa abbandonò nuovamente la conversazione per dedicarsi a rileggere il tema, così si munì di bacchetta per apportare qualche correzione qua e là.
- Beh, certo che uscire con Sirius Black sarebbe proprio un bel colpo!
La voce di Colette risuonò nella sua mente come amplificata, inducendola ad emergere dalla pergamena nella quale si era immarsa.
- Sì ma... credo che ultimamente sia preso da qualcosa... o qualcuno! - disse Magda maliziosa, lanciando un'occhiata a Nessa che si limitò ad inarcare le sopracciglia.
- Andiamo, Nessa, non fare quella faccia! - continuò imperterrita - E' evidente che tu ed il caro Sirius ultimamente siete in rapporti amichevoli!
- Già! - confermò l'altra annuendo con vigore - Ti si vede spesso parlare con lui, e sembrate in confidnza!
Lo sguardo della ragazza oscillò dall'una all'altra con un cipiglio vagamente irritato:
- Io e Black non siamo "amici", sia chiaro!
- Ma infatti noi non parlavamo di amiciz...
- Non siamo nè amici altro! - precisò prima che l'amica potesse ribattere - E' un presuntuoso, arrogante ed insolente!
- E affascinante... misterioso... - sospirò Magda estasiata.
- L'altra volta è venuto a trovarti anche in Infermeria! - rincarò la dose Colette.
- Solo perchè mi ero ferita mentre duellavo con lui!
- Sì, però abbiamo visto come è scattato contro Vanderbrik! Era furioso!
- E' solo uno che non sa farsi gli affari propri!
-E attraente, abile, intrigate... - continuò imperterrita Magda, ormai nel pieno delle sue fantasticherie.
- E l'altra mattina, quando ti è venuto incontro nella Sala Grande e vi siete parlati?!
- Parlo con molti ragazzi durante il giorno, questo non vuol dire che ci sia qualcosa con ognuno di loro!
- Ok, mi arrendo! - gettò le armi Colette - Comunque tu e Sirius Black non me la raccontate giusta!
- E alto, muscoloso... con quegli occhi scuri...

****

Un caldo sabato pomeriggio, Nessa se ne stava con Colette ad un tavolo dai Tre Manici Di Scopa, come al solito pieno zeppo di persone; era immersa nella lettura della Gazzetta del Profeta, e di tanto in tanto sottraeva qualche sorso alla sua bottiglia di Burrobirra, mentre l'amica rigirava distrattamente una cipollina nel suo bicchiere di Aquaviola, lanciando occhiate complici ad un tavolo poco lontano dove Magda si era seduta in compagnia di Andriuw Schott.
- Ehi, Nessa! C'è un ragazzo carinissimo che non ha smesso di guardarti da quando siamo entrate! - comunicò improvvisamente Colette, facendole distogliere l'attenzione da un articolo interessante.
- Sù, non ti giri nemmeno a guardarlo?!
Nessa lanciò uno sguardo ad un gruppetto di ragazzi del sesto anno che parlavano a voce alta, commentando l'ultima mirabile prestazione di Ludo Begman alla partita delle Vespe di Winbourne contro i Tornados : uno di loro aveva gli occhi puntati su di lei, solo di tanto in tanto annuiva a qualche amico che lo chiamava in causa.
- Mi pare si chiami McFroyd o McStevens... - disse Colette meditabonda.
- E' McQueen di Tassorosso...- disse lei indifferente - Frequenta con me il corso di Antiche Rune...
- Oh, bene! Quindi avete l'opportunità di conoscervi! - commentò l'amica esaltata.
- No... è un idiota!
- Come fai a dirlo se non lo conosci?! Per me è carino!
- E' il portiere della squadra di Quidditch della sua Casa... hai presente quel tipo che prima di ogni partita fa tre giri di campo richiedendo applausi?!
- Beh, lo fa anche il Cercatore di Serpeverde!
- Sì, ma lui è un Serpeverde!
- Mmmm... però anche lui è carino... - riflettè l'amica.
- Già, peccato che abbia quel piccolo vizio di andare in giro ad insultare tutti i figli di Babbani della scuola insieme a quelle serpi dei suoi compagni! - commentò lei disgustata.
Stava per immergersi nuovamente nella lettura del giornale, quando Colette annunciò in un sussurro estasiato:
- Guarda chi sta entrando!!!
Alzò lo sguardo, con la prospettiva di trovarsi di fronte un'altro degli "idioti carini" di Colette, ma l'idiota che aveva appena varcato l'entrata del locale e che stava per prendere posto ad un tavolo poco lontano da loro, era un po' più che "carino": Sirius Black, in compagnia di Peter Minus e Remus Lupin, le rivolse un sorriso di saluto che l'amica non mancò di notare.
- Io e Sirius Black non siamo amici! - la canzonò, mentre lei ricambiava il sorriso e faceva un cenno con la mano a Remus.
Si voltò verso Colette e stava per partire all'attacco, quando accanto al loro tavolo comparve Sean McQueen con un sorriso a trentadue denti:
- Salve, ragazze! - esordì, ostentando sicurezza.
- Oh, Ciao! - rispose una raggiante Colette mentre lei si limitò ad offrirgli un sorriso poco convinto.
- Sono Sean McQueen, frequentiamo insieme Antiche Rune! - le disse.
- Ma non mi dire... - fece ironica.
- Tu sei Nessa Waston vero?!
- Già...
- Mi stavo chiedendo se ti andava di bere una Burrobirra con me!
Nessa lo osservò un istante prima di rispondere: alle sue spalle vide gli amici che lo guardavano ammirato con qualcuno che lanciava frasi di incitamento, mentre sotto il tavolo Colette le aveva rifilato un paio di calci sulle caviglie.
- No, grazie! - rispose in tono deciso.
Dall'espressione che si dipinse sul volto del ragazzo fu evidente che il fallimento non era contemplato.
- Ma... - balbettò, mentre molti dei suoi amici cominciavano a ridacchiare.
- Ci vediamo alla lezione di Antiche Rune! - concluse con fare definitivo, congedandolo con un sorriso smagliante.
Tornò a rivolgersi a Colette, che la fissava con aria scioccata, mentre il ragazzo tornava al suo tavolo senza dire una parola.
- Nessa... - cominciò l'amica che ancora conservava il suo piglio incredulo, mentre lei riprendeva per l'ennesima volta La Gazzetta del Profeta.
- Dimmi...
- Ora capisco perchè sei una Grifondoro... ci vuole un bel coraggio a fare quello che tu hai appena fatto!

****

I corridoi di Hogwarts erano inondati dalla luce vermiglia del tramonto che filtrava attraverso le alte fineste del castello.
Nessa camminava a passo tranquillo diretta in Biblioteca; aveva appena lasciato le amiche nella Sala Comune alle prese con il racconto di Magda della giornata trascorsa con Andriuw Schott, e su come avesse rimediato un'altra uscita.
La notizia che lei aveva rifiutato un invito a Sean McQueen si era diffusa in fretta, così per evitare domande curiose da parte delle altre ragazze, che a quanto pareva consideravano il ragazzo come una sorta di prodigio della natura, aveva preferito allontanarsi, con la consapevolezza che Colette non si sarebbe risparmiata nel descrivere la cosa con dovizia di particolari: dall'espressione del viso di lui, al tono di voce di lei.
Arrivata nei pressi della Biblioteca, scorse all'ingresso Sirius Black che parlava con una ragazza del quinto anno, la stessa che qualche giorno prima l'aveva fulminata con lo sguardo. Lui aveva tutta l'aria di uno appena caduto in un'imboscata, mentre lei parlava con un tono di voce particolarmente acuto e sbatteva le ciglia, appesantite da un'ingente dose di mascara, con una freqenza innaturale.
Nessa si immerse nel silenzio ovattato della Biblioteca senza prestare molta attenzione ai due e, con un moto di irritazione, prese posto ad un tavolo estraendo il tema di Pozioni per dargli un'ultima occhiata.
Rilesse più volte le prime righe, che le scivolavano dalla mente in quanto il pensiero vagava altrove.
"Siamo gelosette, eh?!"
"Cosa?!"
"Lo sai cosa!"
"Io non sono gelosa!"
"Ah no?!"
"No!"
"E cos'è tutta quest'agitazione allora?!"
"Quale agitazione?!"
"Quella che t'ha preso da quando hai visto quella ragazzina parlare con Sirius Black!"
"Cosa?! Io non sono gelosa!"
"Questo l'hai già detto..."

Il sedia posta dinanzi a lei si spostò rumorosamente, e Sirius Black prese posto dall'altro lato del tavolo:
- Non si usa più salutare, Waston?!
- Cosa?! - fece lei confusa, ancora persa nei suoi pensieri.
- Poco fa... sei passata ma non hai salutato!
- Ho avuto l'impressione che fossi occupato...
- Hai avuto un'impressione sbagliata... - disse con un sorriso che in quel momento le parve vagamente irritante.
Gli lanciò un'occhiata obligua e tornò al suo tema, senza prestargli la benchè minima attenzione in realtà.
- Vuoi ignorarmi, Waston?!
- Vuoi darmi il cordoglio, Black?!
- Perchè no?! Non ho nulla di meglio da fare!
- Perchè non vai a firmare qualche autografo ad una delle tue tante ammiratrici?!
Nessa si fermò un attimo a riflettere su ciò che aveva appena detto, senza però distgliere lo sguardo dalla pergamena: non sapeva perchè aveva pronunciato quelle parole, o meglio conosceva il perchè, ma stentava a credere che avesse usato quel tono duro e vagamente risentito.
- Anche tu non scherzi con gli ammiratori a quanto pare...
Solo in quel momento levò lo sguardo dal tema, e capì che si stava riferendo all'episodio con McQueen. Anche la voce di Sirius arrecava una strana incrinazione, che inconsciamente associò alla sua.
- Ora devo andare... - disse alzandosi e cominciando a raccogliere le sue cose.
- Anche tu a firmare qualche autografo?!
- Black... - lo salutò ignorandolo, e prendendo la borsa.
- Waston... - rispose lui guardandola con espressione indecifrabile.
Si incamminò a passo spedito tra le file di libri, con un moto di irritazione crescente.
"Perfetto! Grandioso! Sono gelosa! Sono gelosa di Sirius Black!"





 
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