Gioia Cristallina, [05/06/08] Fandom Libero - Arcana

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Sselene
view post Posted on 13/7/2008, 22:35




Fandom: Cats
Rating: Per tutti
Personaggi/Pairing: Mister Mistoffelees, rum Tum Tugger, Victoria, Mungojerrie, Rimpleteazer
Tipologia: One-Shot
Lunghezza: 681
Genere: Generale, Sovrannaturale
Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di A.L.Webber e T.S. Elliott che ne detiene/detengono tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Cats, appartengono solo a me.
Introduzione alla Fan's Fiction: Quando un mago ha il cuore a pezzi, solo una magia può aiutarlo a sorridere

Quatto quatto, con movimenti inudibili, la coda ben dritta per far sì che non sfiorasse nulla e le vibrisse tremanti di nervosismo, il giovane gatto sgusciava nel buio, aiutato nel suo tentativo di risultare invisibile dal pelo scuro che possedeva. Si accostò alla pozzanghera d’acqua piovana, per darsi un’ultima occhiata, poi si approvò con un cenno soddisfatto della coda. Individuò in un attimo la gatta bianca che, come un faro nella notte, spiccava in quella sera senza stelle e le si avvicinò. “Buonasera, Victoria.” La gattina portò lo sguardo su di lui, sorridendogli genuina come sempre. “Oh, Mister Mistoffelees! Che bello vederti!” Il giovane rise, sedendosi con un saltello accanto alla cucciola candida. “Chiamami Mistoffelees, ‘Mister’ mi fa sembrare chissà quanto grande.” Victoria rise, inclinando il capo di lato. “Allora… che bello vederti, Mistoffelees.” Il gatto nero non riuscì a trattenere un fremito felice che gli scosse tutto il pelo, ma cercò di non farci caso. “Victoria, senti, c’è una cosa che volevo dirti…” La gatta si sporse appena verso di lui, curiosa nel sentirgli addosso l’odore di nervosismo che prima non aveva notato. “Certo, dimmi.” Lo esortò con un luminoso sorriso. Il giovane mago tacque a lungo, poi decise di prenderla con tranquillità e sorrise smagliante “E’ che tu mi piaci moltissimo!” Victoria sgranò sorpresa gli occhi, arretrando sorpresa col capo, poi rise, distogliendo lo sguardo. “Mistoffelees… io amo Plato, lo sai.” Il giovane rise, inghiottendo il groppo amaro. “B-beh, ma… le cose tra voi ultimamente non stanno andando bene, no?” Nuovamente la candida micia sgranò gli occhi. “Come? Chi ti ha detto una cosa del genere?” Mister Mistoffelees cercò anche di rispondere, ma Victoria si alzò stizzita. “Le cose tra me e Plato vanno benissimo.” Informò vagamente seccata, allontanandosi, ignorando il mago che la chiamava.
“Ops, sorellina, pare che le nostre informazioni fossero sbagliate!” “Ops, fratellino, pare proprio così!” Mistoffelees saltò subito sul muretto, lanciando ai due farabutti uno sguardo ricolmo d’ira. “Voi lo sapevate bene! Mi avete mentito solo per farmi fare la figura dell’idiota!” I due fratelli si lanciarono un’occhiata sorpresa, poi scoppiarono a ridere. “Si, temo proprio sia così.” Confermò Rumpleteazer, ridendo, piegandosi appena sullo stomaco. “Pensavamo potessi fare una magia, ma…” Mungojerrie sospirò melodrammatico, scuotendo il capo, senza concludere la frase, per poi ridere insieme alla sorella. Il gatto nero strinse le labbra, saltando giù e allontanandosi, col pelo arruffato e gonfio. “Hey, Mister Mistoffelees!” Lo salutò calorosamente Rum Tum Tugger, incrociandolo per la strada, voltandosi a osservarlo quando fu ignorato, volgendo poi lo sguardo verso i due mascalzoni che ancora ridevano.

“Buonasera, Mister Mistoffelees.”
Il giovane gatto alzò il muso a sentirsi chiamare, annusando appena l’aria per capire chi si stava avvicinando nel buio. Sorrise, inclinando il capo su una spalla. “Buonasera, Rum Tum Tugger.” Salutò cortese, accostandosi al gatto leopardato, osservando curioso il piccolo fagotto che reggeva tra le mani, cercando di chinarsi per annusarlo, alzando lo sguardo quando il maggiore lo scostò. “Ti ho portato un regalo.” Lo informò appena cantilenante, assaporando già la reazione del giovane, aprendo l’involto, mostrandogli il solido opaco. “E’ un cristallo, vero?” Il giovane mago si portò sorpreso una mano alle labbra, sgranando appena gli occhi già grandi di loro. “Si, certo che lo è!” Confermò con la voce carica di emozione, allungando la mano a prendere il freddo solido. Rum Tum Tugger glielo impedì. “Non toccarlo, brucia.” Lo avvisò, ritirando il regalo da sotto il tentato tocco di Mistoffelees che quasi si accese di euforia a quella notizia. “E’ il cristallo che brucia? Davvero?” Il leopardato annuì, osservando il più piccolo che correva verso un angolo della stradina diroccata, tornando con un recipiente pieno d’acqua piovana. “Mettilo qui dentro.” Rum Tum Tugger osservò l’acqua, il cristallo, poi il giovane mago, come a chiedergli spiegazioni. Il minore rise. “Mettilo qui dentro, se vuoi vedere una magia.” Il leopardato lasciò cadere il gelido solido bruciante nell’acqua, sussultando nel vedere l’immediato fumo che ne usciva copioso. “Non è fantastico?” Domandò Mistoffelees, con la voce carica di emozione. Rum Tum Tugger annuì, osservando il fumo salire verso la notte. “Fantastico.”
 
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