Risveglio, [12/05/2011] Ma va' nel tuo film!

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Alektos
view post Posted on 10/8/2011, 21:07




Fandom: Mulan e Lilo & Stitch
Rating: Per tutti
Personaggi: Mushu, Antenati e Stitch
Tipologia: One Shot
Lunghezza: 1114 parole
Avvertimenti: Crossover
Genere: Generale
Disclaimer: Tutto della Walt Disney.
Note dell'autore: Ho immaginato il primo spirito, quello che risveglia Mushu nel film, come il capostipite della famiglia. Forse è così, ma dal momento che non viene detto io specifico. ^^
Le frasi sottolineate sono dette veramente dai rispettivi personaggi nei rispettivi cartoni.
Introduzione: Un risveglio sbagliato per gli antenati della famiglia Fa.



Risveglio


“Un’occasione sola, è chiedere troppo?“ Brontolò tra sé e sé Mushu, mentre scendeva le scale per raggiungere il grande Drago di pietra. “E che sarà mai!” Sbuffò.
“Hei pietrone, svegliati! Devi andare a prendere Mulan.” Urlò, non appena fu arrivato sotto la statua, suonando senza alcuna grazia il gong che gli aveva dato (lanciato) il capostipite degli antenati poco prima.
Non accadde nulla. Al primo seguirono altri vani e poco convincenti tentativi di risvegliare il grande Drago di pietra, nell’ultimo dei quali il simulacro perse l’orecchio desto. Mentre Mushu cercava di riparare al danno creato, sentì la statua tremare… “Oh-oh…” Improvvisamente si trovò circondato da macerie.
“Ma tu guarda cosa…” Si zittì per qualche secondo. “Gra-grande Drago di pietra?” Balbettò, girandosi incerto verso una sagoma che aveva intravisto in mezzo alla nube di polvere causata dal crollo. Non appena l’atmosfera ritornò limpida, Mushu si trovò di fronte ad un esserino azzurro, con quattro braccia e una strana cresta sul dorso.
“Ci sono riuscito!” Urlò il piccolo drago, esultando. Un punto a suo favore con gli antenati. Poi, però, realizzò che avrebbe dovuto aspettare ancora anni per cercare di ottenere un’opportunità di riscatto.
“Adesso… “ Mushu raggiunse Stitch e lo afferrò per un polso. “Sai, ti immaginavo più grande.” Divagò. “A dir la verità non assomigli per niente alla tua statua, pazienza. Dicevo, tu devi andare a prendere Mulan, si è cacciata in un mare di guai… bla-bla-bla… insomma, le solite cose.” Mentre parlava, camminava, ma non si era accorto di essere sempre fermo nello stesso punto.
“Hei pietrone, ma che ti prende? Devi seguirmi dagli antena…” Le orecchie di Mushu si abbassarono improvvisamente; lasciò immediatamente andare il polso di Stitch, il quale gli stava mostrando tutta la sua enorme dentatura con tanto di bava.
Un urlo ruppe la quiete del giardino della famiglia Fa.
“Aiutoooo!” Mushu aveva iniziato a correre, spaventando le galline e gli altri animali del cortile, inseguito da Stitch che, a quanto pare, lo aveva preso per il suo pranzo. “Ho capito che non mangi da secoli, ma ci sono altri modiiii!”
Dopo qualche chilometro di corsa, Mushu riuscì a raggiungere il tempio e a nascondersi dietro una delle statue dei protettori della famiglia, poste su dei basamenti al confine tra il muro e il tetto. Mai che si risvegliassero al momento giusto…
“Mushu, cos’è questo?” Chiese lo spirito del capostipite della famiglia Fa, inorridito dalla presenza di un essere così rozzo.
“Quello che voi mi avete fatto risvegliare.” Disse tutto tremante. Nel mentre Stitch lo aveva individuato e si era lanciato all’inseguimento arrampicandosi sul muro. La corsa era ripresa.
“Mushu!” Urlò il capostipite. “Non ne combini mai una giusta!”
“Ma io cosa ho fatto questa voltaaaa?”
Gli altri spiriti degli antenati, non capendo cosa stava succedendo, iniziarono lentamente a litigare.
“Te lo avevo detto che quel gong era difettoso.”
“Non è che, invece, con i tuoi modi bruschi hai urtato il grande Drago di pietra, e ora questa è la punizione che ci ha riservato?”
“Ah, ma non il mio lato della famiglia!
“O magari è perché quella statua che tu glia hai dedicato fa veramente orrore.”
“La mia progenie non ha mai dato problemi.”
Se la davano l’uno con l’altro, mentre Stitch intanto aveva dato il via alla sua opera di distruzione del tempio: Mushu sembrava non interessarlo più, mordere, rompere e lanciare pezzi di lapidi era molto più divertente.
“Fermalo Mushu!” Ordinò uno degli spiriti, non potendo più resistere alla vista di una profanazione così grande di quel luogo sacro.
“Fermalo tu!” Rispose l’interpellato.
“Non sei nemmeno capace di svolgere un compito così semplice come risvegliare qualcuno!”
“Hei, io l’ho risvegliato, se è quello sbagliato non è colpa mia, ok?”
“Lo dicevo io che…” Gli spiriti ripresero a darsela l’uno con l’altro, contribuendo ad aumentare il caos.
“Ma cosa sta succedendo in questa famiglia?” Sbottò Mushu, stanco e allibito da quella situazione. “Una donna che fa l’uomo, un drago che non assomiglia a un drago, antenati che…” Si bloccò, Stitch si era improvvisamente fermato. Tutti gli sguardi erano puntati su di lui.
“Fa-famiglia…” Bofonchiò lo strano essere. “Ohana significa famiglia.”
“Oh, ma che carino, sa parlare.” Disse Mushu. Quando non azzannava le cose era quasi dolce. “Vedi, loro sono una famiglia.” Indicò gli spiriti.
“Ohana…”
“Sì… e tu sei stato chiamato per aiutare la famiglia.”
“Stitch aiuta!” Disse il mostriciattolo convinto. “Perché ohana significa che nessuno viene mai abbandonato e dimenticato.” Stitch si guardò intorno, aveva messo a tacere tutti. Si sentì solo il rumore della mascella di Mushu che era precipitata al suolo per lo stupore. Non si sarebbe mai aspettato una frase tanto profonda da un essere che poco prima aveva tentato di divorarlo.
“Allora vai, o potente Drago, riportaci Mulan!” Con tono solenne il capostipite cercò di riprendere il controllo della situazione.
“Mulan?”
“Lei è Mulan.” Intervenne Mushu, mostrando un’immagine della ragazza tirata fuori da chissà dove. “È una ragazza, sta per diventare un ragazzo, c’è la guerra e noi dobbiamo salvare lei e l’onore della famiglia, capisci?”
No, dall’espressione che fece Stitch tutti dedussero che non aveva capito.
Mushu non sapeva chi fosse questo esserino, perché decisamente aveva capito che non era il grande Drago di pietra, ma improvvisamente aveva iniziato a stargli simpatico… e in più poteva servire al suo scopo.
“Mushu, cosa significa quel NOI? Spetta a lui il compito di trovare Mulan.” Il capostipite era intervenuto nuovamente.
“Oh, andiamo, avrà sicuramente bisogno di aiuto.” Replicò il piccolo drago. Ed ecco, invece, l’aiuto che il suo nuovo amico poteva dare a lui: un’occasione.
“Insomma esserino, ci sarà da divertirsi. Sei con me?” Gli sorrise.
Stitch alzò in alto il pollice di una delle due mani destre e sorrise a sua volta, dentro di sé aveva capito che quella lucertola rosse era sicuramente più divertente ed aveva un potere distruttivo molto più grande di tutti gli spiriti presenti nella stanza messi insieme.
“Bene, io e il grande Drago di pietra andiamo a prendere Mulan.” Mushu enfatizzò il titolo di Stitch, pur sapendo essere una enorme bugia. Entrambi corsero fuori, senza aspettare che qualcuno gli desse l’ordine di andare.
Il capostipite si passò una mano sul volto stanco poi si guardò intorno: l’essere che avevano risvegliato aveva messo a soqquadro la sua bellissima e sacra dimora e in pochi minuti. Era incredulo e allo stesso tempo rassegnato: dopo anni di prestigio la famiglia Fa stava per sprofondare nelle tenebre. L’unica soluzione, adesso, era sperare in una bella botta di fortuna o nel fatto che quei due non riuscissero a trovare Mulan.
Poco dopo Mushu fece di nuovo la sua comparsa nel tempio. “Ah, dimenticavo, pensate voi, giusto, a ripulire qui e là fuori?”
 
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