| Fic ispirata al libro di Diana Gabaldon, "La straniera".
Laoghaire è una giovane ragazza innamorata di James Fraser, e sfoga tutto il suo odio verso Claire, la straniera che gliel'ha portato via.
Genere: malinconico, romantico, intrispettivo
rating: PG13
tipo: one shot
Ti odio, Sassenach.
Hai portato via l’uomo che amavo.
Non sei nient’altro che una lurida inglese, arrivata da chissà dove e chissà come.
Sei stata obbligata, dicono tutti, per salvarti la pelle.
Ma scommetto che ne sei soddisfatta ora.
James Fraser poteva essere mio.
Doveva essere mio.
Quando si è sacrificato per me, e ha ricevuto la punizione al posto mio, facendosi prendere a pugni dall’esecutore, ho capito che mi amava, e che lo amavo.
Lui non avrebbe compiuto un gesto tanto altruista se non avesse provato qualcosa per me.
Ho solo quindici anni, ma sono già una donna.
Tu invece sei da buttar via, ormai.
Quanti anni hai? Ventisette, trenta?
Come fa James a provare piacere venendo a letto con te?
Prova piacere?
Ti odio.
Tutti al castello mi considerano una poco di buono, dal comportamento dissoluto.
E’ vero, ho fatto la scema con qualche uomo, ma amo veramente Jamie.
Che cos’hai tu che io non ho?
Io sono giovane, bella, e soprattutto vergine.
Disposta a fare di tutto per il proprio uomo, a sottomettersi, a obbedire, a sfornare figli uno dietro l’altro, a cucinare, cucire, lavorare i campi, tutto, pur di farlo felice.
E tu invece?
Sei vecchia, non sei nemmeno tanto bella, quei tuoi capelli ricci e ribelli ti fanno assomigliare a una strega (e molto probabilmente lo sei, visto che frequenti quella pazza di Geillis!), e chissà davanti a quanti uomini hai già aperto le gambe, prima di incontrare James.
Vi siete appena sposati e ti sei già meritata delle cinghiate, ho sentito.
Ti sta bene.
Non bisogno disobbedire mai al proprio marito.
Spero che ti abbia frustata a dovere.
Ma no, lei è superiore a tutte le altre, lei fa quello che vuole!
Scappa e va dove le pare e piace, e si ribella se suo marito deve punirla per il suo pessimo comportamento!
Ti odio.
Ti odio perché lui ti ama.
Si vede lontano un miglio, Sassenach.
Quello sguardo, che doveva dedicare a me e solo a me, ce l’hai tu.
Tu lo usi, strega.
Ti approfitti della bontà di James Fraser.
Chi ti credi di essere??
Me l’hai strappato via proprio quando ero riuscita ad avvicinarlo.
Dio, come bacia… pare volerti portare via l’anima, con quelle labbra.
Ti bacia così come ha baciato me?
Ti ho vista, quella volta, che ci spiavi.
Ti sei ingelosita?
E ora, hai paura di me?
Temi che possa portarti via il tuo bel maritino?
Sappi che farò di tutto per riuscirci.
James Fraser…
Ti avrei donato la mia virtù, se ce ne fosse stato il tempo, ma te ne sei andato via dal castello e quando sei ritornato quella strega ti aveva già incatenato a sé.
Ti ha stregato, Jamie?
Dimmi che non ti sei veramente innamorato di lei!
Dimmi che quando mi hai baciato hai provato qualcosa per me!
Quel bacio era speciale, te ne sei accorto anche tu?
Non puoi non ricordare quel giorno.
Mi ritorna alla mente ogni volta che ti incrocio a castello, e spero che anche tu ci pensi.
Ma il tuo sguardo non mi dice niente.
Non può esserci altra spiegazione: sei vittima di una fattura e la Sassenach è una strega.
Svolgo i miei doveri, sono molto impegnata qui a castello e Mrs. Fitz non mi dà tregua, continua a ripetermi che sono una scansafatiche.
Vado nella stalla e improvvisamente mi blocco: sento dei sospiri.
Chi diavolo si è messo a copulare in pieno giorno, nella stalla, dove chiunque potrebbe scoprirli?
«Gesù Cristo…» geme una voce che riconosco immediatamente: James. «Sassenach… sì… sei fantastica…»
Divento di ghiaccio, non riesco a muovere un muscolo.
Sono così presi dalla lussuria che lo fanno in ogni momento e in ogni luogo?
Allora ti piace lei, James?
Ti piace veramente?
Come se volessi rispondere alla mia domanda, ti senti sussurrare:
«Ti amo, Sassenach…»
«Ti amo, Jamie…»
Dunque è vero?
La ami veramente?
Il tuo sentimento è reale?
Il mio cuore è trafitto da mille aghi, il dolore è immenso.
I vostri sospiri, le vostre parole d’amore sono come pugnalate che mi feriscono mortalmente.
Scappo via in lacrime.
Claire… è così che ti chiami? Hai vinto tu.
Me l’hai portato via per sempre, devo rassegnarmi.
Ma non posso fare a meno di pensare che sarei potuta esserci io, in quel granaio, stesa sotto di lui, tra le sue forti braccia.
I suoi sospiri d’amore avrebbero potuto essere dedicati a me, quel “ti amo” sarebbe stato seguito dal mio nome, Laoghaire.
E invece no.
Lui ama te, stupida Sassenach.
Ti odio, Sassenach.
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