Tomba Bianca, 04/06/07-Twilight

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°Moraviola°
view post Posted on 2/8/2007, 11:44




Il tempo passa.
Giorni, mesi, anni, secoli…La lancetta dei secondi non sta mai ferma.
Talvolta, quando abbiamo timore di una cosa, preghiamo che il tempo scorra più lentamente, ma non accade. Anzi, va ancora più veloce. Oppure, quando attendiamo una cosa, il tempo sembra non passare mai.
Io questo non lo conosco. Per me il tempo è solo un nome, non mi dice niente.
Gli anni, i secoli, passano senza scalfirmi nemmeno e io resto qui, immobile, esattamente come prima.



Gli altri, invece, cambiano.
Una volta mi divertivo ad osservare i cambiamenti degli umani, la loro pelle farsi più tesa, increspata da rughe, ma ora…ora non mi diverte più niente.
Lo so ora e lo sapevo settant’ anni fa.
Settant’anni sono passati. Ci credi, Bella?
Ho sbagliato, Bella? Ho sbagliato a lasciarti?
Che stupido, mi dico. Sono qui a parlare con una tomba, che nemmeno mi può rispondere.
Mi inginocchio, poggio i fiori sul marmo bianco della tua tomba, freddo...freddo come me.
Sei morta da dieci anni, Bella, ma non riesco ancora a dimenticarti.
Essere immortale mi concede di rivedere le scene di dieci anni fa, come se fossero passati solo dieci minuti.

“E’ morta”
Due parole. Due semplici parole per farmi cadere il mondo addosso. Per farmi cadere in un baratro senza via di uscita.
“Mo…morta?”
Annuisce, Alice.
L’avrà visto.
“Morta,Edward” mormora “Morta”
Trema, mia sorella.
Come se volesse piangere.
Infondo ha ragione.
Ha perso un’amica, una sorella.
Ma il dolore che prova lei non è paragonabile al mio.
Io ho perso Bella.
Ho perso la vita.
Ancora una volta.



Alice me l’ha detto una settimana prima che accadesse,ma io, testardo,non ho voluto venire a vederti, a vedere come stavi.
Avevo deciso che sarei uscito dalla tua vita, per sempre.
Avevo preso una decisione e così sarebbe stato.
Lo sapevo, sapevo che stava per accadere, ma quando Alice me lo annunciò mi sentii come se nulla fosse più importante. Come se avessi perso l’unica cosa che contava nella mia vita.
Perché era la verità.
Avevo perso la donna che avevo amato.
Che amavo ancora.
Che amo ancora

“Ti prego,Edward!”
Mi supplica, Alice,con voce tremante.
Vorrebbe piangere, lo so.
Lo so perché anche io lo vorrei.
Mi passo una mano fra i capelli, con un impercettibile sospiro.
“No,Alice” mormoro “Lascia andare solo me”
Senza aspettare la sua risposta, mi chiudo la porta di casa alle spalle e mi avvio al cimitero,a piedi.
Siamo tornati a Forks la settimana scorsa,quando Alice ci aveva dato la notizia.
Tutti, più volte, mi hanno detto di venire a trovarti,prima che tu morissi,ma non l’ho fatto.
Chissà, forse mi avevi persino dimenticato.
Raggiungo il cimitero in fretta e li vedo tutti lì.
Alice mi ha detto che ti sei sposata con Jacob Black e che hai avuto due figlie.
Le tue figlie piangono abbracciate,mentre tuo marito sta fermo,immobile, a guardare il vuoto.
Mi avvicino a lui, con le mani in tasca e fisso la fossa dove presto cadrà il tuo corpo.
“Mi dispiace” borbotto.
Jacob Black si volta verso di me,stupito.
“Tu?” mormora
“Io” gli rispondo, guardando a terra
“Sei tornato”
“Sì”
“Te l’ha detto la tua sorella succhiasangue?”
Non ho voglia neanche di ribattere. Annuisco.
“Beh…mi dispiace anche per te” dice inaspettatamente “Mi dispiace perché tu continuerai a soffrire, per l’eternità,mentre io ho la certezza che prima o poi la raggiungerò. E’ terribile, vero, la consapevolezza di dover soffrire per sempre?”
Queste parole fanno male. Dannatamente male.
Perché sono vere.
Perché sono condannato a soffrire per l’eternità.
Perché sono condannato all’immortalità. Per sempre.



Tuo marito ha ragione, Bella.
Ha ragione perché, ora che sei morta, ti vedo ovunque. Sei sempre accanto a me.
Come un fantasma che ritorna a perseguitarmi.
Ora,a dieci anni dalla tua morte, sento le mie certezze vacillare. Ho paura che quello che ho fatto in sessant’anni lontano da te, costringendomi a non pensarti, sia stato soltanto un errore. Uno stupido errore.
Forse non avrei dovuto lasciarti, forse sarei dovuto rimanere qui e,forse, ti avrei anche morso.
Così saremmo stati insieme per l’eternità.
Ma ora non ci sarà spazio per un noi.
Il noi è morto quando ti ho lasciata qui…
Si era diviso in un tu, un io. Un io pesante quanto il mondo

“Edward, non fare lo stupido”
Mi volto verso Alice. Mi guarda con occhi di rimprovero,le braccia incrociate.
“No,no e no! Io lì non ci vado!” esclamo, infilando le mani in tasca e dirigendomi in camera mia.
Sbatto la porta con violenza in faccia a mia sorella e mi stendo sul divano,con la testa fra le mani.
“Edward! Avanti,esci di lì e parliamo come due persone civili!” mi urla lei, da dietro la porta
“Scordatelo”
“Ok, vorrà dire che parleremo così!”
“Vattene!”
“Perché non ci vuoi andare?”
“Perché ho fatto una promessa” dico infine con un sospiro “Le ho promesso che sarei uscito dalla sua vita e così sarà, fino a quando non verrà il suo momento”
“Edward…” mormora Alice “Morirà la settimana prossima”
“Non mi interessa”



E ora?
Ora c’è spazio solo per un eri.
È finita,Bella.
Non saremo più niente,io e te.
non saremo più Bella e Edward.
Perché con Bella,anche Edward è morto.

“Non me ne importa, Alice”
“Sicuro?”
“Sicurissimo”
Alice alza le spalle, infila le mani nelle tasche dei jeans e si avvia verso la porta.
“Peccato” borbotta “Volevo dirti che si sta per sposare, ma visto che non te ne importa…”
Mi blocco sul posto “Si sta per sposare?”
“Non hai detto che non te ne importava?” chiede sarcastica mia sorella, inarcando un sopracciglio
“Dacci un taglio, Alice!” esclamo “Si sta per sposare?”
Annuisce.
Crollo sul divano, tenendomi la testa fra le mani.
Sapevo che ti saresti sposata, lo sapevo.
Solo che dovevo sapere la notizia con un po’ di anticipo, non tutto d’un fiato, ecco.
Merda.
Ti stai per sposare.
Merda.
Lo so,non sono pensieri costruttivi, ma è l’unica cosa che riesco a pensare.
“E..con chi?” chiedo con fare indifferente, ma so di non darla a bere a mia sorella
Lei si siede accanto a me, guardando,però, il pavimento “Jacob Black”
Un minuto.
Non ha detto Jacob Black, vero?
Vero?
“Ja…Jacob Black?”
Annuisce.
Merda!



Oh, Bella!
Mi tornano in mente tutti i ricordi di questi settant’anni lontano da te.
Sono ricordi strazianti, ora che sei morta.
Morti i tuoi sorrisi.
Morti i tuoi occhi.
Morto il tuo sangue, per me così invitante.
Morta la tua goffaggine.
Morta

“Dì a Carlisle che ce ne dobbiamo andare”
“Lo sa”
“Prego?”
“Ho avuto una visione”
“Hai…?”
Alice annuisce.
Senza dire una parola mi avvio in camera e mi siedo sul divano, con la testa fra le mani..
“Ehi,Edward” sento Alice sedersi accanto a me “So che ora sei sconvolto, ma se volessi parlare, sono qui”
Annuisco,incapace di staccare le mani dal mio volto.
“Ho fatto la cosa giusta” mormoro, sicuro “Lei non poteva rimanere con me. Avrebbe rischiato la vita ogni giorno”
“Lo so” mi dice mia sorella
“Tu dici che ho fatto bene?”
“Io non dico niente”
Appoggio la testa sulla sua spalla.
Ti ho lasciata.
Questa volta per sempre.
Vivi senza di me, Bella. Vivi come se non fossi mai esistito.
Vivi.



E ora sei morta.
Non c’è più nessuno che si ricorda di te.
Tuo padre e tua madre sono morti.
Jessica Stanley soffre di perdite di memorie ed è in punto di morte.
Mike Newton è morto due anni fa.
Angela Weber due mesi fa.
Le tue figlie ti ricordano a malapena.
Tuo marito è morto due anni dopo di te. Spero che ti abbia raggiunto e che ora siate felici.
Sono rimasto solo io, qui,che ho memoria di te.
Sai, ti confesso che volevo tornare dai Volturi. Sì, volevo raggiungerti. Volevo tornare da te, Bella. Dai tuoi baci, dai tuoi sorrisi. Ma poi, ho rinunciato.
E sai perché? Perché ti volevo permettere di essere felice con tuo marito. Perché ti lascio vivere.
Ora e per sempre.

Isabella Swan Black
1987 – 2065

Il tempo passa.
Giorni, mesi,anni ,secoli…La lancetta dei secondi non sta mai ferma.
Per me non è così.
Per me il tempo è solo un nome.
È solo un nome che lascia spazio alle parole
Per Sempre”.

 
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