Parte 10: Il combattimento con CosmosButterfly si stava recando in volo al luogo di questa Cosmos.
Cercava di andare al massimo della sua velocità.
Tentava di spingere nel profondo del suo cuore ogni preoccupazione, poichè non poteva permettersi di sbagliare.
Questa volta non c'era solo la vita di milioni di esseri viventi in gioco, ma anche la vita della persona a cui teneva di più.
Mentre volava pensava che quando era sola non doveva preoccuparsi di nessuno in particolare, ma di tutti nell'insieme.
Difendeva la giustizia, non i suoi cari.
Ma ora Junior c'era, lei lo amava, e doveva salvarlo a tutti i costi.
Strinse gli occhi come se stesse per piangere, ma non lo fece.
Lei non piangeva mai, non l'aveva mai fatto e non avrebbe iniziato certo adesso.
Intanto, molto più indietro di lei, alcuni dei sui amici la stava seguendo.
Erano Crilin, Tensing e Vegeta.
Goku era rimasto a casa perchè li avrebbe raggiunti, insieme a Gohan, direttamente da colei che si faceva chiamare Cosmos con il teletrasporto, una volta che Butterfly l'avrebbe raggiunta.
La Regina raggiunse il luogo prefissato.
Giunse ad un'altissima montagna angusta, dove in un suo lato era come conficcato un palazzo enorme.
Nella parte superiore di questo vi era una grandissima finestra aperta, grande come il muro di una stanza.
Probabilmente Cosmos voleva che passasse di lì, e di sicuro era lì che era nascosto Junior.
Raggiunse la finestra ed entrò.
Una donna dai capelli lunghi e turchini e dall'aspetto maligno era seduta su un trono in fondo alla stanza. Aveva la testa appoggiata su una mano sorretta dal bracciolo del trono.
"Era ora che arrivassi, Regina!" Disse questa con presunzione.
Alla sua destra c'era Junior, seduto contro un muro, privo di sensi.
Butterfly si avvicinò coraggiosamente al trono.
"Che cosa vuoi da me?"
"Eleggimi Regina al posto tuo. So che ogni Regina può eleggere il suo successore."
"Perchè vuoi diventare regina?"
"Ahahahah! Che domande! Per governare su tutto l'Universo!"
"Tu non sai affatto che cosa vuol dire essere Regina, non è così?"
"Zitta!" Urlò la donna, alzandosi dal suo trono "Se non vuoi eleggermi di tua volontà, ti costringerò a farlo!"
Stava per fare qualcosa, quando vide qualcuno entrare dalla grande finestra.
Erano gli amici di Junior e Butterfly.
Intanto Goku, a casa sua, stava spiegando a sua moglie il motivo per cui sarebbe dovuto andare ad aiutare Butterfly insieme a Gohan.
"Io... Voglio venire con te. Voglio vedere come combatte quella ragazza..."
"No! Toglitelo dalla testa! E' pericoloso!"
"Ma tu ci vai! E anche nostro figlio! Io so cavarmela, lo sai! Appena la cosa diventa pericolosa tornerò indietro!"
"Ho detto di no!"
Chichi si spostò, mentre Goku si preparava a teletrasportarsi "E' per il tuo bene!" Disse lui, e sparì.
Chichi non si dava per vinta. Si armò di mitra e uscì, chiamando la Nuvola Speedy. Ci salì sopra e si recò da colei che si faceva chiamare Cosmos.
Goku e Gohan raggiunsero gli altri.
"Ahahahah! Hai chiamato i tuoi amichetti! Non ti facevo tanto stupida!" Disse Cosmos in tono maligno.
Butterfly si voltò verso gli amici e urlò "Vi avevo detto di starne fuori!"
"Veramente a me non ha detto niente nessuno!" Disse Crilin sottovoce, rivolto a Tensing.
"Siamo qui per aiutarti, non sottovalutarci!" Rispose Goku alla ragazza.
Ma appena tentarono di avvicinarsi a lei, una serie di rovi spinosi che si vuovevano come tentacoli giganteschi avvolsero i guerrieri, impedendo loro il passaggio.
Goku si trasformò in Super Sayan, ma non servì a nulla. Non riusciva a divincolarsi.
"Lo sapevo! Lasciali stare!" Disse Butterfly rivolta a Cosmos.
"Scordatelo! Quegli insetti non devono impicciarsi! E ora, a noi due!"
Urlò Cosmos allungando all'improvviso le unghie delle mani, di colore azzurro, almeno di un metro.
Iniziò la battaglia.
Butterfly iniziò con una serie di pugni e di calci, rimanendo sospesa un palmo da terra grazie alle sue ali, mentre Cosmos si difendeva con quelle sue unghie smisurate.
Dopo un po' si distanziarono.
Entrambe erano colme di lividi, e Butterfly in particolare era anche ricoperta di graffi dovuti agli artigli di Cosmos.
Butterfly prese dal fodero dietro la sua schiena lo scettro regale.
Colpì la faccia di Cosmos al primo colpo, mentre il secondo riuscì a pararlo intrecciando le dita e facendosi schermo con le sue unghie.
In mezzo ai rovi i guerrieri smisero per un momento di divincolarsi, sorpresi dalla potenza della loro giovane amica.
Vegeta in particolare, disse stupito "Non... Non è possibile!"
Sentito questo Butterfly si distrasse per un momento, girando lo sguardo verso quello meravigliato di Vegeta, e Cosmos se ne approfittò per lanciare una sfera di energia con i palmi uniti sulla schiena dell'avversaria.
"Butterfly! NO!"
A urlare fu Junior, che svegliato dalla luce e dai rumori, cercò di raggiungere la sua amata, ma senza riuscirci: era circondato da una forte barriera elettrica impenetrabile.
Dopo aver subito l'elettroschock, cadde a terra stordito.
"Junior!" Urlò la ragazza. Si voltò verso l'avversaria, con lo sguardo infuriato.
"Adesso basta!" Le disse.
All'improvviso si sentirono dei colpi di mitra.
Era Chichi, che, credendo di uccidere la nemica, intervenne.
Ma non fece male a nessuno.
"E tu chi diavolo sei?" Disse Cosmos irritata, e immediatamente lanciò una sfera di energia diretta a lei.
"No! Chichi!" Urlò il marito immerso tra i rovi spinosi. Tentò di fare un'onda energetica per deviare l'attacco nemico, ma un grosso rovo assorbì il colpo senza neanche spezzarsi.
Il raggio celeste centrò in pieno la donna nello stomaco, che cadde a terra senza vita.
"Chichi!" Urlò Goku disperato "Mamma!" Lo accompagnò Gohan, scoppiando in lacrime.
"Adesso basta! In quanto Regina, ti condanno a morte per crimini contro l'umanità!" Urlò rabbiosa Butterfly.
Con lo scettro lanciò un raggio energetico
"
Potere Universale!"
La nemica provò a difendersi con l'intreccio di unghie, ma la rabbia e la potenza della Regina ebbero il sopravvento e spezzarono quella barriera.
Cosmos urlò disperata, mentre scompariva dietro quel raggio di energia.
Di lei rimase solo un cumulo di cenere.
La barriera che avvolgeva Junior sparì, come i rovi spinosi.
Butterfly raggiunse il namecciano ancora a terra, e gli diede un po' della sua energia, come aveva fatto quella volta su Namecc.
Poi raggiunse gli altri e fece lo stesso.
Goku piangeva per sua moglie.
Butterfly tentò di aiutare anche lei, ma oramai non c'era più niente da fare.
Non era in grado di riportare in vita le persone.
"Goku... Mi dispiace..."
"Le avevo detto di non venire!" Disse lui tra le lacrime che non riusciva a trattenere.
Strinse i pugni si voltò e tornò a casa in volo, chiamando il figlio anche lui disperato.
Tutti oramai in forze tornarono alle proprie case.
Butterfly raccolse il cadavere di Chichi per dargli sepoltura.
Continua...
Parte 11: Il funerale di ChichiIl giorno dopo ci furono i funerali della povera Chichi.
Durante la cerimonia tutti piansero, chi più e chi meno, tranne Junior, Butterfly e Vegeta.
Al termine di questo tutti si recarono in casa Son, per le condolianze.
Mentre Gohan, subito ripreso dalla tragedia, sorrideva alle persone che gli parlavano, Goku rimase chiuso in cucina, seduto al tavolo e con le mani che gli coprivano il volto.
Non stava piangendo.
Aveva pianto fin troppo al funerale, anche se in modo composto, E ora, esausto, rivangava sull'ultima volta che vide sua moglie.
"Se fosse venuta con me, probabilmente sarebbe ancora viva!"
Pensava rammaricato. "Ma no. Io devo fare sempre l'esperto! Dovrei esserci io, in quella tomba!" Goku si stava incolpando per la morte di Chichi.
All'improvviso la porta alle sue spalle si aprì.
Goku percepì distintamente l'aura di Butterfly.
"Va' via." Le disse sottovoce.
"Goku, io..."
"Va' via!"
"Ascolta..."
"VA' VIA!" Urlò lui, in preda alla collera.
Ruppe così il silenzio di quella casa.
Crilin spuntò dalla porta. "C'è qualche problema?" Disse, con tono serio.
"Niente!" Rispose Butterfly, visibilmente preoccupata per Goku.
Lei avvicinò una mano alla spalla del vedovo, per poterlo consolare, ma lui si voltò violentemente sbattendo via quella mano.
"E' tutta colpa tua! Se non fossi entrata così nelle nostre vite adesso non sarebbe successo nulla!" Urlò Goku infuriato.
Butterfly indietreggiò. Era andata lì solo per consolarlo, era brava a parlare con le persone di cose personali. Voleva solo calmarlo e farlo tornare alla realtà...
Ma non riuscì a dire nulla, dopo le pungenti parole di Goku.
Si voltò e uscì.
Crilin, che aveva sentito tutto, entrò e si avvicinò all'amico.
"Non puoi trattarla così...Anche lei è dispiaciuta per la fine di Chichi!"
"No! Non ha nemmeno versato una lacrima! Si sa che le donne piangono! Non le interessa niente! E' solo contenta di aver sconfitto quella Cosmos da quattro soldi!"
"Goku.. Non farti del male facendolo agli altri! E poi... Ci sono le sempre sfere del drago!"
"Hai ragione!" Disse Goku, strappando un sorriso al suo volto.
"No. Le abbiamo usate per Nemecc, ricordi?" Junior entrò nella stanza.
"Si può sempre aspettare un anno, no?" Disse Crilin.
"Un anno..." Disse Goku, con la voce tremante.
I suoi amici non l'avevano mai visto così...
Qualche ora dopo Junior e Butterfly entrarono nell'appartamento di quest'ultima.
Erano entrambi in silenzio, scossi da quello che avevano appena vissuto.
"Junior, forse non dovrei vederti mai più..." Disse lei, guardando un punto fisso per non incrociare il suo sguardo sbigottito.
Rimasero alcuni secondi in silenzio, poi Junior disse "Non incolparti per la morte di Chichi. Se devi incolpare qualcuno, allora incolpa me: sono io ad essere stato rapito!"
"Se io no fossi entrata nelle vostre vite, questo non sarebbe successo..."
"Non devi dare ascolto alle parole di Goku! E' solo scioccato! Dagli tempo!"
"No! Ci avevo già pensato... Se fossi stato tu a morire, cosa avrei fatto, io?"
"Ma non è successo!"
"Succederà! Io ho nemici quasi tutti i giorni. E ora questi sono in grado di rintracciare sia me, che te, che gli altri! Non è giusto!"
"Non dire sciocchezze! Tu hai salvato l'Universo per la seconda volta, e ora ti senti pure in colpa?"
Butterfly rimase in silenzio. Junior aveva ragione.
Ma questo non toglieva il fatto che con lei accanto lui e i suoi amici erano in pericolo.
"Ho bisogno di rimanere sola, per favore."
Junior stava per aggiungere qualcosa, ma si rese conto che era tutto inutile.
Lei doveva ragionare. "Le passerà... E passerà anche a Goku!" Pensava.
Se ne andò.
Butterfly, ora rimasta sola, si sedette accanto il tavolino e nascose il viso tra le mani, come aveva fatto Goku quel pomeriggio.
Non pianse. Per quanto si sforzasse, non ci riusciva.
"Sono un'insensibile!" Pensò, mentre andò a distendersi sul suo letto.
"Insensibile"
Quella parola le inondò la testa tutta la notte, impedendole di dormire.
Quando riuscì a chiudere occhio, sentì una voce che la chiamava "Butterfly!"
Era Chichi.
Continua...
Parte 12: La leggenda dell'uomo predestinatoButterfly sognò Chichi che le parlava.
"Butterfly... Posso comunicare solo con te in sogno... Saluta tutti e dì a Goku che mi dispiace tanto di non averlo ascoltato!"
Si svegliò con un urlo.
Era molto sudata e stava ansimando.
"Sto impazzendo..." Pensò, mettendosi a sedere abbracciandosi le ginocchia.
Era già mattina.
Junior era tornato quella mattina per vedere se la ragazza si era ripresa.
Suonò al campanello.
Lei gli aprì senza neanche pensarci, ancora tesa per quella sorta di incubo.
"Come stai, oggi?" Disse Junior con voce rassicurante.
"Io... Ti devo parlare!" Lo fece entrare in casa, poi continuò.
"Ho fatto un sogno strano. Chichi mi ha detto di chiedere scusa a Goku..." Butterfly era talmente agitata che non notò il fatto che Junior nascondeva qualcosa dietro la schiena.
"E' normale, dopo quello che è successo ieri, fare dei sogni del genere! Non devi preoccuparti!"
"F... Forse hai ragione..."
Junior mostrò ciò che nascondeva.
In mano aveva un mazzo di rose blu.
"Queste sono per te, su di morale!"
"Oh, grazie!" Butterfly era commossa. Come aveva fatto a pensare di abbandonarlo?S ia vivo che morto non avrebbe fatto a meno di lui!
Poi notò lo strano colore delle rose: blu.
"Sai, Junior, esiste una leggenda sulle Regine Universali..."
"Di che si tratta?"
"Si dice che ogni Regina abbia in se' la reincarnazione dello spirito di una generazione di Regine, tutte legate a degli uomini... Lo spirito di questi si reincarna in altri uomini..."
"E allora?" Disse Junior, incuriosito.
"Perciò esiste un uomo predestinato per ogni Regina, cioè la reincarnazione del marito della Regina precedente!"
"Non crederai a simili sciocchezze, vero?" Disse lui, divertito.
"Non ci avevo mai creduto, infatti! Prima di conoscerti. Ma ho un'amica Regina che riesce a leggere il futuro lontano della gente leggendo delle carte..."
"Una fattucchiera?"
"No, il suo è un vero dono! Lei mi ha predetto il mio futuro di Regina..."
"Non lo sei sempre stata?"
"No! Prima ero una semplice guerriera! Ho iniziato a combattere sulla Terra, poi sono diventata più forte e ho iniziato a difendere il Sistema Solare, dopodichè sono stata eletta Regina!"
"E cosa c'entra la tua amica?"
"Vedi... Lei mi ha predetto l'arrivo del mio uomo predestinato, un cavaliere dalla rosa blu... Ma per essere predestinato deve avere pieno uso del potere di un elemento..."
"Acqua, aria, terra e fuoco?"
"Non sono solo quelli! Nell'Universo ci sono infiniti elementi!"
"E dici che io sono predestinato a te?"
"Non lo so... Per ora non hai padronanza di un elemento..."
"Ma ho le rose blu!" Disse lui giocoso.
"E per essere destinato devi fare una cosa precisa..."
"Cosa?"
"Non te lo posso dire! Se no non avrebbe senso!"
Junior la guardò, compiaciuto.
"A me sembra solo una bella fiaba. Mi piacerebbe essere il tuo principe azzurro!" Si baciarono appassionatamente.
"Anche a me piacerebbe!" rispose lei.
Il pomeriggio Junior convinse Butterfly a tornare da Goku.
Entrarono in casa, Gohan stava con lo sguardo un po' spento chinato sui libri.
"Ehi, non devi studiare in un momento come questo!" Disse Butterfly al bambino.
"Alla mamma avrebbe fatto piacere..."
Lei e Junior si guardarono.
Neanche Gohan stava granchè bene.
"Dov'è tuo padre?" Disse Junior.
"In cucina. E' rimasto lì tutto il giorno." Rispose lui, come se nulla fosse.
"Junior sta' con Gohan.I o vado da Goku!"
"Chiama se hai bisogno!"
"Sì!"
Butterfly entrò lentamente in cucina.
Goku era nella medesima posizione del giorno precedente.
Sicuramente non aveva ne' mangiato, ne' dormito.
"G...Goku!?"
Goku si voltò
"Ah! Butterfly! Volevo chiederti scusa per ieri, non so cosa mi sia preso!"
Lei gli sorrise, non aspettandosi quella reazione.
"Nonostante tutto ha un carattere molto forte!" Pensò.
"Ero venuta io per chiederti scusa... Avrei dovuto andarmene quando me lo avevi detto tu!"
"Sono ancora scosso per la fine di Chichi... Ma non è colpa di nessuno se è morta! E' solo colpa di quella Cosmos... E tu l'hai uccisa, ti devo ringraziare per aver vendicato mia moglie!"
"Io... Ho fatto solo il mio dovere."
"Già... Modesta come sempre!" Le sorrise per un momento, poi tornò serio. "Gohan sta peggio di me, finge di stare bene, ma non sta bene affatto!"
"Me n'ero accorta... Bisogna dargli tempo, E' stato un duro colpo per tutti!"
"Sì, hai ragione."
"Goku... Io ho fatto uno strano sogno!" Non voleva dirglielo. Non doveva sconvolgerlo ancora di più. Ma la frase gli uscì di bocca da sola.
"Anche io l'ho sognata... Mi ha detto di non far diventare Gohan un teppista come me... La solita Chichi!"
Sorrise, aveva gli occhi lucidi e arrossati.
"Oh, Goku!" Butterfly lo abbracciò.
Sapeva quanto fosse confortante un abbraccio in un momento come quello.
Goku rispose all'abbraccio, anche se un po' passivamente.
Continua...
Parte 13: Il male di ButterflyErano passati un bel po' di giorni dalla morte di Chichi.
La vita scorreva tranquilla, riprendendo il suo corso di sempre.
Gli incubi di Butterfly erano sempre presenti, continuava a sognare Chichi, e nessuno dei suoi sogni era uguale all'altro. Ma pian piano risultavano così ripetitivi che non la preoccupavano più.
Goku e Gohan avevano ormai accettato, anche se a malincuore, la scomparsa della loro famigliare.
Butterfly aveva parlato a lungo con loro e li aveva sostenuti finchè non furono in grado di sorreggersi da soli.
Tutto ritornò come prima e non ci furono particolari novità da annotare.
Ma quel giorno accadde una cosa strana.
Era pomeriggio, e come al solito Junior e la sua amata erano nell'appartamento di quest'ultima.
"Il mio palazzo è quasi terminato, quando finiranno i lavori ti porterò a vederlo!"
"Non vedo l'ora!"
"Magari portiamo anche gli altri, così si distraggono un po'!"
Per 'altri' Butterfly si riferiva ai loro amici, in particolare a Goku e a Gohan, che avevano sempre più bisiogno di distrazioni.
"Va bene! Saranno curiosi di vedere come vive una Regina!"
"E sei curioso anche tu, non è vero?" Junior sorrise.
Si alzò dal divano dove erano seduti e la prese tra le braccia.
"Signora Regina, la informo che io so benissimo come lei vive! Ma vuole che ve lo mostri più accuratamente?" Giocavano, come sempre.
"Certo, voglio vedere come riuscirai a dimostrarmelo!"
Junior la portò in camera, la coricò sul letto e si distese sopra di lei.
Iniziarono a baciarsi, dapprima lentamente, poi con sempre più foga.
Junior incominciò a spogliarla.
Dopo averle sfilato la maglietta, Butterfly cacciò un urlo soffocato.
Junior si fermò, e vide che gli occhi verdi di lei si rivoltavano all'insù.
"Cos'hai? Butterfly?!" Junior invano cercava di farla riprendere, ma lei sembrava stare malissimo.
Iniziava a vedere tutto appannato, sentiva il cuore fermarsi, le mancava il respiro, le forze la stavano abbandonando.
Ma la sua mente era attiva.
Sentiva chiaramente la voce di Junior e la riconosceva.
Junior spaventato chiamò tutti i suoi amici.
Loro lo raggiuinsero quasi immediatamente.
"Cos'è successo?" Chiesero tutti.
"Butterfly... Sta male!" Rispose Junior, sempre più agitato.
"Chiamiamo un'ambulanza?" Chiese Bulma
"No! Non può farsi vedere..." Le ricordò Crilin. "Dov'è?"
Entrarono in camera da letto.
Butterfly era ancora in reggiseno.
Ansimava, le mani premevano sul petto nel punto del cuore.
"Ma cosa stavate facendo?" Chiese Bulma, vedendo l'amica semivestita.
Junior abbassò lo sguardo.
"Non è il momento, pettegola!" Disse Vegeta.
Il sayan si avvicinò al letto e le tastò il polso.
"La pulsazione è debole! Sta avendo un arresto cardiaco!"
"Un'arresto cardiaco? Ma da quanto tempo è in quello stato?" Esclamò Gohan.
"Non lo so... Circa dieci miniti..." Rispose Junior.
"Cosa? Dovrebbe essere già morta da un pezzo!" Disse Bulma, sorpresa.
"Forse lei è solo molto forte..." Disse Goku, mettendo una mano sulla spalla di Junior.
"Bisogna chiamare qualcuno!" Disse Vegeta, ancora vicino alla ragazza.
"Ma... Il suo... Segreto..." Farfugliava Junior, troppo agitato dalle parole di Bulma.
"Chissenefraga del segreto! Sta morendo e pensi a questo?" Urlò il sayan, rivolto al namecciano.
"Io vado a chiamare qualcuno!" Scansò gli altri, ma Goku gli bloccò l'uscita.
"Smettila, è stata lei a dirci che in nessun caso avremmo dovuto farla scoprire!Aspettiamo e vediamo come va."
Junior si avvicinò al letto e la guardò terrorizzato.
"Cosa ti ho fatto?" pensava.
Si sedette accanto a lei e le prese la mano.
"Forza, tu sei più forte del dolore!" Disse.
"Più forte del dolore..." Pensava Butterfly a mente lucida.
"Più forte del dolore!" Chiuse gli occhi forte.
Poi li spalancò enormemente.
"PIU' FORTE DEL DOLORE!" Urlò all'improvviso.
Una luce strana l'avvolse, era la sua energia.
I presenti e soprattutto coloro che erano in grado di percepirla rimasero sbigottiti dall'enorme potenza.
Dal corpo di Butterfly uscì uno strano fumo che si consolidò in una creatura maligna.
Continua...
Parte 14: L'intervento di JuniorLa creatura maligna uscita dal corpo di Butterfly urlò, dopo essere stata respinta all'improvviso da quello stesso corpo.
Aveva un aspetto malvagio, la pelle arancione, coperta solo in vita da uno straccio biancastro e un ghigno beffardo in volto.
"Bene, bene, bene! Con te non funziona neanche l'attacco dall'interno, eh?" Disse la creatura guardando il corpo ora svenuto di Butterfly.
"Ma chi... Chi sei?" Fecero i presenti.
"Chi diavolo siete voi, piuttosto! Non importa, farò fuori questa seccatrice anche con del pubblico..." E così dicendo indirizzò la sua sudicia mano verso la ragazza tramortita dal troppo sforzo.
"Fermo!" Urlarono gli amici di Butterfly.
Goku si trasformò in super sayan e si scagliò contro il nuovo nemico con una raffica di onde energetiche. Anche Vegeta, Gohan e Crilin parteciparono.
"Via, seccatori!" Strepitò l'essere malvagio scaraventando via i guerrieri con la sola aura. "Devo vendicare Cosmos, la vera Regina dell'Universo!"
"Cosa?" Pensò Junior "E' forse un servitore di quella Cosmos? Sì, dev'essere così!" E pensato questo si alzò dal letto dove era seduto e guardò minacciosamente il mostro.
"Scordatelo, tu non vendicherai proprio nessuno!"
Junior sapeva che contro un tale nemico non ce l'avrebbe mai fatta.
Era quel tipo di nemico adatto a Butterfly. Ma ora era svenuta, e doveva almeno recuperare tempo prima che lei si riuscisse a svegliare.
"Andiamo da un'altra parte, a combattere!"
"Ahahahahahah! Tu non hai capito un bel niente! Io non voglio combattere con degli esserini come voi, voglio soltanto uccidere questa seccatrice!"
Scaraventò Junior nello stesso modo in cui aveva fatto con gli altri.
Bulma, che si sentiva in pericolo, uscì dalla stanza.
Gli altri, invece, ora erano immischiati in quell'inferno.
"Maledizione, è troppo forte!" Disse Goku, preso dalla disperazione.
"Te ne sei accorto anche tu, eh? Non possiamo fare niente!" Rispose Vegeta.
"Certo che possiamo! Dobbiamo resistere! Gohan, Crilin, cercate di svegliare Butterfly in tutti i modi!" Ordinò Junior.
Sapeva benissimo della potenza del nemico, ma non gliel'avrebbe lasciata senza combattere.
"E adesso, cosa mi invento?" Pensò, guardando l'essere rivoltante, che intanto aveva posizionato le mani come aveva precedentemente fatto verso la ragazza.
"Ora muori!" Sbraitò la creatura.
I suoi amici fecero una resistenza disperata con la propria energia, ma fu inutile.
"NOOO!" Urlò Junior, schierandosi davanti alla sua amata con le braccia spalancate.
Si sentì un botto spaventoso, come un rumore di vetro in frantumi.
Butterfly aveva appena ripreso conoscienza, vide il suo Junior davanti a lei.
Una luce accecante abbagliò i presenti.
Dopo un po' si aquietò il clima, mentre tutti si aspettavano di vedere il cadavere di qualcuno dietro al diradarsi di quel fumo provocato dall'impatto appena concluso.
"Che cosa?" Fece la creatura, sorpresa.
Junior era ancora la', aveva subito un fortissimo colpo e stava ancora in piedi, senza avere nemmeno un graffio.
"Junior!" Disse Butterfly, appena risvegliata e molto sorpresa.
Junior si voltò verso di lei, sorridendo.
"Stai... Bene..." Perse conoscenza, cadendo su di lei.
"Junior!?" Butterfly, preoccupata, agitò il corpo svenuto del suo amato.
Vedendo che respirava ancora, lo scansò lievemente e si alzò sul letto.
"Me la pagherai!" Disse, rivolta alla creatura.
Per terra si notavano dei pezzi di ghiaccio.
"Non sei nemmeno un granchè, se non sei riuscito a uccidermi dall'interno..." Disse la Regina, in modo schifato di fronte alla ripugnante creatura che aveva di fronte.
"
Potere Universale!" Un raggio di luce partì dal suo scettro e trafisse l'orribile essere.
Questo raggio lo disintegrò per sempre.
Vedendo che era tutto finito, Butterfly si precipitò da Junior, che iniziava a rinvenire.
"Grazie, Junior, mi hai salvata!"
"Eh eh... Dovere!" Disse Junior, ancora tramortito e lievemente ferito dal duro colpo.
Gohan notò il ghiaccio per terra. "E questo?" Chiese, stupito.
"Non è niente!" Disse prontamente Butterfly. "E' tutto finito, potete andare!Grazie, per avermi aiutata!"
"Ma... Come stai? E Junior?" Disse Goku.
"Io e lui stiamo benissimo. Non preoccupatevi!"
Gli amici se ne tornarono a casa propria, un po' stupiti dagli avvenimenti appena accaduti.
Come avrà fatto Junior a salvarsi?
E cosa sarà quel ghiaccio a terra?
Continua...
Parte 15: Il ghiaccioButterfly e Junior rimasero soli in casa, ora che tutti gli altri se n'erano andati.
Erano sul letto, lei seduta in ginocchio e lui con il volto posato sulle gambe di lei, indirizzato verso l'alto, in modo da poterla guardare.
La ragazza aveva un grande sorriso soddisfatto in viso, e scrutava attentamente gli occhi neri del suo amato.
"Come hai fatto a proteggermi, Junior?" Disse Butterfly senza togliersi di faccia quel sorriso.
"Beh... Mi sono messo di fronte a te, facendo scudo con il mio corpo!"
"E come hai fatto a non farti nulla?"
"Che intendi dire? Sono svenuto..."
"Ma non sei ferito... Non come i tuoi amici..."
Junior la guardò perplesso. Cosa voleva dire?
"Raccontami l'azione dall'inizio."
"Perchè?"
"Te lo spiego dopo, avanti!"
"Allora... Quel coso arancione ha lanciato un'attacco contro di te, Goku e gli altri non sono riusciti a fermarlo con le onde energetiche, perciò io ho fatto da scudo per proteggerti..."
"E...?" Lo incalzava Butterfly
"E... Ho mandato tutta la mia energia spirituale davanti a me, per attutire il colpo! E facendolo, ho sentito in me un'aura diversa, fredda..."
Butterfly allargò il sorriso che aveva stampato in volto.
"Junior, tu hai ufficialmente padronanza di un'elemento!"
"Che?"
"Il ghiaccio... E' quello il tuo elemento! Tu hai attutito il colpo con una specie di scudo di ghiaccio!"
"Quindi..."
"Quindi tu hai la padronaza di un'elemento, come me!"
"Come te?"
"Sì... Il
'Potere Universale' è l'attacco che si acquisisce diventando Regina, l'elemento è l'Infinito, il più potente elemento... Ma per impararlo bisogna avere padronanza di moltissimi elementi... Io ne utilizzo molti, ma il ghiaccio non lo so usare!"
"Io... Il ghiaccio... Forse ti sbagli!"
"E quello cos'è?" Disse Bytterfly, indicando i rimasugli di ghiaccio ormai quasi sciolti che si trovavano per terra.
Junior non ci poteva credere. Ricordò la leggenda che lei gli aveva raccontato. Calzava a pennello. Ma lui era ancora incredulo.
"E se fosse stato quel mostro?"
Butterfly girò gli occhi verso l'alto, pensante. "Non ci avevo pensato... Ma io ho visto te..."
"Tu mi hai visto dopo esserti ripresa da uno svenimento... Forse ti sei sbagliata... Puoi dirlo con certezza che quel ghiaccio sia uscito da me?"
"Beh... Ecco... Non importa. Per essere ' l'uomo predestinato ' devi fare una cosa precisa, se la farai allora ti insegnerò io a padronare il tuo elemento, se ce l'hai..."
"Lo spero!" Junior sorrise.
"Anch'io!" Ricambiò il sorriso.
"Forse è meglio che domani andiamo a trovare i nostri amici... Mi hanno aiutata, e io li ho liquidati subito... Ma volevo parlarti di questo!"
"D'accordo, domani li andiamo a trovare!"
Il giorno dopo Butterfly e Junior andarono a casa di Goku, dove tutti si erano riuniti...
Continua...
Questo chappy è un po' breve, ma spiega una cosa importante:
Sarà veramente Junior l'uomo predestinato a Butterfly?
E come reagiranno i loro amici?
Parte 16: Il segreto di BulmaIl giorno dopo si recarono a casa dei loro amici, che come al solito si erano riuniti da Goku, nel pomeriggio.
Quando entrarono nella casa, notarono che Bulma si era offerta di cucinare in quel periodo che succedette la morte di Chichi, come aiuto e sostegno morale a Goku e a Gohan.
"Salve a tutti!" Dissero Butterfly e Junior, attraversando la soglia della casa.
"Ciao!" Fecero i presenti. C'erano proprio tutti.
"Come state?" Fece Crilin affacciandosi da dietro il divano del soggiorno.
"Bene... Meglio di ieri di sicuro!" Rispose scherzosamente Butterfly.
"Meno male!" Disse Crilin, sorridendo.
"Non vedo Bulma... Dov'è?" Chiese Butterfly.
"Oh, è in cucina! "Rispose Goku "Sta lavando i piatti! Si è offerta di cucinare per noi, in questo periodo..." Fermò la frase in quel punto, abbassando lo sguardo in ricordo della moglie.
Butterfly notò quel momento di tristezza e disse "E nessuno l'aiuta? Ma che pelandroni maschilisti!" Scherzava, indicando i presenti, seduti comodamente a chiacchierare mentre una donna lavorava lì vicino per loro.
"Perchè non sei venuta anche tu a cucinare con lei?" Disse Vegeta, senza neanche scostarsi dalla parete in cui era solito appoggiarsi per stare in disparte dagli altri.
"Ehm... Io..."
"Non vi conviene! E' una pessima cuoca!" Disse ridendo Junior.
"Allora qualche difetto ce l'hai anche tu!" Affermò innocentemente Gohan.
"Già... Eh eh!" Rise Butterfly "Vabbe', io vado a darle una mano! Non saprò cucinare, ma lavare sì!" E così dicendo si recò in cucina.
Bulma era al lavandino con le mani immerse nella bianca schiuma del detersivo per piatti. Butterfly si avvicinò al lavabo. "Ti aiuto. Tu lavi e io sciacquo, finiremo prima!"
"Oh, grazie!" Rispose cortesemente Bulma
"Ma chi era quel mostro che ti è uscito dal corpo?"
"Non so... Junior mi ha detto che ha nominato Cosmos, forse è un suo servitore..."
"Ma state meglio, voi due?"
"Sì, sì! Ora sì! Per fortuna ieri mi sono svegliata in tempo!"
"Già... I grandi combattenti che sono in soggiorno non hanno potuto fare nulla!" Disse ironicamente Bulma, indicando con lo sguardo la porta che le divideva dal resto del gruppo ."Junior è riuscito a proteggerti quando eri svenuta, Vegeta dice che è stranissimo che ci sia riuscito..."
"Geloso..." Scherzò Butterfly, mentre sciacquava un bicchiere.
"Junior... E' un po' che siete insieme, eh?"
"Già, sono tre mesi ormai!"
"Sono felice per voi... Chi l'avrebbe mai detto che Junior si trovasse la ragazza!"
"Se mi avessi conosciuta prima, diresti questo anche di me!"
La faccia di Bulma si oscurò, una lacrima le scese sul volto.
"Cosa c'è? Qualche problema di cuore?"
"Butterfly... Forse sono incinta!" Bulma si fermò e tirò fuori dall'acqua le mani tremanti, schiumate e gocciolanti.
"Incinta? Di..."
"Di Yancha! Forse sono incinta di Yancha!"
"Ah, pensavo di Vegeta!"
"Io e Yancha abbiamo rotto dopo la sconfitta di Freeser e poi ho frequentato Vegeta!"
"Ma allora, come...?"
"Non lo so... Non mi vengono..."
"Cosa?"
Bulma la guardò per far intendere "Quelle... Cose!"
"Ah! Certo!" Buttefly si diede della cretina da sola. "Forse non è niente! Forse è solo un ritardo..."
"Lo spero!"Bulma si riprese e continuò a lavare i piatti, che ormai erano quasi terminati.
"Scusa se ti ho reso partecipe di questa cosa... Se lo scopre Vegeta mi ammazza di sicuro!" Stentò un sorriso.
"Vedrai che tutto andrà bene!" Provava a consolarla Butterfly.
Squillò un telefonino.
"E' il mio, scusami!" Disse Bulma sciacqandosi velocemente le mani per poter prendere il cellulare nella borsetta. Rispose.
"E' una mia amica! Andrà per le lunghe! Qui abbiamo finito, perchè non raggiungi gli altri?" Disse riferendosi a Butterfly.
"D'accordo!" Rispose, e uscì dalla stanza.
In salotto gli uomini stavano sparlando di lei con Junior.
"E dai... A letto, com'è?" Chiedeva maliziosamente Goku all'amico namecciano, stuzzicandolo.
"Vi sento!" Disse Butterfly voltando l'angolo che la nascondeva. "Fatevi gli affari vostri!" sorrise, gustandosi la scena.
"Ops!" Tutti i presenti arrossirono violentemente. Erano stati beccati in pieno.
"N... Non freintendere Butterfly! Intendevo dire che..." Goku cercava invano di riparare a quella figuraccia.
"Non inventare scuse!" Rise. "Dalle vostre facce, sembrate tutti colpevoli, vero?"
"Io non c'entro niente!" Disse Yancha, mentendo spudoratamente.
Butterfly lo guardò. Nella sua mente immaginava un bambino che somigliasse sia a lui che a Bulma.
"Dai, scherzavamo!" Intervenne il Genio delle Tartarughe avvicinandosi alla ragazza e guardandola in punti del corpo che non erano propriamente gli occhi.
Butterfly gli diede un ceffone che lo spiaccicò contro il muro di lato.
"Ops! Goku, quello te lo pago!" Fece lei, imbarazzata per la sua violenza.
"Eheh! Non importa! Diciamo che siamo pari!"S cherzò Goku.
"Ehi! Sono incastrato! Liberatemi!" Urlava il Genio con la testa conficcata nel muro.
Tensing e Rif lo aiutarono a liberarsi.
"Sei cattiva!" Disse Genio toccandosi il bernoccolo sulla testa. "Credi che tu non interessi a nessun'altro dei presenti, oltre a Junior?"
"Cosa?" Fece Butterfly, incredula.
Crilin con un balzo gli saltò addosso, tappandogli la bocca."Sta' zitto!"
Butterfly osservò i presenti uno per uno.
"Vi... Interesso?"
"Beh... Ecco..." Fece Crilin, tenendo fermo il Genio che, sotto di lui, agitava le braccia senza riuscire a liberarsi.
Continua...
Parte 17: Everybody love Butterfly"Beh... Ecco..." Bofonchiava Crilin, senza lasciare il Genio.
"Sì, va bene?" Interruppe Tensing, facendosi portavoce del gruppo.
"Come possiamo non ammirarti? Sei... Perfetta!" Aggiunse.
"Tranne in cucina!" Intervenne Yancha, come al solito fuori luogo.
"Visto?" Disse Genio, dopo che Crilin mollò la presa.
"Non ci posso credere..." Fece Butterfly.
"Eh eh! Non solo sei forte, ma sei simpatica e carina..." Disse Crilin.
Ormai tutti erano in vena di confessioni.
"Non ci posso credere..." Ripetè la ragazza, ancora più incredula "Io sono... La ragazza del vostro amico! Come potete pensare delle cose del genere?" Fissò i presenti, uno per uno.
"Tutti la pensate come loro?" Chiese a coloro che non avevano parlato.
"Vegeta?"
Vegeta, appoggiato alla parete, si voltò dall'altra parte, poi con il viso acconsentì.
"Goku?" Lui acconsentì seriamente.
"Anche tu, Rif?"
"Non sai che ti farei..." Disse sottovoce per non farsi sentire, ma il silenzio che si era creato lo smascherò comunque. Tutti i presenti guardarono perplessi l'amico, non aspettandosi pensieri del genere da lui.
"Che c'è? Uno non può prendere una cotta?" Disse lui arrossendo.
"Siete degli emeriti idioti!" Esplose Junior all'improvviso.
"Non potevate dirlo subito? Perchè è uscito fuori solo adesso?"
"Calmati..." Intervenne Butterfly. "Io non posso crederci, soprattutto per alcuni di voi!" Continuò, rivolta ai suoi amici. "Posso capire Crilin, Rif, Tensing... Ma Vegeta! Tu stai con Bulma! E Goku, tu sei appena uscito fuori dal lutto di tua moglie, come è possibile?"
Lei non voleva riferirsi a Goku ricordandogli proprio di Chichi, ma le fu impossibile fare altrimenti.
Tutti tacquero.
"Ah, state zitti, eh?" Disse Junior, molto arrabbiato. "Che razza di amici!" E detto questo uscì dalla casa, sbattendo la porta.
Con tale botto i presenti sobbalzarono.
"Io... Sto con Junior, lo capite, questo?"
Gli amici rimasero in silenzio.
"D'accordo, voi potete pensare come volete, ma io non sono attratta da voi, voglio che voi lo sappiate. Mi dispiace sapere che non sapete considerarmi vostra amica perchè sono una donna..." E dopo queste parole si voltò e raggiunse l'uiscio.
"Aspetta, credi che non lo sappiamo? Ma che possiamo farci?" La fermò Goku.
"Me ne vado. Salutatemi Bulma, e riflettete su quello che vi ho detto. Ci risentiremo." Uscì.
Fuori ad aspettarla c'era Junior, ancora infuriato.
"Sono degli incoscienti! Come si permettono? Giudicarti come una specie di oggetto... Non voglio vederli mai più!"
Parlava a voce molto alta, tanto che gli altri lo sentivano anche se erano chiusi in casa.
"Non dire così... Hanno espresso solo un giudizio... Noi abbiamo bisogno di loro, e tu lo sai." La voce di Butterfly era calma e pacata.
"A me non interessano loro, gliel'ho detto! Io voglio stare solo con te!"
Lo abbracciò. Ma Junior era troppo nervoso per fare il passionale.
"Eh eh, hanno detto che sono perfetta! Si vede che non mi conoscono affatto!" Scherzava lei, per farlo tornare in se'.
"Ti sbagli. Tu lo sei! E devo essere lusingato a stare con una persona che tutti vogliono... Sono proprio fortunato!"J unior sorrise.
In qualsiasi momento si trovava, il sorriso della sua Butterfly lo scioglieva sempre.
Tornarono verso l'appartamento di lei.
Intanto in casa, gli animi erano esplosi.
"Sei un cretino, Genio! Hai visto cosa hai fatto?" Disse Crilin, arrabbiato.
"Taci, che se non lo lasciavi andare non avrebbe detto nulla!Incapace!" Intervenne Vegeta.
"No, è colpa mia! Dovevo lasciarti nel muro, razza di pervertito che non sei altro!" Disse Tensing.
"Io pervertito? Ma sentite questi!" Rispose il Genio. "E quell'altro che ha detto 'non sai cosa ti farei'? Idiota!" Affermò riferendosi a Rif.
"STATE ZITTI!" Urlò Goku. "Butterfly ha ragione, non dovevamo comportarci così. Mettiamoci in testa che lei appartiene a Junior, il nostro
amico!"
"Goku ha ragione... Dobbiamo rassegnarci e... Scusarci con loro." Aggiunse Crilin.
La zuffa si placò, e ognuno tornò a casa propria, senza rancore.
Continua...
Parte 18: Gli amici chiedono scusaButterfly e Junior parlarono a lungo della situazione strana che si era creata.
Alla fine giunsero alla conclusione che non avrebbero potuto condannare i loro amici solo per i loro sentimenti nei confronti della ragazza.
Bastava che si comportassero bene, rispettando il suo legame con Junior.
"Dovremmo andare a parlare con loro?" Chiese Junior.
"No! Aspettiamo che si facciano vivi per primi, se sono intelligenti lo faranno molto presto!" Rispose Butterfly.
Infatti, come lei aveva previsto, la mattina dopo i loro amici si recarono al suo appartamento.
Raggiunsero il portone d'ingresso.
"Forza, chi citofona?" Chiese Goku.
Tutti i presenti fecero un passo indietro, tranne Crilin.
"Ehi! Perchè devo parlare sempre io!?"
"Muoviti!" Lo costrinse Vegeta.
Crilin citofonò.
Junior (Che ci fa Junior a casa di Butterfly di mattina?Indovinate...
nds)si affacciò dalla finestra.
"Ehm... Junior, siamo qui per chiedervi scus..." Crilin parlava ad alta voce, per farsi sentire bene.
"Shhhh! Zitto! Non fatevi vedere! Sveglierete il vicinato!" Disse sottovoce Junior. "Salite, salite! "Entrò dentro e aprì il portone, per far salire i guerrieri in casa.
Questi raggiunsero l'appartamento, entrarono, si fermarono sulla porta d'ingresso tutti ammassati.
Si guardarono a vicenda, per decidere chi dovesse parlare.
Vegeta tirò un calcio a Crilin, che lo spinse più avanti degli altri.
"Ahia!" Urlò Crilin. "Vegeta, ti ho visto!"
"E allora? Muoviti!" Rispose il sayan.
"Cosa volete?" Fece Butterfly con aria arrabbiata.
"Ehm... Ecco... Noi... Vogliamo chiedervi scusa! Siamo stati degli incoscienti, non è vero che non sappiamo accettare Butterfly come amica perchè è una donna, e rispettiamo tantissimo il suo legame con Junior..."
Butterfly si avvicinò a loro, con sguardo quasi minaccioso. Li guardò negli occhi uno per uno.
Raggiunse il portavoce del gruppo, Crilin.
Gli diede una forte pacca sulla schiena.
"Ahahahah! Come siete buffi!" Fece all'improvviso.
Crilin saltò in avanti, tossendo per il colpo.
"Coff... Coff... Ma ce l'avete tutti con me?"
"Allora ci... Perdoni?" Disse Goku.
"Certo! Si vede che siete pentiti!" Lei e Junior risero a crepapelle.
I presenti rimasero di stucco. Poi iniziarono a ridere pure loro.
"Dovete vedervi! Avete delle facce!" Disse Junior, senza smettere di ridere.
"Allora, anche tu, Junior... Non hai rancore?" Disse Tensing.
"No! L'importante è che lei stia con me, il resto non conta!" Rispose lui.
Tutti si zittirono alle parole romantiche di Junior, le prime che gli avevano mai sentito dire in vita sua.
"Che c'è?" Fece lui sorpreso.
"Oh, Junior!" Butterfly lo abbracciò da dietro.
Gli amici sorrisero divertiti, vedendo Junior in leggero imbarazzo, poi intervenne Crilin.
"Sì, però adesso basta! Mi mandate in depressione!"
Tutti risero.
"Ehi, non sto scherzando! Eh eh." La cosa trovò comicità ache per un single incallito e disperato come lui...
Butterfly aveva diffuso, con la sua presenza, una specie d'incantesimo, che allietava l'esistenza di ognuno di loro. Avevano ragione a pensare che fosse speciale! Con lei, anche nei momenti peggiori, gli altri si sentivano benissimo.
Ma qualcosa stava per accadere, di lì a poco...
Continua...
Parte 19: Lo scontro con un ragazzoGli amici di Junior e Butterfly rimasero a casa di quest'ultima fino al giungere del pomeriggio, dopodichè, consci che da lei non avrebbero mangiato granchè bene (XD ndMe), ritornarono alle proprie case per il pranzo.
Butterfly li aveva invitati a visitare il suo palazzo che sarebbe terminato di lì a poco, e loro avevano accettato di buon grado.
Junior si intrattenne per il pranzo nell'appartamento di Butterfly, mentre beveva il suo bicchiere d'acqua osservava la sua amata cuocersi dei cibi precotti al microonde (Ve l'ho detto che non sa cucinare! ndMe)(L'hanno capito, adesso basta! ndButterfly) .
Dopo il pranzo Junior tornò nel deserto, per allenarsi un po' da solo.
Stava meditando, quando all'improvviso comparve dal nulla un ragazzo castano, con gli occhi marroni.
"In guardia!"
Junior aprì gli occhi, il ragazzo ce l'aveva proprio con lui.
"Chi diavolo sei?"
"Sono colui che ti farà fuori!" Con un balzo gli fu subito addosso e lo prese a pugli e a calci.
Junior si difendeva bene.
"Cosa vuoi da me?"
"Ucciderti! Abbiamo un conto in sospeso, te lo sei dimenticato? La finirai di fare del male!"
"Eh?" Non gli diede il tempo di rispondere, stavano combattendo ad armi praticamente pari, l'unica differenza tra i due era che Junior aveva una tecnica nettamente superiore, e l'altro aveva una velocità sensazionale, almeno così sembrava.
La battaglia durò per molto tempo, ormai entrambi avevano il fiatone.
Junior, non sapendo più quale arma sfoderare pensò di avvertire telepaticamente Butterfly.
Butterfly stava spolverando casa sua, quando sentì la voce di Junior.
"Aiutami, Butterfly! Sono nel deserto!"
Butterfly non capiva bene cosa stesse succedendo, anche perchè non conosceva questa capacità di Junior, ma si recò nel deserto lo stesso.
Arrivata vide immediatamente i due nel pieno della battaglia.
"Fermi! Junior, stai bene?" Intervenne, dividendoli.
"E tu, chi sei?" Disse riferendosi al ragazzo moro.
"Chi sei tu! Fatti gli affari tuoi! Sono qui per conto di un'ex Regina!"
"Ex Regina? Ma sei sicuro di avere qualcosa contro lui? Sembra strano!"
"Lui non è forse namecciano?A llora ce l'ho proprio con lui!"
"Perchè?" Chiese Junior, non ricordando di aver mai visto quella persona.
"Come perchè? Non ti ricordi di me? Sono l'unico che ha scoperto i tuoi loschi omicidi per conquistare il mondo! Credi che io sia stupido? Non bluffare con me!"
"Junior, sei sicuro di non aver mai avuto a che fare con lui?" Chiese Butterfly in tutta calma.
"Sì che sono sicuro! Non l'ho mai visto prima!" Rispose lui, con tono quasi disperato.
"Che cosa?" Disse il ragazzo, che si teletrasportò dietro al namecciano e lo bloccò alle spalle. "Non prendermi in giro! Non sei tu Lord Slug?" (Lord Slug è il padre del futuro Lord Slag.-che fantasia che ho! XD- quello del film OAV. nds)
"Chi? Ma và, lui si chiama Junior!" Disse Butterfly, capendo che c'era stato un malinteso.
"Cosa?" Lasciò la presa. "Junior? Chi sei?" Fece il ragazzo, incredulo.
"Chi sei tu!" Disse Junior, offeso.
"Lord Slug... Aspetta..." A Butterfly quel nome ricordava qualcosa.
"Ma sì! Lord Slug! Quel cretino che mi ha distrutto il palazzo!"
"Lo conosci?" Fecero insieme Junior e il ragazzo.
"Sì, ma... E' già bell'e morto da un pezzo! L'ho ucciso io! Non era neanche un granchè!"
I due che la stavano ascoltando rimasero stupiti.
"Quindi... Ops! Mi sa che ho sbagliato! Mi avevano detto che sulla Terra viveva un namecciano, pensavo fosse lui! Scusatemi..."
Junior non poteva crederci, era stato quasi ucciso per uno stupido sbaglio!
"Hai detto di lavorare per un'ex Regina, vero?" Chiese Butterfly "Puoi farmela conoscere?"
"E tu chi sei per voler conoscere una ex Regina?"
"Mi chiamo Butterfly Sunshine, sono una Regina Universale!"
"Cosa?E lo dici solo ora?" Disse contrariato il ragazzo, poi, sapendo di avere un'autorità di fronte, si ricompose e le diede del lei.
"Il mio nome è Mafis. Se vorrà, potrà conoscere la ex Regina che conosco io."
"Ehi! Cos'è questa formalità? Dammi pure del tu!" Disse lei, mentre si avvicinava al ragazzo. "Dove si trova questa ex Regina?"
"Nella galassia Fiort, sul pianeta Sostra. Lo conosce... Conosci?" Si corresse Mafis.
"Non ne ho mai sentito parlare... Come ci arriviamo?"
"Con il teletrasporto! Io possiedo l'elemento dello spazio, posso teletrasportarmi dove voglio!"
"Ah, non era velocità..." Fece Junior.
"Eh?" Fece Butterfly.
"Niente!"
"Va bene, Mafis, portami da lei!"
"Cosa?" Fece Junior.
"Su, vieni anche tu! Andiamo a vedere un 'altra galassia!" Disse Butterfly sorridendo.
Continua...