Universal Power, Dragon Bal, long-Fic

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Butterfly Sunshine
view post Posted on 1/1/2008, 19:24




Fandom: Dragon Ball
Personaggi: Tutti i personaggi, Junior, Nuovo personaggio
Rating: Giallo
Genere: Generale, Commedia
Avvertimenti: OOC
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Akira Toriyama che ne detiene/detengono tutti i diritti; questa storia è stata quindi scritta senza alcuno scopo di lucro.
Tipologia: Long-Fic
Note dell'Autrice: Questa è la prima fanfic che io abbia mai scritto. E' molto lunga (oltre i 50 capitoli ^^°), ma sto cercando (in tutti i modi!) di farla finire (per incominciarne una seconda parte, che ho già in mente! XD).
Spero possa piacere, e spero che la lunghezza non vi blocchi! (Di solito a me succede sempre! ^^") Prego con tutto il cuore che vi appassioni! >.<
Se potete lasciate un commentino, mi farebbe un immenso piacere! ^__^
Introduzione alla Fan Fiction: Junior incontra una ragazza, Butterfly Sunshine, che si rivelerà molto potente. La sua storia s'intreccerà con quella del namecciano, coinvolgendo anche tutti gli altri attorno a lui.
Nuovi personaggi, inoltre, appariranno nel corso della storia, e sopratutto nuovi nemici!
Ecco a voi "Universal Power"!


Universal Power



Parte 1: L'incontro

Siamo su Namecc, il pianeta preso di mira dal terribile Freeser per la sua opera di sterminio e vendita e per le sue sfere del drago.
Junior, da poco unito con il valoroso namecciano Nail, aveva osato sfidare Freeser, e sembrava che potesse riuscire a sconfiggerlo, senonchè un' ulteriore trasformazione di quest'ultimo ampliò ulteriormente la già enorme potenza del malvagio straniero, impedendo a Junior di concludere a suo favore il combattimento.

Quando Goku si apprestò ad una nuova battaglia con il nuovo Freeser, incaricò il suo piccolo figlio, Gohan,di portare il corpo sfinito del suo amico Junior al sicuro nella navicella con la quale il sayan era giunto sul devastato pianeta.

Gohan aveva una grande rabbia dentro di se', avrebbe preferito vendicare il maltrattamento subìto dal suo amico immediatamente, ma, conscio della potenza irraggiungibile del nemico, obbedì al padre.

Arrivò alla navicella.
Da uno schermo appeso al soffitto di questa, sua madre Chichi strepitava, agitatissima per la sorte del figlio, chiedendo spiegazioni sugli avvenimenti di Namecc.
"Non posso parlare, mamma, devo aiutare papà!" Disse il bambino senza neanche guardare lo schermo.
"GOHAN!!GOHAN!!" Urlava la povera madre preoccupata.
Ma suo figlio se n'era già volato via.

Junior giaceva sul pavimento dell'astronave svenuto e completamente incosciente.Dal portellone lasciato aperto, la forte luce dei tre Soli di Namecc lo illuminava intensamente.

All'improvviso la luce si oscurò.
C'era qualcuno, sulla porta. La sua ombra era proiettata su Junior.
Chichi, che era ancora in collegamento e che non aveva ancora smesso di gridare, si zittì all'improvviso
"C... Chi sei?"
L'ombra sul corpo disteso s'ingrandiva sempre più.
Si avvicinò a Junior, s'inginocchio verso di lui.
"Tu dovresti essere... Junior!"
Poi alzò il volto verso lo schermo ed esclamò: "Non si preoccupi, suo figlio e suo marito vinceranno!"
Prese tra le braccia il corpo senza conoscienza e se ne andò fuori dall'astronave.
"C... Cosa? Cosa vinceranno Goku e Gohan?"
Chichi rimase ancora in collegamento, per ore, in modo ostinato.
Poi, finalmente, convinta anche da suo padre, lo staccò.

L'ambiente era deserto.
Tutt'intorno soltanto rocce e polvere.
"Che disastro!" pensò tra se' e se' il personaggio misterioso.
Dopodichè creò con lo strano bastone che aveva in mano, appuntito su un estremo e con una specie di sfera dall'altro, una piccola luce che raccolse tra le mani.
S'inginocchiò vicino a Junior che per il bagliore iniziò ad aprire gli occhi.
"D... Dove sono? Urgh!"
"Shh, non preoccuparti. Adesso starai meglio!" Disse una calda voce appena appena bisbigliando.

La luce entrò in qualche modo nel corpo di Junior.
Junior, che aveva la vista un po' appannata, riusciva a malapena a distinguere le forme delle cose attorno a lui.
Davanti a se' a poco a poco si delineò la figura di una ragazza.
Capelli castani che finivano sopra le spalle, occhi verdi luminosi.
Portava una maglietta a maniche molto corte, che si sollevavano un po' dalle spalle, e una minigonna bianche.
Aveva un paio di grandi ali blu da farfalla merlate di nero, e una piccola corona sulla testa.

"Ahhhhh!!" Gridò all'improvviso Junior.
Non urlava di dolore, ma di sorpresa. Qualcuno lo aveva fatto guarire in uno strano modo, qualcuno che non conosceva.
Spalanco gli occhi e si alzò violentemente.
"Tu... Chi sei?"
Dalla giovane ragazza percepiva un'aura immensa.

La ragazza sorrise.
"Non ti preoccupare, ora sei salvo. Rimani qui al sicuro."
E detto questo gli voltò le spalle e spiccò il volo.

"Aspetta"
La mano di Junior afferrò quella della ragazza, che si trovava ad un palmo da terra.
"Chi sei? Mi hai salvato, dovrò conoscere il tuo nome!"
"Mi chiamo Butterfly" scese a terra "Butterfly Sunshine. Sono qui per aiutarvi a sconfiggere Freeser. Goku ha bisogno del mio aiuto." Si voltò.
"No, non andare!" Junior si sentiva stordito, ma non era sicuro che ciò fosse dovuto allo svenimento.
Sentiva un calore, nel cuore.
Non aveva mai provato tale sensazione, e sentiva di non poterla fermare. La frase gli uscì di bocca praticamente d'istinto.

"Non c'è tempo..."
Anche la misteriosa Butterfly provava quella sensazione.
Si sentii irrimediabilmente attratta da Junior. Ma non sapeva il perchè.
Junior si avvicinò a scatti al suo volto, poi la baciò.
La ragione di Butterfly le ordinava di scansare immediatamente quel bacio e di andare da Freeser.
Ma il suo cuore la costrinse a rimanere lì immobile, per subire quel bacio.
"Ah... Cosa?! Scusami, non so cosa mi sia preso." Disse Junior staccandosi da Butterfly. Voltò lo sguardo verso il basso, imbarazzato.
Butterfly esitò un momento. Poi gli si avvicinò e gli prese il volto tra le mani."Non ti preoccopare..." Si ribaciarono.

Da lì ci fu uno sfogo di passione. Butterfly pensava a come era possibile sentire tutto quel fuoco per uno quasi sconosciuto, mentre Junior non riusciva a pensare a nulla, tanto era preso da quella ragazza comparsa all'improvviso.
Si baciarono intensamente per alcuni interminabili minuti, poi Junior, persa completamente la ragione, la iniziò a spogliare.

"Divincolati, Butterfly, e vai a salvare Namecc e la Terra!" pensava Buttrfly mentre Junior le sfilava la maglietta. Non ce la faceva, tutto ciò era più forte di lei. Sfilò a sua volta la maglia di Junior.
Le mani di lui vagavano ferribilmente verso la gonna, che non riusciva a togliere.
"Aspetta..." Sorridendo, la ragazza mise le mani nel bottone della gonna dietro la schiena. La gonna cadde a terra fermandosi sui piedi, mentre Junior si toglieva la cintura, facendo sadere i suoi pantaloni allo stesso modo. Continuarono a baciarsi.
Lei si sfilò le decoltè, con tacco a spillo altissimo.
La sua statura diminuì notevolmente, rispetto a quella di Junior.
"Acc... Quanto sei alto!"
Sentito questo, Junior sorrise, la prese per i fianchi e la sollevò come se nulla fosse, Butterfly sembrava non pesare neanche un po'.

Lei cinse la vita di lui con le gambe
"Va meglio?" Disse con voce suadente Junior.
Lei fece cenno di sì con la testa, che ora si trovava al di sopra di quella del ragazzo.

Andarono avanti per ore, ora senza più vergognarsi di quello che stavano facendo, dando libero sfogo alla propria passione.

Finito tutto si staccarono lentamente l'uno dall'altra.
Si rivestirono velocemente.
"E' stato bellissimo... Maledizione! Avranno già combattuto da un pezzo! Se non intervengo subito Goku non diventerà mai Super Sayan!"
Guardò Junior, preoccupata. "Mi dispiace, ma ora devo proprio andare."
Il volto perplesso di Junior si rilassò. "Vai pure... E grazie per avermi salvato!" Butterfly sorrise, dopodochè spiccò il volo.

Arrivò ad almeno un chilometro dal combattimento.
Si fermò dietro una di quelle grandi rocce e spiò la scena.
Goku era in grande difficoltà.
"E' potente, ma non è un Super Sayan."
Detto questo, creò un'altra piccola luce con il suo bastone, che in realtà era uno scettro, e la diresse verso Goku.
Nessuno si accorse di quella minuscola luce, presi com'erano dal combattimento.
All'improvviso Goku sentì una grande rabbia dentro, e senza nemmeno accorgersene la fece esplodere. Ora era un Super Sayan.
"Il mio compito qui è finito" pensò Butterfly.
E sparì.

Continua...

Edited by Butterfly Sunshine - 2/1/2008, 18:10
 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 2/1/2008, 19:01




Parte 2: L'invito

Era tutto finito.
Freeser era stato sconfitto da Goku.
Grazie alle Sfere del Drago, tutti i sopravvissuti di Namecc erano atati teletrasportati sulla Terra.
Il Grande Saggio era da poco deceduto, in un clima fortunatamente sereno grazie alla scomparsa di Freeser.
Dopotutto ormai tutti i suoi figli, quei pochi namecciani rimasti in vita, erano rassegnati alla sua morte, essendo egli tanto vecchio da aver visto con i propri occhi il clima del suo bel pianeta mutare, moltissimo tempo prima.

Junior sentiva dentro di se' una grande tristezza per quell'anziano praticamente sconosciuto.
"Acc... Ancora questa sensazione... Eh eh! Ma questa la so giustificare, quel Nail con il quale mi sono unito... Lo conosceva!" Pensava Junior, che si interrogava ancora su quella ragazza che lo aveva fatto impazzire e che l' aveva lasciato subito dopo.

Ora, a mente lucida rifletteva sulle parole di quella Butterfly.
"Salvare Goku? Non diventerà mai Super Sayan? Cosa voleva dire... Goku conosceva forse quella ragazza? Ma no, impossibile!"
Junior scosse la testa per rimuovere quel pensiero.
"Forse è un nostro nemico... Era fortissima, e nonostante tutto non ha ucciso direttamente Freeser. Ne sarebbe sicuramente stata capace!"

Si allontanò un po' dagli altri. Voleva fare due passi per schiarirsi le idee.
La notizia di Freeser sconfitto ora non aveva quasi più importanza. I suoi pensieri erano completamente presi da quella Butterfly Sunshine...
"Che bastardo che sono! Invece di dare una mano a Goku contro quel mostro, ho fatto quel che ho fatto con quella ragazza..."
Ma ricordava benissimo che non era stato capace di frenarsi, e sapeva che ora era inutile piangersi addosso.

Intanto Gohan si era accorto dello strano comportamento di Junior e stava per raggiungerlo, ma fu fermato da Crilin.
"Lascialo stare. Sarà sconvolto per la scomparsa del Capo Anziano, dopotutto è anche lui un namecciano!"
Gohan rinunciò a seguirlo. Sapeva che quando Junior era immerso nei suoi pensieri si isolava completamente. Faceva così quando aveva un grande problema e quello della morte del saggio era plausibile.

Junior si era allontanato un bel po' dagli altri, tanto che non riusciva più a vederli.
D'un tratto lontano nel cielo scorse una strana figura... Butterfly!
Fece un gran balzo e volò subito da lei.

Butterfly si fermò in cielo, sfinita.
Aveva il fiatone. "Scendiamo, o ci vedranno!"
Scesero a terra, ancora più in lontananza dagli altri.

"Anf... Pant... Finalmente ti ho trovato!"
"Mi stavi cercando?" Junior non riusciva a trattenere la gioia di questa informazione.
"Certo! Credevi che ti avrei lasciato così?" Sorrise "So che hai tante domande da farmi e sono qui per darti delle risposte!"

"Beh... Allora... Chi sei?"
"Te l'avevo già detto, mi chiamo Butterfly Sunshine!"
"Sì, ma... Insomma... Chi sei realmente?"
"Ah, intendi dire che lavoro faccio? Beh... Io sono la Regina dell'Universo!"
"Cosa? Re... Regina?"
"Sì... Non sconvolgerti, è un lavoro onesto! Eh eh!"
"Ma cosa ci facevi su Namecc? Come fai a conoscere Goku? Come lo hai aiutato?"
"Ehi ehi! Quante domande!"
Butterfly scherzava come se niente fosse. In realtà era imbarazzata quanto Junior, ma era abituata a reagire così nelle situazioni strane.
"E' un bel po' che vi tengo d'occhio. Ecco perchè conoscevo sia Goku che gli altri, tu compreso."
"Ci... Ci hai spiato?"
"Beh, detto così suona un po' male, ma... Sì, in teoria sì!
Devi sapere che il mio compito di Regina è quella di difendere l'Universo da chi lo vuole distruggere, proprio come quel Freeser!"
"Ma tu... Avresti potuto benissimo sconfiggerlo con una mano sola! Perchè invece non l'hai fatto?"
"Per non togliere il merito a voi... Non è giusto che a metà del lavoro fatto da voi sbuchi io e sistemi tutto!"
"Ma è morta molta gente... Anche lo stesso Goku!"
"Goku è vivo, insieme a tutti quelli uccisi da Freeser, grazie alla Sfere..."
"Goku... Vivo?"
"Sì, ho saputo che è riuscito a svignarsela con l'astronave di Freeser!"
Junior rimase senza parole di fronte alla notizia della sopravvivenza del suo amico. Vedendo che lui non emetteva verbo, Butterfly continuò.
"Io non devo intervenire con nemici deboli come questi... Se lo facessi gli altri guerrieri non sarebbero spronati a combattere, e mi ritroverei con un sacco di lavoro in più!"
"Nemici deboli?"
"Senza offesa! Ma lo hai detto tu che avrei potuto uccidere Freeser in quattro e quattr'otto! E Hai ragione! Ma esistono nemici molto più forti di quello lì..."
"E' incredibile..." Junior era frastornato.
Possibile che quella ragazza all'apparenza così innocua possa essere tanto forte?
"Ma tu... Sei per caso un Kaiohshin? So che uno di loro è una donna..."
"Kaiohche? Ah, forse ti riferisci agli dei dei Kaioh... Ma va, sono io a controllarli!"
"Sei al di sopra dei Kaiohshin... Incredibile..."
"Ma vero..."
"E Goku... E' diventato Super Sayan grazie a te?"
"Già... Altrimenti sarebbe stato sconfitto, e dopo avrei dovuto intervenire io, appiopandomi così tutti i vostri nemici futuri!"
"Ma come..."
"Come ho fatto? Gli ho donato un briciolo della mia energia, senza farmi vedere!Come ho fatto con te..."
Per Junior tutto questo sembrava assurdo...La Terra, Namecc, l'Universo intero... Salvati da questa ragazza... Tutti gli dovevano la vita e invece di prendersi i dovuti meriti, si nascondeva nell'ombra...
"Devo chiederti una cosa. Promettimi che non dirai a nessuno del mio operato. Non parlare a nessuno nemmeno della mia esistenza... Ti prego! E' di vitale importanza!"
"Sì, certo, ma perchè?"
"Perchè è pericoloso! Per voi! Quei nemici potentissimi... Se sapessero che sono qui, potrebbero decidere di attaccare tutti!"
Ora scusa ma devo andare... Ciao!"
Junior, frastornato, la vide volare via.
Ad un certo punto Butterfly si fermò e velocemente ridiscese.
"Junior... Ti va di venire qualche giorno a casa mia? Se volessi qualche altra risposta alle tue domande... "
Un'invito...
Butterfly non poteva trovare una scusa più banale per rivedere quel ragazzo...
Junior lo aveva capito... E anche lui aveva voglia di rivederla.
"D'accordo, ho ancora tante domande..."
Si sorrisero a vicenda. Quella farsa era troppo evidente.

Butterfly volò via, Junior tornò dagli altri, dove intanto si era diffusa la notizia della sopravvivenza di Goku.
"Hai sentito, Junior? Goku è vivo!" Esclamò Crilin.
"Sì, mio papà..." Aggiunse Gohan con le lacrime di gioia negli occhi.
"Sì, lo so..." La notizia non lo entusiasmò, avendola appena saputa.
"Non sei contento per mio papà?" Chiese Gohan sorpreso.
Crilin diede uno sguardo al piccolo per ricordargli la morte del Saggio che lo avrebbe dovuto sconvolgere. Il bambino si zittì.
Junior era ancora una volta immerso nei suoi pensieri, ma adesso non era più preoccupato.
"Regina dell' Universo... Caspita! Mica una persona qualunque!" Pensava, compiacendosi per provare attrazione per una ragazza tanto importante.
"Certo che sono contento, Gohan!"
Sorrise.
Non per Goku o per Gohan...
Sorrise al pensiero di rivedere Butterfly...

Continua...
 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 5/1/2008, 17:47




Parte 3: La domanda di Chichi

Quando sulla Terra finalmente tornò la pace, ognuno ritornò alla vita di sempre.
Tranne il perfido Vegeta, che rimase a casa di Bulma ad allenarsi e Junior, che invece di vivere come al solito da solo nel deserto, aveva deciso di andare tutti i giorni ad allenarsi con Goku e suo figlio Gohan.

Butterfly era sempre nei suoi pensieri, e dopo il loro ultimo incontro, gli vennero in mente altre mille domande che avrebbe dovuto farle e che invece si era dimenticato di fare.
"Devo andare a casa sua... Ma se non so nemmeno dove abita!"
Junior stava andando a casa di Goku.
Arrivato sulla porta, suonò il citofono, andò Gohan ad aprire.
"Ciao Junior!" urlò di gioia il piccolo bambino.
Aveva l'impulso di abbracciarlo, ma sapeva che il suo freddo maestro non era il tipo da effusioni del genere.
"Ciao Gohan, oggi ci andiamo ad allenare?"
"Certo! Chiamo mio padre!" Rispose a Junior e poi, urlando verso l'interno della casa "Papàà... C'è Junior!"
Arrivò Goku, vestito con la sua solita tuta arancione.
"Ehi, quanto tempo, Junior!"
"Quanto tempo?! Ci siamo visti ieri!"
Goku rise a squarciagola.
La dura battaglia contro Freeser non aveva affatto mutato il suo carattere allegro.

"Chichi! Noi andiamo!" Disse poi Goku sempre rivolto verso l'interno dell'abitazione. Chichi andò verso l'uscio.
"Junior, salve!" Lui rispose garbatemente al saluto.
"Ascolta, Junior, chi era quella ragazza che ti ha portato via dalla navicella?"
Junior si paralizzò. Goku e Gohan spalancarono gli occhi dallo stupore.

"Q... Quale ragazza?" Chiese con voce tremante.
"Quella che ti ha rapito dopo che Gohan ti ha portato nella navicella!"
Non sapeva che dire... Come poteva giustificare la presenza di una donna su Namecc, cosa poteva inventarsi?
Dopo un po' arrivò il lampo di genio.
"Ero svenuto!" Disse, tutto d'un fiato.
"Ma quando ti sei svegliato l'avrai..."
"No, forse ti sbagli, è impossibile!"
"Ma..."
Goku intervenne. "Chichi, magari eri agitata e hai visto male!"
"Già, altrimenti avrei dovuto vederla" Aggiunse Gohan.
Junior tirò un sospiro di sollievo. "Andiamo?" Disse.
I tre si allontanarono.
Chichi, rimasta sulla porta, li vide andare via.
"Sarà..."

Raggiunsero una landa desolata per iniziare l'allenamento.
Il loro programma era quello di aiutare dapprima Gohan a raggiungere il loro livello, per poi poter combattere tutti e tre.
Goku e Junior si alternavano di turno per aiutare il bambino a diventare più forte.

"Inizierò io. Sei pronto, figliolo? Attaccami!" Disse Goku, dando inizio all'allenamento.
Junior rimase soduto per terra, pensieroso.
L'allenamento durò alcuni minuti.

Ad un certo punto Goku si fermò" Fiù! Gohan, sei molto più forte da quando sei tornato da Namecc!"
"Il Capo Anziano ha risvegliato la mia forza nascosta... E poi, prima dell'arrivo dei Sayan sulla Terra, è stato Junior ad allenarmi!" Rispose Gohan, gonfio d'orgoglio.
"Ah, sì? Voglio proprio vedere come ti allena lui... " Poi, rivolto a Junior.
"Ehi! Forza, tocca a te!"

Junior non sentiva.
Come al solito era perso nel labirinto dei suoi pensieri.
Goku si teletrasportò davanti a lui, all'improvviso.
"Ahhhhh! Ma sei matto!?" Junior trasalì.
"A che cosa stai pensando?" Disse Goku in tono giocoso. "Forse a quella certa ragazza di cui parlava mia moglie?"
Junior arrossì violentemente. "Accidenti... Sono così trasparente?" Pensava, imbarazzato.
"Ma se l'hai detto tu a Chichi che non era possibile?!"
"L'ho detto solo per lasciarci andare, altrimenti ti avrebbe fatto il terzo grado per ore e addio allenamento!" Sorrise. "Ma Chichi ci vede benissimo, lei è così attenta ai dettagli!"

Continua...
 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 6/1/2008, 20:21




Parte 4: L' attacco di Goku

Passarono alcuni giorni dall'incontro di Junior e Butterfly.
Dopo poco più di due settimane, Junior iniziava a dubitare che la ragazza si sarebbe fatta più vedere.

Ormai Goku aveva fatto tante di quelle domande che Junior non sapeva più cosa inventarsi.
La scusa 'ero svenuto' risultava ridicola a tutti e due.
Era anche evidente che Goku si era stufato di istruire Gohan, e quella storiella lo stuzzicava troppo per smettere di fare domande.

"Gohan, adesso riposati! Junior! Combattiamo noi due, voglio sgranchirmi i muscoli!"
Se Junior avesse rifiutato, avrebbe insospettito ulteriormente quel curiosone di Goku.
Inziarono a combattere, in modo rispettoso e leale, senza usare tutta la loro potenza e facendo più attenzione a difendersi che ad attaccarsi.
Ma all'improvviso Goku si trasformò in Super Sayan e attaccò all'impazzata Junior.

Lui non voleva crederci... Perchè lo stava attaccando con tutta la sua forza?
Per un po' si limitò a parare i colpi dell'avversario, senza colpirlo.
Erano in volo.
Goku, con la super-velocità, lo attaccò alle spalle e lo scaraventò a terra.
Non gli diede il tempo di rialzarsi, che Goku gli fu subito addosso.
Gli bloccava gambe e braccia a terra.
"Dimmelo! Chi era quella ragazza?" Disse Goku con voce rabbiosa.
"Sei proprio ostinato!"
Goku gli diede un pugno. Junior non reagì.
Perchè si comportava in quel modo?
"Dimmelo!"
"No, non te lo dirò mai!" Urlò disperato il namecciano bloccato a terra.
Goku cessò la trasformazione.
"Hai visto che questa ragazza esiste e la conosci!?!"
"Cosa?"
"Hai detto che non me lo dirai mai, dunque hai un segreto da nascondere!"
"Maledizione!"
"Perchè non ti vuoi confidare? Non siamo amici, noi due?"
Goku mollò la presa e tutti e due si sedettero a terra.

"Ma perchè tu lo vuoi sapere così tanto? Non ti facevo tanto ostinato"
"Eh eh..."
"Cosa c'è da ridere?"
"Vorrei dirti che mi interessava perchè sono curioso, ma in realtà è stata Chichi ad insistere... Tu sai bene quanto sia insopportabile quando insiste... Voleva sapere a tutti i costi chi era quella che ha visto!"
"Ah... "
Junior pensò per un momento di rivelargli tutto.
Oramai era palese che esisteva quella donna e che aveva a che fare con lui.
Ma ricordò le parole di Butterfly: 'è di vitale importanza! Per voi!'
"Io... Non posso dirtelo, mi dispiace."
"Beh, almeno posso dire a Chichi che questa ragazza esiste..."
"NO! Non dire niente! Giurami che manterrai il segreto!"
Goku lo scrutò attentamente.
"Sarai mica innamorato, Junior?"
Junior abbassò lo sguardo imbarazzato. "Beccato" pensava tra se'.
"Daccordo, vorrà dire che la sopporterò ancora un po',eh eh!"

Junior aveva ormai perso le speranze di rincontrare Butterfly, ma non sapeva che intanto lei lo stava cercando....

Continua...
 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 6/1/2008, 20:40




Parte 5: L'incontro nel deserto

Butterfly stava volando sopra una landa desolata.
"Dev'essere qui..." Pensò atterrando.
Si girò attorno, nulla.
Non c'era niente e nessuno. Solo una lieve brezza alzava di tanto in tanto la polvere da terra, che investiva la ragazza costringendola a socchiudere gli occhi.
"Accidenti... Non c'è! Ma le coordinate sono giuste... Che si sia trasferito?"
Inutile dire che stava cercando Junior. Quello che non sapeva è che lui andava quotidianamente ad allenarsi da Goku.

Quel giorno Junior si era trattenuto per l'ora di pranzo dal suo amico, aveva accettato solo perchè Chichi non era in casa per fare alcune commissioni.
I due Sayan, Goku e Gohan, stavano mangiando, in modo smisurato come al solito, la quantità industriale di cibo che Chichi aveva cucinato prima di uscire.
"Goku, è Goku... Ma tu, Gohan potresti darti una calmata!" Disse Junior, come al solito sbalordito dall'avvento animalesco al cibo dei due.
"Mmmmh... Ma è tutto squisito!" Rispose Gohan con la bocca piena.
Junior girò la faccia, disgustato.
"Non sai cosa ti perdi!" Affermò Goku senza staccare gli occhi dal cibo.

All'improvviso smise di mangiare. La faccia ancora sporca di cibo si fece terribilmente seriosa. "Junior, lo senti?"
"Cosa?"
"Quest'aura... Potentissima!"
"Sì la sento anch'io! Andiamo a vedere..." disse Gohan ingoiando l'ultimo boccone rumorosamente.
"No Gohan! E' troppo forte! Molto più di Freeser!" Disse Goku, bloccando il figlio per un polso.
"Più forte di Freeser? Butterfly!" Pensò Junior.
Intanto Gohan era terrorizzato dalla potenza che percepiva. Tutto tremante, si risedette al suo posto a tavola. "Più... Di Freeser? Mio Dio!"

"Devo andare!" Disse Junior affrettandosi ad uscire.
"Dove vai?" Gridò Goku "Non puoi fare niente contro quella potenza!"
"Goku, credimi... Devo andare! Non dovete preoccuparvi!" Rispose Junior lanciandogli un sguardo che voleva far intender tutto.
Uscì.
Gohan, che non aveva capito l'intesa (non aveva sentito i discorsi di Junior e suo padre, perchè il giorno prima, quando avevano combattuto erano troppo lontani), urlò dietro a Junior "Sei impazzito?", ma invano, perchè lui se n'era già andato.
Goku lo tranquillizzò "Non ti preoccupare. Sa quello che fa!"
Ma intanto non riusciva a credere che quella potenza venisse da una ragazza...

Junior si recò in quella che era la sua casa: il deserto. L'aura di Butterfly proveniva da la'.
"Ah eccoti!" Urlò lei all'improvviso, facendolo trasalire.
Junior si voltò. Non riuscì a trattenere un sorriso.
"Dove eri finito? Comunque scusami se mi faccio sentire solo ora, ma ha avuto da fare..."
"Ero a casa di Goku, ora mi alleno da lui."
"Sono venuta per chiederti se vuoi ancora accettare il mio invito..."
"Certo!" Esclamò Junior, esagerando un po' con l'entusiasmo.
"Bene, allora! Pensavo che non volessi più, perchè ho tardato a contattarti... Ma sai com'è... Il mio lavoro!" Sorrise.

Butterfly agitò le ali e prese il volo "Seguimi, ti porto a casa mia!"

Durante il tragitto Junior faceva fatica a seguire la lentezza di Butterfly, ma non disse nulla.
"Scusami ma... Tu voli con l'energia, giusto? Beh, io non ne sono capace. Uso le mie ali per volare, ma essendo grandi faccio un po' fatica in velocità..."
"Non fa niente..." Disse Junior, ancora incredulo per averla rincontrata.

Così, anche se un po' lentamente, Junior e Butterfly si recarono verso l'abitazione di quest'ultima.

Continua...
 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 6/1/2008, 21:14




Parte 6: La casa di Butterfly

I due proseguirono a rilento per circa mezz'oretta.
Fino a che giunsero ad un paesino con pochissime abitazioni.
Butterfly prese all'improvviso la mano di Junior.
"Ora scendiamo, non devono vederci."
Arrivarono a terra. Junior si guardò attorno, stupito.
"Che strana città!" disse.
"Non è una città... E' solo un paesino!"
Disse Butterfly bisbigliando.

Arrivati all'imbocco dell'unica via di quel paesino sperduto, dopo aver accuratamente guardato attorno, in cerca di qualcuno che avrebbe potuto vederli, senza lasciare la mano del namecciano attaccò a correre.
Il silenzio fu rotto dal rumore dei suoi tacchi sul cemento.
Raggiunsero un piccolo appartamento, e lei prese da sotto uno zerbino le chiavi per aprire la porta.

Salirono le scale e raggiunsero il luogo in cui viveva Butterfly.
"Accomodati!" Disse lei cortesemente, indicandogli un tavolino con due sedie accanto.
Junior osservò la casa incuriosito: era abbastanza piccola, più piccola di quella di Goku, e già all'ingresso si vedeva la sala da pranzo, costituito dal tavolino con due sedie che la ragazza gli aveva indicato.
Vicino a ciò vi era un divanetto di tessuto rosso con su alcuni cuscini del medesimo colore. Per il resto la stanza era vuota, risaltando ancor di più le pareti giallognole che rendevano l'abitazione abbastanza vecchia. Si intravedeva sulla destra una piccola cucina, grazie alla porta socchiusa. Vicino a questa porta ve n'erano altre due, che dovevano equivalere al bagno ed alla camera da letto.

Junior si sedette su una delle sedie indicate. Aveva un'espressione piuttosto meravigliata, difficile da mascherare.
"E' ora di pranzo... Vuoi che ti offra qualcosa?"
"No grazie... Non mangio."
"Come non mangi? Non sarai mica a dieta? Con quel fisico lì, non ne hai certo bisogno!" Butterfly si voltò ed entrò in cucina, imbarazzata.
"Cretina!" Pensava tra se'.
Lui rimase nell'altra stanza, divertito dalla lusinga che era scappata dalla bocca di Butterfly, e si guardava nuovamente attorno.
Notò che nonostante la casa fosse piuttosto vecchia, era pulita e ben tenuta.

"Dai, su! Dimmi cosa vuoi!" Esclamò lei dalla cucina.
"Mi dispiace, ma non posso mangiare... Quelli come me bevono solo acqua!"
"Eh?" Fece capolino dalla cucina "Quelli come te... Ah! Capito!" Esclamò all'improvviso, sbattendosi il palmo sulla fronte.
"Beh allora... Che acqua sia!" Rientrò in cucina.
"Doppiamente cretina!" Ripensò tra se'.

Arrivò in sala con due bicchieri colmi d'acqua.
"Sai, è una fortuna che tu non possa mangiare... Non sono molto brava in cucina... Anzi: faccio proprio schifo come cuoca!"
Lui sorrise, poi il sorriso si allungo in una grassa risata.
"Eh eh! Ti fa ridere che io sia una schiappa ai fornelli?"
Junior si asciugò le lacrime provocate dalla risata, pensando che mai in vita sua aveva riso così.

"Allora, ti piace questo paese?" Cambiò discorso lei, mentre gli porgeva un bicchiere.
"Beh, ecco..." Rispose junior, titubante nel definire cosa pensava di quel minutissimo e isolate paesino.
"Non ti preoccupare! Anche a me fa schifo! Ma è l'unico posto isolato che c'era, per cui..."

"Toglimi una curiosità..." Disse Junior mentre Butterfly si stava sedendo di fronte a lui.
"Ma perchè non ci siamo teletrasportati? Come hai fatto su Namecc... O avevi una navicella?"
"Io non so teletrasportarmi... Magari! Mi servirebbe proprio! Però non avevo una navicella su Namecc. Mi hanno regalato una macchina che teletrasporta una persona, una volta sola al giorno e per la durata di sole ventiquattr'ore. Allo scadere di queste si viene riteletrasportati immediatamente al punto di partenza."
"Che strana macchina, posso vederla?"
"No, ce l'ho a palazzo!"
Il viso perplesso di Junior invitò Butterfly a dare spiegazioni.
"Cos'è quella faccia stupita?" Disse divertita mentrre lo osservava bere.
"Credevi davvero che io abitassi qui?
Dopo l'ultimo attacco di uno stupido nemico in queste settimane, è stato distrutto, e ora lo stanno ricostruendo! Per il momento perciò devo rimanere sul mio pianeta natale, senza farmi vedere..."
"Perchè non puoi farti vedere?"
"Perchè i nemici non vedono l'ora di scoprire il mio pianeta natale, per poterlo distruggere, facendo leva sui 'danni psicologici'. E poi se un terrestre vedesse una come me, con queste ali... Chissà cosa penserebbe!"

Junior nell'ascoltarla fissava intensamente gli occhi verdi di lei, ma senza perdere il senso del discorso.
"Ma tu... Perchè hai le ali?"
"E tu perchè hai le antenne?" Scherzava Butterfly "Perchè sì, non ci sono molte spiegazioni..."
Poi, pensando di essere stata scortese, aggiunse "Scherzo... E' naturale che tu mi faccia una tale domanda... Devi sapere che ogni Regina Universale ha una parte del corpo in più, derivata da un'animale o un'insetto... E' il suo segno distintivo! Io sono stata fortunata ad avere le ali, certe hanno la coda o le corna che, anche se utili in altri modi, non sono molto estetiche!"
"Capisco..." Poi ai allarmò" Altre Regine?!"
"Sì... L'Universo è infinito e non si può controllare tutto da soli. Perciò esistono infinite Regine, dette Universali, perchè controllano un vasto pezzo di Universo, ma hanno la responsabilità su tutto. Devi sapere che il titolo 'Regina' non si riferisce al governo di qualcosa. L'Universo si governa da solo... Noi lo proteggiamo soltanto! Si vede che 'Guerriere Universali' non suonava tanto bene... Eh eh!"

Andarono avanti a parlare per ore.
Per quanto possa risultare strano al lettore (sì, parlo proprio con te! SVEGLIA! nds) non fecero sesso (lo so che ve lo stavate chiedendo... XD nds), perchè insieme decisero di aspettare: la prima volta avevano ceduto all'istinto, ma ora volevano conoscersi meglio (potevano pensarci prima! XD nds).
Si rivedettero ancora tante altre volte, ed erano sempre più felici di potersi vedere. Dopo alcuni mesi (taaaanto tempo! nds) decisero di 'conoscersi meglio' (sì, decisero di fare quello che pensate voi! *_* nds).

La prossima puntata (cos'è, una telenovela? nds) riguarderà uno dei loro incontri più particolari (se li racconto tutti farò notte! nds), dopodichè inizierà la vera storia... Questo è solo l'inizio!
A presto!

Continua...

Parte 7: Il disegno

Junior entrò, come suo solito, nella casa di Butterfly.
Appena lei aprì la porta, si abbracciarono a vicenda, coprendosi di baci (Sorpresi? Ve l'avevo detto che era passato taaaanto tempo! ^w^ nds).
Come di rituale, si sedettero al piccolo tavolo al centro della sala, per chiacchierare.

Ora che avevano tanta confidenza si erano sciolti moltissimo, tanto che, quando erano insieme, quasi non sembravano più il freddo namecciano che non scambia effusioni con nessuno e la potente ragazza sulle quali spalle era posato il destino dell'intero Universo.
Ora parlavano, seduti uno di fronte all'altra, tenedosi le mani e guardandosi amorevolmente negli occhi...

"Sai... Quando sono con te non mi sento più io... Ma mi piace!" Disse Junior, giocando con le dita di lei.
"Io non sono mai stata tanto sdolcinata in vita mia! Prima sarei stata disgustata alla vista di due che si comportano come noi, ma adesso... Piace anche a me!"
Junior distolse per un momento lo sguardo, e vide qualcosa situata sotto il divanetto.
"Cosa c'è lì?"
"Eh? Niente!" Rispose lei visibilmente imbarazzata.
"E dai... Non devi avere segreti con me!" E detto questo, si alzò, dirigendosi verso il divano. Si chinò e raccolse ciò che c'era sotto.
"E queste? Sono tele! Non mi hai mai detto che dipingi!"
"Infatti non lo faccio! Mettile via!"
Invece Junior fece scorrere i fogli del blocco sulla tela.
"Sono bei disegni... Ehi, questo sono io!"
Il disegno raffigurava proprio il primo piano di Junior.
"Dai... mettile via!"
"Non ti vergognare... Disegni benissimo, sai?" Lo sguardo di lui si fece malizioso "Potrei farti da modello?" Sorrise, scherzava.

Lei ci rifllettè un momento, poi rispose "Va bene, ma dovrai posare nudo."
"Ehi, guarda che scherzavo!"
"No, l'hai detto e adesso lo fai!" Disse lei pensando di dovergliela fare pagare, in qualche modo.

"Su, spogliati!" Disse lei, con tono di comando "E stenditi lì!" indicò il divano.
"Ma io..."
"Ti vergogni, per caso? Va' che ti ho già visto più volte... Senza veli!"
"Sì, ma un conto è stare fermo a far nulla... Nudo!" Affermò in modo impacciato Junior.
"Ih ih! Così impari a curiosare in casa mia!" Pensava Butterfly, sempre più determinata a punirlo scherzosamente per la sua insolenza.
"Non è che non fai nulla, se poserai per me!"

Lui si stese dove gli era stato detto, sul divano rosso.
"Posso almeno coprirmi lì... Con uno di questi cuscini?"
"Non ti azzardare! E' la parte più importante del disegno!"
Lei sghignazzava alla grande dentro di se', ma non doveva far trasparire nulla, se voleva metterlo in imbarazzo come lui aveva fatto prima, guardando quei disegni.

Lei si sedette su una sedia, di fronte a lui, con il cavalletto e le tele davanti. Incominciò a disegnare. Prese la matita e fece ampi gesti sulla tela. Guardava spesso il suo modello, non tanto per disegnarlo, quanto per ridere di lui, della sua espressione imbarazzata.
Terminato un disegno, girò il foglio del blocco e ne incominciò subito un'altro. Andò avanti per ore.

"Ehi, ma quanti ne fai?"
"Zitto e non muoverti!"

Dopo un bel po' di tempo lei esclamò "Finito!" Ed immediatamente Junior si alzò e si rivestì automaticamente (Per chi non lo sapesse, i namecciani sono in grado di crearsi addosso gli abiti. nds)
"Adesso però, voglio vedere come vengo sulla tela..."
"E va bene, Guarda!" Disse lei mostrandogli i vari fogli disegnati.
"Ehi, ma... Non sono io..."
"Certo che sei tu! Sei solo... Vestito!"
Junior s'imbronciò. "Ma se volevi farmi vestito, perchè mi hai fatto posare nudo?"
Lei socchiuse gli occhi e fece la linguaccia "Così impari!"

Junior non era affatto contrariato, oramai la conosceva bene e avrebbe dovuto aspettarselo da lei.
Dopo tutto era così dolce quando gliela faceva pagare!
Risero insieme. Poi la risata fu conclusa con una serie di romantici baci.
E alla fine si amarono su quello stesso divano sul quale avevano passato la giornata.

Il blocco dei disegni di Butterfly rimase tutto il tempo sul pavimento, con un bel ritratto di Junior con tanto di mantello svolazzante in prima pagina, che stette lì come ad osservare cosa faceva il 'sè stesso reale'.

Quando finirono, si sedettero abbracciati l'un l'altro, con le mani intrecciate.
"Dovresti farmi conoscere i tuoi amici!"
"Cosa?" Rispose meravigliato Junior "E il tuo segreto?"
"Ci ho pensato a lungo... Basterà fare il possibile per non farmi vedere dagli altri terrestri, ma i tuoi amici sono guerrieri, sapranno accettarmi!"
"A me farebbe molto piacere presentarteli!" Disse lui, sorridendo.

Aveva tenuto i suoi amici, Goku in particolare, all'oscuro di tutto, ma desiderava da tanto poter dire a tutti della sua nuova felicità.
"Se vuoi li avverto e domani te li presento!" Butterfly annuì compiaciuta.
"Ma non devi dire a nessuno che sono stata io a far diventare Super Sajan Goku!"
"Perchè?"
"Perchè non voglio dare una delusione a tutti, convinti della grande forza di Goku..."
Junior la guardò attentamente negli occhi.
"Come sei altruista!"
"Eh eh, lo so!"

Il giorno dopo Junior spiegò a tutti la storia di Butterfly...

Continua...

Parte 8: Gli amici di Junior

Il giorno dopo Junior chiamò tutti i suoi amici e conoscenti per prepararli al grande evento. (Che esagerazione... XD nds)
C'erano proprio tutti: Goku, Chichi, Gohan, Crilin, Tensing, Rif, Laura, Yanko, il Genio, Pual, Oscar, Bulma con... Vegeta (con grande sorpresa di tutti).
(Ehi, ma quanti sono i personaggi di DB? nds)

Butterfly si era messa d'accordo con il suo Junior che sarebbe venuto a prenderla con Goku che, utilizzando il teletrasporto, avrebbe fatto in modo che lei riuscisse a raggiungere la casa Son (è lì che tutti erano riuniti) senza farsi vedere dagli altri.

Avevano deciso anche che sarebbe stato Junior a spiegare il "lavoro" della ragazza, e a dire come aveva potuto raggiungere il pianeta Namecc a causa di una mancanza di carburante alla sua navicella, e di come lui l'aveva aiutata prestandole la loro riserva. (Nelle bugie Butterfly era proprio un asso!)

"Caspita, perfino Junior ha la ragazza... Ora sì che sono depresso!" Disse Crilin con amarezza.
"Tzè.... Secondo me non esiste nessuna Butterqualcosa, figurati se qualcuno vuole il muso verde!" Disse Vegeta all'improvviso, con molta arroganza.
"Si chiama Butterfly! Vedrai se non esiste!" Rispose Junior, offeso per il modo in cui Vegeta l'aveva chiamato.
"Lascialo stare... Vegeta è solo geloso!" Disse Bulma ridendo.
"Umprf..." Il principe dei Sayan si voltò, dando le spalle ai presenti.
Goku si avvicinò a Junior e disse sottovoce "Meno male che ha deciso di farsi vedere, Chichi non mi dava più tregua!"
I due sorrisero.
"Ehi! Ti ho sentito sai? Non parlarmi alle spalle, soprattutto quando ho ragione!" Urlò Chichi infuriata.
"Eh eh..." Rise il marito grattandosi la testa "Non stavo parlando di te... Urca!Com'è tardi! Junior, andiamo! "Disse lui, sfuggendo dalle grinfie della moglie.

I due si teletrasportarono nell'appartamento di Butterfly.
"Ciao!" Disse lei, abbracciando Junior. Goku rimase per un breve attimo in disparte, incuriosito e divertito, osservando la coppia.
"Tu dovresti essere... Goku! Junior mi ha parlato molto di te."
"Ah sì?" Rispose stringendole la mano che lei gli porse "Lui ha detto a tutti che ci hai spiati!"
Lei lanciò un'occhiata a Junior, facendolo raggelare, poi aggiunse "Sì... Ma mi ha parlato di te nello specifico, so che siete molto amici..." Non mentiva, lui le aveva raccontato davvero dei suoi amici, in particolare proprio di Goku e Gohan.
"Beh, ne sono lusingato!" Disse il Sayan, guardando divertito Junior che sembrava imbarazzato da quella rivelazione.
"Forza, andiamo! Non vedo l'ora di conoscere i vostri amici di persona!"

Così, con Junior e Butterfly che avevano posato le loro mani sulle sue spalle, Goku portò alla fronte due dita e praticò la tecnica del teletrasporto.

Si ritrovarono sull'ingresso della casa Son. Tutti fermarono le chiacchiere, stupiti.
Goku si tolse da davanti ai due, Butterfly sorrise agli sconosciuti cortesemente.
"Salve!" Disse lei.
Ci fu un momento di silenzio, tutti i presenti squadravano dall'alto in basso la nuova arrivata.
Goku, conscio del momento imbarazzante, ruppe il ghiaccio
"Questa è Butterfly Sunshine, la ragazza di Junoir!"
"Ooooh!" Fecero tutti, stupiti.

Crilin diede una gomitata a Junior "E' anche carina... E bravo il nostro Junior!" Lui abbassò gli occhi, imbarazzato.
"Visto che esiste? Lo dicevo io!" Disse Chichi, indicando la ragazza.
"Basta con questa storia!" Gli urlò contro Tensing, che si zittì subito vedendo la moglie di Goku che si gonfiava dalla rabbia.
"Piantatela voi due, non siate scortesi!" Strillò Bulma, calmando la furia dell'amica. Poi, rivolta a Butterfly, disse "Vuoi accomodarti?"

"Non è mica a casa sua!" Ringhiò Chichi fra i denti, senza farsi sentire.
"Con piacere!" Rispose Butterfly all'invito di Bulma.
Tutti si sedettero attorno al grande tavolo della sala da pranzo di Chichi, qualcuno si sedette sul divano a fianco. (Sono troppi, non ci stavano! nds)

"Allora... Come mai eri su Namecc tempo fa?" Disse Yanko all'improvviso.
"Pensavo che Junior ve l'avesse detto... Avevo terminato il carburante!"
"Ve l'ho detto poco fa!" Disse Junior arrabbiato.
"Eh eh , già... Ma non sapevo cosa dire!"
"Però è strano..." Intervenne Bulma "Nella navicella le riserve di carburante mi pare che ci fossero tutte!"
"Forse hai sbagliato a contare!" Replicò Oscar, sarcastico.
"Zitto tu!" Disse la bionda Laura, colpendolo sulla testa con un pugno.

La storia del carburante perciò si interruppe, lasciando perplessa Bulma.
Andarono avanti per un po', con una serie di domande a raffica sulla malcapitata e un continuo disturbo di litigi e sberleffi.
"Sono proprio simpatici, aveva ragione Junior!" Pensava Butterfly tra se', osservando l'ennesima presa in giro al namecciano.

Da quel giorno Butterfly andava ogni tanto a trovare quegli amici di Junior, che sarebbero diventati anche i suoi. E passarono tanti mesi in compagnia...



(Ehi!Guardate che non è mica finita qui... Anzi.... Il bello deve ancora incominciare! nds)

Continua...
 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 6/1/2008, 21:35




SPOILER (click to view)
Devo chiedere perdono per un cambiamento radicale che ho fatto... ^^°
Ho fatto imparare a Goku la tecnica del teletrasporto prima del dovuto! o.o"
Purtroppo in futuro mi sarebbe servita quella tecnica, così o modificato un tantino le cose, tanto mi sembrano già abbastanza stravolte, no? XD
Me la passate questa, vero? ^.^"


Parte 9: Junior, dove sei?

Il tempo passava, e fu il periodo più bello di tutta la vita per Butterfly, abituata com'era ad una vita di solitudine e guerre.
Ora finalmente aveva non solo un ragazzo che amava, ma anche tanti nuovi amici.

Anche Junior stava benissimo con lei, e tutto diveniva splendido....
(sembra un po' tutto da fiaba, stile famiglia del mulino bianco... XD nds)

Ma quel giorno non fu così... (Tadadadaan! nds)

Era tardo pomeriggio, e Butterfly aspettava la quotidiana visita di Junior.
Aveva da poco finito di rassettare la casa, perciò si era seduta sul divanetto ad aspettare il suo amore.
Ma passarono alcune ore, e non arrivava.

"Forse oggi non è potuto venire..." Pensava la ragazza, stringendo un cuscino a se' "Non devo preoccuparmi...".
Butterfly provava a rassicurarsi, ma non ci riusciva.
Iniziò a girare per la stanza, agitandosi sempre più "Non era mai successo... Dopo gli allenamenti è sempre venuto da me!"

All'improvviso suonò il telefono, era Goku. (Butterfly ha dato il suo contatto a tutti i suoi amici nds)
"Ciao Butterfly! Per caso Junior è lì?"
"No... Ma non si è allenato con te, oggi?"
"No, pensavo fosse da te..."
"Goku... Ho un brutto presentimento!" Disse lei, preoccupata.
"Se vuoi andiamo a cercarlo, ma dove?"

All'improvviso suonò il citofono.
"Scusami mi hanno suonato alla porta, ti chiamo dopo!" E detto questo mise la cornetta a posto e rispose al citofono.
"Chi è?"
"Sono il postino, ho una raccomandata per lei!"
"La metta sotto la porta, ora non posso prenderla."
"D'accordo, arrivederci!"

Butterfly si precipitò al portone dell'appartamento. (non poteva farsi vedere direttamente da un normale terrestre!)
Aprì la lettera, scritta in bella calligrafia, sicuramente da una mano femminile.
Ma ciò che c'era scritto non era rassicurante come la scrittura.
"Abbiamo rapito il tuo uomo.
Sappiamo dove sei, è inutile nascondersi.
Se lo rivuoi sano e salvo, dovrai cedere il tuo posto di Regina alla sottoscritta.
L'indirizzo è sulla busta, niente scherzi, non mi faccio scrupoli a distruggere anche i tuoi amichetti.
Cordiali saluti,
Cosmos"
Butterfly lesse ad alta voce la raccomandata.
Quando terminò, si portò una mano alla testa, e si appoggiò al portone di casa.
Le forze la stavano abbandonando.
Non le era mai successo, mai.
"Il mio presentimento era fondato..." La voce le tremava.

Dopo un po' ritornò in se', tirandosi un ceffone per svegliare i suoi sensi.
Corse in casa e chiamò Goku.
"So dov'è Junior!"
"Ah, bene, l'hai trovato?"
Lei gli lesse la lettera.
"Ma... Maledizione! Come ha fatto a trovarlo?"
"Non ne ho idea, ma devo intervenire!"
"Aspetta! Ha tutta l'aria di essere un nemico potente, per essere riuscito a prendere così facilmente uno come Junior!"
"Sono abituata a nemici forti!"
Riattaccò. Doveva muoversi.
Aveva avuto cura di non dire a Goku l'indirizzo, per non immischiare anche lui.

Non aveva pensato al suo teletrasporto. Goku si teletrasportò nell'appartamento e prese la busta con l'indirizzo, dopodichè avvertì per telefono tutti gli altri, per avere rinforzi.
Intanto Butterfly si stava recando in volo al luogo di questa Cosmos...

Continua...
 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 9/1/2008, 22:23




Parte 10: Il combattimento con Cosmos

Butterfly si stava recando in volo al luogo di questa Cosmos.
Cercava di andare al massimo della sua velocità.
Tentava di spingere nel profondo del suo cuore ogni preoccupazione, poichè non poteva permettersi di sbagliare.
Questa volta non c'era solo la vita di milioni di esseri viventi in gioco, ma anche la vita della persona a cui teneva di più.
Mentre volava pensava che quando era sola non doveva preoccuparsi di nessuno in particolare, ma di tutti nell'insieme.
Difendeva la giustizia, non i suoi cari.
Ma ora Junior c'era, lei lo amava, e doveva salvarlo a tutti i costi.

Strinse gli occhi come se stesse per piangere, ma non lo fece.
Lei non piangeva mai, non l'aveva mai fatto e non avrebbe iniziato certo adesso.
Intanto, molto più indietro di lei, alcuni dei sui amici la stava seguendo.
Erano Crilin, Tensing e Vegeta.
Goku era rimasto a casa perchè li avrebbe raggiunti, insieme a Gohan, direttamente da colei che si faceva chiamare Cosmos con il teletrasporto, una volta che Butterfly l'avrebbe raggiunta.

La Regina raggiunse il luogo prefissato.
Giunse ad un'altissima montagna angusta, dove in un suo lato era come conficcato un palazzo enorme.
Nella parte superiore di questo vi era una grandissima finestra aperta, grande come il muro di una stanza.
Probabilmente Cosmos voleva che passasse di lì, e di sicuro era lì che era nascosto Junior.

Raggiunse la finestra ed entrò.
Una donna dai capelli lunghi e turchini e dall'aspetto maligno era seduta su un trono in fondo alla stanza. Aveva la testa appoggiata su una mano sorretta dal bracciolo del trono.
"Era ora che arrivassi, Regina!" Disse questa con presunzione.
Alla sua destra c'era Junior, seduto contro un muro, privo di sensi.
Butterfly si avvicinò coraggiosamente al trono.

"Che cosa vuoi da me?"
"Eleggimi Regina al posto tuo. So che ogni Regina può eleggere il suo successore."
"Perchè vuoi diventare regina?"
"Ahahahah! Che domande! Per governare su tutto l'Universo!"
"Tu non sai affatto che cosa vuol dire essere Regina, non è così?"
"Zitta!" Urlò la donna, alzandosi dal suo trono "Se non vuoi eleggermi di tua volontà, ti costringerò a farlo!"
Stava per fare qualcosa, quando vide qualcuno entrare dalla grande finestra.
Erano gli amici di Junior e Butterfly.

Intanto Goku, a casa sua, stava spiegando a sua moglie il motivo per cui sarebbe dovuto andare ad aiutare Butterfly insieme a Gohan.
"Io... Voglio venire con te. Voglio vedere come combatte quella ragazza..."
"No! Toglitelo dalla testa! E' pericoloso!"
"Ma tu ci vai! E anche nostro figlio! Io so cavarmela, lo sai! Appena la cosa diventa pericolosa tornerò indietro!"
"Ho detto di no!"
Chichi si spostò, mentre Goku si preparava a teletrasportarsi "E' per il tuo bene!" Disse lui, e sparì.
Chichi non si dava per vinta. Si armò di mitra e uscì, chiamando la Nuvola Speedy. Ci salì sopra e si recò da colei che si faceva chiamare Cosmos.

Goku e Gohan raggiunsero gli altri.
"Ahahahah! Hai chiamato i tuoi amichetti! Non ti facevo tanto stupida!" Disse Cosmos in tono maligno.
Butterfly si voltò verso gli amici e urlò "Vi avevo detto di starne fuori!"
"Veramente a me non ha detto niente nessuno!" Disse Crilin sottovoce, rivolto a Tensing.
"Siamo qui per aiutarti, non sottovalutarci!" Rispose Goku alla ragazza.

Ma appena tentarono di avvicinarsi a lei, una serie di rovi spinosi che si vuovevano come tentacoli giganteschi avvolsero i guerrieri, impedendo loro il passaggio.
Goku si trasformò in Super Sayan, ma non servì a nulla. Non riusciva a divincolarsi.

"Lo sapevo! Lasciali stare!" Disse Butterfly rivolta a Cosmos.
"Scordatelo! Quegli insetti non devono impicciarsi! E ora, a noi due!"
Urlò Cosmos allungando all'improvviso le unghie delle mani, di colore azzurro, almeno di un metro.

Iniziò la battaglia.
Butterfly iniziò con una serie di pugni e di calci, rimanendo sospesa un palmo da terra grazie alle sue ali, mentre Cosmos si difendeva con quelle sue unghie smisurate.
Dopo un po' si distanziarono.
Entrambe erano colme di lividi, e Butterfly in particolare era anche ricoperta di graffi dovuti agli artigli di Cosmos.

Butterfly prese dal fodero dietro la sua schiena lo scettro regale.
Colpì la faccia di Cosmos al primo colpo, mentre il secondo riuscì a pararlo intrecciando le dita e facendosi schermo con le sue unghie.
In mezzo ai rovi i guerrieri smisero per un momento di divincolarsi, sorpresi dalla potenza della loro giovane amica.
Vegeta in particolare, disse stupito "Non... Non è possibile!"

Sentito questo Butterfly si distrasse per un momento, girando lo sguardo verso quello meravigliato di Vegeta, e Cosmos se ne approfittò per lanciare una sfera di energia con i palmi uniti sulla schiena dell'avversaria.
"Butterfly! NO!"

A urlare fu Junior, che svegliato dalla luce e dai rumori, cercò di raggiungere la sua amata, ma senza riuscirci: era circondato da una forte barriera elettrica impenetrabile.
Dopo aver subito l'elettroschock, cadde a terra stordito.

"Junior!" Urlò la ragazza. Si voltò verso l'avversaria, con lo sguardo infuriato.
"Adesso basta!" Le disse.

All'improvviso si sentirono dei colpi di mitra.
Era Chichi, che, credendo di uccidere la nemica, intervenne.
Ma non fece male a nessuno.
"E tu chi diavolo sei?" Disse Cosmos irritata, e immediatamente lanciò una sfera di energia diretta a lei.
"No! Chichi!" Urlò il marito immerso tra i rovi spinosi. Tentò di fare un'onda energetica per deviare l'attacco nemico, ma un grosso rovo assorbì il colpo senza neanche spezzarsi.

Il raggio celeste centrò in pieno la donna nello stomaco, che cadde a terra senza vita.
"Chichi!" Urlò Goku disperato "Mamma!" Lo accompagnò Gohan, scoppiando in lacrime.

"Adesso basta! In quanto Regina, ti condanno a morte per crimini contro l'umanità!" Urlò rabbiosa Butterfly.
Con lo scettro lanciò un raggio energetico
"Potere Universale!"
La nemica provò a difendersi con l'intreccio di unghie, ma la rabbia e la potenza della Regina ebbero il sopravvento e spezzarono quella barriera.
Cosmos urlò disperata, mentre scompariva dietro quel raggio di energia.
Di lei rimase solo un cumulo di cenere.

La barriera che avvolgeva Junior sparì, come i rovi spinosi.
Butterfly raggiunse il namecciano ancora a terra, e gli diede un po' della sua energia, come aveva fatto quella volta su Namecc.
Poi raggiunse gli altri e fece lo stesso.
Goku piangeva per sua moglie.
Butterfly tentò di aiutare anche lei, ma oramai non c'era più niente da fare.
Non era in grado di riportare in vita le persone.

"Goku... Mi dispiace..."
"Le avevo detto di non venire!" Disse lui tra le lacrime che non riusciva a trattenere.
Strinse i pugni si voltò e tornò a casa in volo, chiamando il figlio anche lui disperato.

Tutti oramai in forze tornarono alle proprie case.
Butterfly raccolse il cadavere di Chichi per dargli sepoltura.

Continua...

Parte 11: Il funerale di Chichi

Il giorno dopo ci furono i funerali della povera Chichi.
Durante la cerimonia tutti piansero, chi più e chi meno, tranne Junior, Butterfly e Vegeta.
Al termine di questo tutti si recarono in casa Son, per le condolianze.
Mentre Gohan, subito ripreso dalla tragedia, sorrideva alle persone che gli parlavano, Goku rimase chiuso in cucina, seduto al tavolo e con le mani che gli coprivano il volto.

Non stava piangendo.
Aveva pianto fin troppo al funerale, anche se in modo composto, E ora, esausto, rivangava sull'ultima volta che vide sua moglie.
"Se fosse venuta con me, probabilmente sarebbe ancora viva!"
Pensava rammaricato. "Ma no. Io devo fare sempre l'esperto! Dovrei esserci io, in quella tomba!" Goku si stava incolpando per la morte di Chichi.
All'improvviso la porta alle sue spalle si aprì.

Goku percepì distintamente l'aura di Butterfly.
"Va' via." Le disse sottovoce.
"Goku, io..."
"Va' via!"
"Ascolta..."
"VA' VIA!" Urlò lui, in preda alla collera.
Ruppe così il silenzio di quella casa.
Crilin spuntò dalla porta. "C'è qualche problema?" Disse, con tono serio.
"Niente!" Rispose Butterfly, visibilmente preoccupata per Goku.

Lei avvicinò una mano alla spalla del vedovo, per poterlo consolare, ma lui si voltò violentemente sbattendo via quella mano.
"E' tutta colpa tua! Se non fossi entrata così nelle nostre vite adesso non sarebbe successo nulla!" Urlò Goku infuriato.
Butterfly indietreggiò. Era andata lì solo per consolarlo, era brava a parlare con le persone di cose personali. Voleva solo calmarlo e farlo tornare alla realtà...
Ma non riuscì a dire nulla, dopo le pungenti parole di Goku.
Si voltò e uscì.

Crilin, che aveva sentito tutto, entrò e si avvicinò all'amico.
"Non puoi trattarla così...Anche lei è dispiaciuta per la fine di Chichi!"
"No! Non ha nemmeno versato una lacrima! Si sa che le donne piangono! Non le interessa niente! E' solo contenta di aver sconfitto quella Cosmos da quattro soldi!"
"Goku.. Non farti del male facendolo agli altri! E poi... Ci sono le sempre sfere del drago!"
"Hai ragione!" Disse Goku, strappando un sorriso al suo volto.
"No. Le abbiamo usate per Nemecc, ricordi?" Junior entrò nella stanza.
"Si può sempre aspettare un anno, no?" Disse Crilin.
"Un anno..." Disse Goku, con la voce tremante.
I suoi amici non l'avevano mai visto così...

Qualche ora dopo Junior e Butterfly entrarono nell'appartamento di quest'ultima.
Erano entrambi in silenzio, scossi da quello che avevano appena vissuto.
"Junior, forse non dovrei vederti mai più..." Disse lei, guardando un punto fisso per non incrociare il suo sguardo sbigottito.
Rimasero alcuni secondi in silenzio, poi Junior disse "Non incolparti per la morte di Chichi. Se devi incolpare qualcuno, allora incolpa me: sono io ad essere stato rapito!"
"Se io no fossi entrata nelle vostre vite, questo non sarebbe successo..."
"Non devi dare ascolto alle parole di Goku! E' solo scioccato! Dagli tempo!"
"No! Ci avevo già pensato... Se fossi stato tu a morire, cosa avrei fatto, io?"
"Ma non è successo!"
"Succederà! Io ho nemici quasi tutti i giorni. E ora questi sono in grado di rintracciare sia me, che te, che gli altri! Non è giusto!"
"Non dire sciocchezze! Tu hai salvato l'Universo per la seconda volta, e ora ti senti pure in colpa?"
Butterfly rimase in silenzio. Junior aveva ragione.
Ma questo non toglieva il fatto che con lei accanto lui e i suoi amici erano in pericolo.

"Ho bisogno di rimanere sola, per favore."
Junior stava per aggiungere qualcosa, ma si rese conto che era tutto inutile.
Lei doveva ragionare. "Le passerà... E passerà anche a Goku!" Pensava.
Se ne andò.
Butterfly, ora rimasta sola, si sedette accanto il tavolino e nascose il viso tra le mani, come aveva fatto Goku quel pomeriggio.
Non pianse. Per quanto si sforzasse, non ci riusciva.
"Sono un'insensibile!" Pensò, mentre andò a distendersi sul suo letto.
"Insensibile"

Quella parola le inondò la testa tutta la notte, impedendole di dormire.
Quando riuscì a chiudere occhio, sentì una voce che la chiamava "Butterfly!"
Era Chichi.

Continua...

Parte 12: La leggenda dell'uomo predestinato

Butterfly sognò Chichi che le parlava.
"Butterfly... Posso comunicare solo con te in sogno... Saluta tutti e dì a Goku che mi dispiace tanto di non averlo ascoltato!"
Si svegliò con un urlo.
Era molto sudata e stava ansimando.
"Sto impazzendo..." Pensò, mettendosi a sedere abbracciandosi le ginocchia.

Era già mattina.
Junior era tornato quella mattina per vedere se la ragazza si era ripresa.
Suonò al campanello.
Lei gli aprì senza neanche pensarci, ancora tesa per quella sorta di incubo.

"Come stai, oggi?" Disse Junior con voce rassicurante.
"Io... Ti devo parlare!" Lo fece entrare in casa, poi continuò.
"Ho fatto un sogno strano. Chichi mi ha detto di chiedere scusa a Goku..." Butterfly era talmente agitata che non notò il fatto che Junior nascondeva qualcosa dietro la schiena.
"E' normale, dopo quello che è successo ieri, fare dei sogni del genere! Non devi preoccuparti!"
"F... Forse hai ragione..."
Junior mostrò ciò che nascondeva.
In mano aveva un mazzo di rose blu.
"Queste sono per te, su di morale!"
"Oh, grazie!" Butterfly era commossa. Come aveva fatto a pensare di abbandonarlo?S ia vivo che morto non avrebbe fatto a meno di lui!

Poi notò lo strano colore delle rose: blu.
"Sai, Junior, esiste una leggenda sulle Regine Universali..."
"Di che si tratta?"
"Si dice che ogni Regina abbia in se' la reincarnazione dello spirito di una generazione di Regine, tutte legate a degli uomini... Lo spirito di questi si reincarna in altri uomini..."
"E allora?" Disse Junior, incuriosito.
"Perciò esiste un uomo predestinato per ogni Regina, cioè la reincarnazione del marito della Regina precedente!"
"Non crederai a simili sciocchezze, vero?" Disse lui, divertito.
"Non ci avevo mai creduto, infatti! Prima di conoscerti. Ma ho un'amica Regina che riesce a leggere il futuro lontano della gente leggendo delle carte..."
"Una fattucchiera?"
"No, il suo è un vero dono! Lei mi ha predetto il mio futuro di Regina..."
"Non lo sei sempre stata?"
"No! Prima ero una semplice guerriera! Ho iniziato a combattere sulla Terra, poi sono diventata più forte e ho iniziato a difendere il Sistema Solare, dopodichè sono stata eletta Regina!"
"E cosa c'entra la tua amica?"
"Vedi... Lei mi ha predetto l'arrivo del mio uomo predestinato, un cavaliere dalla rosa blu... Ma per essere predestinato deve avere pieno uso del potere di un elemento..."
"Acqua, aria, terra e fuoco?"
"Non sono solo quelli! Nell'Universo ci sono infiniti elementi!"
"E dici che io sono predestinato a te?"
"Non lo so... Per ora non hai padronanza di un elemento..."
"Ma ho le rose blu!" Disse lui giocoso.
"E per essere destinato devi fare una cosa precisa..."
"Cosa?"
"Non te lo posso dire! Se no non avrebbe senso!"
Junior la guardò, compiaciuto.
"A me sembra solo una bella fiaba. Mi piacerebbe essere il tuo principe azzurro!" Si baciarono appassionatamente.
"Anche a me piacerebbe!" rispose lei.

Il pomeriggio Junior convinse Butterfly a tornare da Goku.
Entrarono in casa, Gohan stava con lo sguardo un po' spento chinato sui libri.
"Ehi, non devi studiare in un momento come questo!" Disse Butterfly al bambino.
"Alla mamma avrebbe fatto piacere..."
Lei e Junior si guardarono.
Neanche Gohan stava granchè bene.
"Dov'è tuo padre?" Disse Junior.
"In cucina. E' rimasto lì tutto il giorno." Rispose lui, come se nulla fosse.

"Junior sta' con Gohan.I o vado da Goku!"
"Chiama se hai bisogno!"
"Sì!"

Butterfly entrò lentamente in cucina.
Goku era nella medesima posizione del giorno precedente.
Sicuramente non aveva ne' mangiato, ne' dormito.
"G...Goku!?"
Goku si voltò
"Ah! Butterfly! Volevo chiederti scusa per ieri, non so cosa mi sia preso!"
Lei gli sorrise, non aspettandosi quella reazione.
"Nonostante tutto ha un carattere molto forte!" Pensò.
"Ero venuta io per chiederti scusa... Avrei dovuto andarmene quando me lo avevi detto tu!"
"Sono ancora scosso per la fine di Chichi... Ma non è colpa di nessuno se è morta! E' solo colpa di quella Cosmos... E tu l'hai uccisa, ti devo ringraziare per aver vendicato mia moglie!"
"Io... Ho fatto solo il mio dovere."
"Già... Modesta come sempre!" Le sorrise per un momento, poi tornò serio. "Gohan sta peggio di me, finge di stare bene, ma non sta bene affatto!"
"Me n'ero accorta... Bisogna dargli tempo, E' stato un duro colpo per tutti!"
"Sì, hai ragione."
"Goku... Io ho fatto uno strano sogno!" Non voleva dirglielo. Non doveva sconvolgerlo ancora di più. Ma la frase gli uscì di bocca da sola.
"Anche io l'ho sognata... Mi ha detto di non far diventare Gohan un teppista come me... La solita Chichi!"
Sorrise, aveva gli occhi lucidi e arrossati.
"Oh, Goku!" Butterfly lo abbracciò.
Sapeva quanto fosse confortante un abbraccio in un momento come quello.
Goku rispose all'abbraccio, anche se un po' passivamente.

Continua...

Parte 13: Il male di Butterfly

Erano passati un bel po' di giorni dalla morte di Chichi.
La vita scorreva tranquilla, riprendendo il suo corso di sempre.

Gli incubi di Butterfly erano sempre presenti, continuava a sognare Chichi, e nessuno dei suoi sogni era uguale all'altro. Ma pian piano risultavano così ripetitivi che non la preoccupavano più.

Goku e Gohan avevano ormai accettato, anche se a malincuore, la scomparsa della loro famigliare.
Butterfly aveva parlato a lungo con loro e li aveva sostenuti finchè non furono in grado di sorreggersi da soli.

Tutto ritornò come prima e non ci furono particolari novità da annotare.
Ma quel giorno accadde una cosa strana.

Era pomeriggio, e come al solito Junior e la sua amata erano nell'appartamento di quest'ultima.
"Il mio palazzo è quasi terminato, quando finiranno i lavori ti porterò a vederlo!"
"Non vedo l'ora!"
"Magari portiamo anche gli altri, così si distraggono un po'!"
Per 'altri' Butterfly si riferiva ai loro amici, in particolare a Goku e a Gohan, che avevano sempre più bisiogno di distrazioni.
"Va bene! Saranno curiosi di vedere come vive una Regina!"
"E sei curioso anche tu, non è vero?" Junior sorrise.
Si alzò dal divano dove erano seduti e la prese tra le braccia.
"Signora Regina, la informo che io so benissimo come lei vive! Ma vuole che ve lo mostri più accuratamente?" Giocavano, come sempre.
"Certo, voglio vedere come riuscirai a dimostrarmelo!"

Junior la portò in camera, la coricò sul letto e si distese sopra di lei.
Iniziarono a baciarsi, dapprima lentamente, poi con sempre più foga.
Junior incominciò a spogliarla.

Dopo averle sfilato la maglietta, Butterfly cacciò un urlo soffocato.
Junior si fermò, e vide che gli occhi verdi di lei si rivoltavano all'insù.
"Cos'hai? Butterfly?!" Junior invano cercava di farla riprendere, ma lei sembrava stare malissimo.

Iniziava a vedere tutto appannato, sentiva il cuore fermarsi, le mancava il respiro, le forze la stavano abbandonando.
Ma la sua mente era attiva.
Sentiva chiaramente la voce di Junior e la riconosceva.

Junior spaventato chiamò tutti i suoi amici.
Loro lo raggiuinsero quasi immediatamente.
"Cos'è successo?" Chiesero tutti.
"Butterfly... Sta male!" Rispose Junior, sempre più agitato.
"Chiamiamo un'ambulanza?" Chiese Bulma
"No! Non può farsi vedere..." Le ricordò Crilin. "Dov'è?"

Entrarono in camera da letto.
Butterfly era ancora in reggiseno.
Ansimava, le mani premevano sul petto nel punto del cuore.
"Ma cosa stavate facendo?" Chiese Bulma, vedendo l'amica semivestita.
Junior abbassò lo sguardo.
"Non è il momento, pettegola!" Disse Vegeta.
Il sayan si avvicinò al letto e le tastò il polso.
"La pulsazione è debole! Sta avendo un arresto cardiaco!"
"Un'arresto cardiaco? Ma da quanto tempo è in quello stato?" Esclamò Gohan.
"Non lo so... Circa dieci miniti..." Rispose Junior.
"Cosa? Dovrebbe essere già morta da un pezzo!" Disse Bulma, sorpresa.
"Forse lei è solo molto forte..." Disse Goku, mettendo una mano sulla spalla di Junior.
"Bisogna chiamare qualcuno!" Disse Vegeta, ancora vicino alla ragazza.
"Ma... Il suo... Segreto..." Farfugliava Junior, troppo agitato dalle parole di Bulma.
"Chissenefraga del segreto! Sta morendo e pensi a questo?" Urlò il sayan, rivolto al namecciano.
"Io vado a chiamare qualcuno!" Scansò gli altri, ma Goku gli bloccò l'uscita.
"Smettila, è stata lei a dirci che in nessun caso avremmo dovuto farla scoprire!Aspettiamo e vediamo come va."

Junior si avvicinò al letto e la guardò terrorizzato.
"Cosa ti ho fatto?" pensava.
Si sedette accanto a lei e le prese la mano.
"Forza, tu sei più forte del dolore!" Disse.

"Più forte del dolore..." Pensava Butterfly a mente lucida.
"Più forte del dolore!" Chiuse gli occhi forte.
Poi li spalancò enormemente.
"PIU' FORTE DEL DOLORE!" Urlò all'improvviso.

Una luce strana l'avvolse, era la sua energia.
I presenti e soprattutto coloro che erano in grado di percepirla rimasero sbigottiti dall'enorme potenza.
Dal corpo di Butterfly uscì uno strano fumo che si consolidò in una creatura maligna.


Continua...

Parte 14: L'intervento di Junior

La creatura maligna uscita dal corpo di Butterfly urlò, dopo essere stata respinta all'improvviso da quello stesso corpo.
Aveva un aspetto malvagio, la pelle arancione, coperta solo in vita da uno straccio biancastro e un ghigno beffardo in volto.

"Bene, bene, bene! Con te non funziona neanche l'attacco dall'interno, eh?" Disse la creatura guardando il corpo ora svenuto di Butterfly.
"Ma chi... Chi sei?" Fecero i presenti.
"Chi diavolo siete voi, piuttosto! Non importa, farò fuori questa seccatrice anche con del pubblico..." E così dicendo indirizzò la sua sudicia mano verso la ragazza tramortita dal troppo sforzo.

"Fermo!" Urlarono gli amici di Butterfly.
Goku si trasformò in super sayan e si scagliò contro il nuovo nemico con una raffica di onde energetiche. Anche Vegeta, Gohan e Crilin parteciparono.
"Via, seccatori!" Strepitò l'essere malvagio scaraventando via i guerrieri con la sola aura. "Devo vendicare Cosmos, la vera Regina dell'Universo!"

"Cosa?" Pensò Junior "E' forse un servitore di quella Cosmos? Sì, dev'essere così!" E pensato questo si alzò dal letto dove era seduto e guardò minacciosamente il mostro.
"Scordatelo, tu non vendicherai proprio nessuno!"
Junior sapeva che contro un tale nemico non ce l'avrebbe mai fatta.
Era quel tipo di nemico adatto a Butterfly. Ma ora era svenuta, e doveva almeno recuperare tempo prima che lei si riuscisse a svegliare.
"Andiamo da un'altra parte, a combattere!"

"Ahahahahahah! Tu non hai capito un bel niente! Io non voglio combattere con degli esserini come voi, voglio soltanto uccidere questa seccatrice!"
Scaraventò Junior nello stesso modo in cui aveva fatto con gli altri.

Bulma, che si sentiva in pericolo, uscì dalla stanza.
Gli altri, invece, ora erano immischiati in quell'inferno.
"Maledizione, è troppo forte!" Disse Goku, preso dalla disperazione.
"Te ne sei accorto anche tu, eh? Non possiamo fare niente!" Rispose Vegeta.
"Certo che possiamo! Dobbiamo resistere! Gohan, Crilin, cercate di svegliare Butterfly in tutti i modi!" Ordinò Junior.

Sapeva benissimo della potenza del nemico, ma non gliel'avrebbe lasciata senza combattere.
"E adesso, cosa mi invento?" Pensò, guardando l'essere rivoltante, che intanto aveva posizionato le mani come aveva precedentemente fatto verso la ragazza.

"Ora muori!" Sbraitò la creatura.
I suoi amici fecero una resistenza disperata con la propria energia, ma fu inutile.
"NOOO!" Urlò Junior, schierandosi davanti alla sua amata con le braccia spalancate.

Si sentì un botto spaventoso, come un rumore di vetro in frantumi.
Butterfly aveva appena ripreso conoscienza, vide il suo Junior davanti a lei.
Una luce accecante abbagliò i presenti.

Dopo un po' si aquietò il clima, mentre tutti si aspettavano di vedere il cadavere di qualcuno dietro al diradarsi di quel fumo provocato dall'impatto appena concluso.
"Che cosa?" Fece la creatura, sorpresa.

Junior era ancora la', aveva subito un fortissimo colpo e stava ancora in piedi, senza avere nemmeno un graffio.
"Junior!" Disse Butterfly, appena risvegliata e molto sorpresa.
Junior si voltò verso di lei, sorridendo.
"Stai... Bene..." Perse conoscenza, cadendo su di lei.

"Junior!?" Butterfly, preoccupata, agitò il corpo svenuto del suo amato.
Vedendo che respirava ancora, lo scansò lievemente e si alzò sul letto.
"Me la pagherai!" Disse, rivolta alla creatura.
Per terra si notavano dei pezzi di ghiaccio.

"Non sei nemmeno un granchè, se non sei riuscito a uccidermi dall'interno..." Disse la Regina, in modo schifato di fronte alla ripugnante creatura che aveva di fronte.
"Potere Universale!" Un raggio di luce partì dal suo scettro e trafisse l'orribile essere.

Questo raggio lo disintegrò per sempre.
Vedendo che era tutto finito, Butterfly si precipitò da Junior, che iniziava a rinvenire.
"Grazie, Junior, mi hai salvata!"
"Eh eh... Dovere!" Disse Junior, ancora tramortito e lievemente ferito dal duro colpo.

Gohan notò il ghiaccio per terra. "E questo?" Chiese, stupito.
"Non è niente!" Disse prontamente Butterfly. "E' tutto finito, potete andare!Grazie, per avermi aiutata!"
"Ma... Come stai? E Junior?" Disse Goku.
"Io e lui stiamo benissimo. Non preoccupatevi!"
Gli amici se ne tornarono a casa propria, un po' stupiti dagli avvenimenti appena accaduti.


Come avrà fatto Junior a salvarsi?
E cosa sarà quel ghiaccio a terra?
Continua...

Parte 15: Il ghiaccio

Butterfly e Junior rimasero soli in casa, ora che tutti gli altri se n'erano andati.
Erano sul letto, lei seduta in ginocchio e lui con il volto posato sulle gambe di lei, indirizzato verso l'alto, in modo da poterla guardare.
La ragazza aveva un grande sorriso soddisfatto in viso, e scrutava attentamente gli occhi neri del suo amato.

"Come hai fatto a proteggermi, Junior?" Disse Butterfly senza togliersi di faccia quel sorriso.
"Beh... Mi sono messo di fronte a te, facendo scudo con il mio corpo!"
"E come hai fatto a non farti nulla?"
"Che intendi dire? Sono svenuto..."
"Ma non sei ferito... Non come i tuoi amici..."
Junior la guardò perplesso. Cosa voleva dire?
"Raccontami l'azione dall'inizio."
"Perchè?"
"Te lo spiego dopo, avanti!"
"Allora... Quel coso arancione ha lanciato un'attacco contro di te, Goku e gli altri non sono riusciti a fermarlo con le onde energetiche, perciò io ho fatto da scudo per proteggerti..."
"E...?" Lo incalzava Butterfly
"E... Ho mandato tutta la mia energia spirituale davanti a me, per attutire il colpo! E facendolo, ho sentito in me un'aura diversa, fredda..."
Butterfly allargò il sorriso che aveva stampato in volto.

"Junior, tu hai ufficialmente padronanza di un'elemento!"
"Che?"
"Il ghiaccio... E' quello il tuo elemento! Tu hai attutito il colpo con una specie di scudo di ghiaccio!"
"Quindi..."
"Quindi tu hai la padronaza di un'elemento, come me!"
"Come te?"
"Sì... Il 'Potere Universale' è l'attacco che si acquisisce diventando Regina, l'elemento è l'Infinito, il più potente elemento... Ma per impararlo bisogna avere padronanza di moltissimi elementi... Io ne utilizzo molti, ma il ghiaccio non lo so usare!"
"Io... Il ghiaccio... Forse ti sbagli!"

"E quello cos'è?" Disse Bytterfly, indicando i rimasugli di ghiaccio ormai quasi sciolti che si trovavano per terra.
Junior non ci poteva credere. Ricordò la leggenda che lei gli aveva raccontato. Calzava a pennello. Ma lui era ancora incredulo.
"E se fosse stato quel mostro?"
Butterfly girò gli occhi verso l'alto, pensante. "Non ci avevo pensato... Ma io ho visto te..."
"Tu mi hai visto dopo esserti ripresa da uno svenimento... Forse ti sei sbagliata... Puoi dirlo con certezza che quel ghiaccio sia uscito da me?"
"Beh... Ecco... Non importa. Per essere ' l'uomo predestinato ' devi fare una cosa precisa, se la farai allora ti insegnerò io a padronare il tuo elemento, se ce l'hai..."
"Lo spero!" Junior sorrise.
"Anch'io!" Ricambiò il sorriso.

"Forse è meglio che domani andiamo a trovare i nostri amici... Mi hanno aiutata, e io li ho liquidati subito... Ma volevo parlarti di questo!"
"D'accordo, domani li andiamo a trovare!"

Il giorno dopo Butterfly e Junior andarono a casa di Goku, dove tutti si erano riuniti...

Continua...

Questo chappy è un po' breve, ma spiega una cosa importante:
Sarà veramente Junior l'uomo predestinato a Butterfly?
E come reagiranno i loro amici?



Parte 16: Il segreto di Bulma

Il giorno dopo si recarono a casa dei loro amici, che come al solito si erano riuniti da Goku, nel pomeriggio.

Quando entrarono nella casa, notarono che Bulma si era offerta di cucinare in quel periodo che succedette la morte di Chichi, come aiuto e sostegno morale a Goku e a Gohan.

"Salve a tutti!" Dissero Butterfly e Junior, attraversando la soglia della casa.
"Ciao!" Fecero i presenti. C'erano proprio tutti.
"Come state?" Fece Crilin affacciandosi da dietro il divano del soggiorno.
"Bene... Meglio di ieri di sicuro!" Rispose scherzosamente Butterfly.
"Meno male!" Disse Crilin, sorridendo.
"Non vedo Bulma... Dov'è?" Chiese Butterfly.
"Oh, è in cucina! "Rispose Goku "Sta lavando i piatti! Si è offerta di cucinare per noi, in questo periodo..." Fermò la frase in quel punto, abbassando lo sguardo in ricordo della moglie.
Butterfly notò quel momento di tristezza e disse "E nessuno l'aiuta? Ma che pelandroni maschilisti!" Scherzava, indicando i presenti, seduti comodamente a chiacchierare mentre una donna lavorava lì vicino per loro.

"Perchè non sei venuta anche tu a cucinare con lei?" Disse Vegeta, senza neanche scostarsi dalla parete in cui era solito appoggiarsi per stare in disparte dagli altri.
"Ehm... Io..."
"Non vi conviene! E' una pessima cuoca!" Disse ridendo Junior.
"Allora qualche difetto ce l'hai anche tu!" Affermò innocentemente Gohan.
"Già... Eh eh!" Rise Butterfly "Vabbe', io vado a darle una mano! Non saprò cucinare, ma lavare sì!" E così dicendo si recò in cucina.

Bulma era al lavandino con le mani immerse nella bianca schiuma del detersivo per piatti. Butterfly si avvicinò al lavabo. "Ti aiuto. Tu lavi e io sciacquo, finiremo prima!"
"Oh, grazie!" Rispose cortesemente Bulma

"Ma chi era quel mostro che ti è uscito dal corpo?"
"Non so... Junior mi ha detto che ha nominato Cosmos, forse è un suo servitore..."
"Ma state meglio, voi due?"
"Sì, sì! Ora sì! Per fortuna ieri mi sono svegliata in tempo!"
"Già... I grandi combattenti che sono in soggiorno non hanno potuto fare nulla!" Disse ironicamente Bulma, indicando con lo sguardo la porta che le divideva dal resto del gruppo ."Junior è riuscito a proteggerti quando eri svenuta, Vegeta dice che è stranissimo che ci sia riuscito..."
"Geloso..." Scherzò Butterfly, mentre sciacquava un bicchiere.
"Junior... E' un po' che siete insieme, eh?"
"Già, sono tre mesi ormai!"
"Sono felice per voi... Chi l'avrebbe mai detto che Junior si trovasse la ragazza!"
"Se mi avessi conosciuta prima, diresti questo anche di me!"
La faccia di Bulma si oscurò, una lacrima le scese sul volto.
"Cosa c'è? Qualche problema di cuore?"
"Butterfly... Forse sono incinta!" Bulma si fermò e tirò fuori dall'acqua le mani tremanti, schiumate e gocciolanti.

"Incinta? Di..."
"Di Yancha! Forse sono incinta di Yancha!"
"Ah, pensavo di Vegeta!"
"Io e Yancha abbiamo rotto dopo la sconfitta di Freeser e poi ho frequentato Vegeta!"
"Ma allora, come...?"
"Non lo so... Non mi vengono..."
"Cosa?"
Bulma la guardò per far intendere "Quelle... Cose!"
"Ah! Certo!" Buttefly si diede della cretina da sola. "Forse non è niente! Forse è solo un ritardo..."
"Lo spero!"Bulma si riprese e continuò a lavare i piatti, che ormai erano quasi terminati.
"Scusa se ti ho reso partecipe di questa cosa... Se lo scopre Vegeta mi ammazza di sicuro!" Stentò un sorriso.
"Vedrai che tutto andrà bene!" Provava a consolarla Butterfly.
Squillò un telefonino.

"E' il mio, scusami!" Disse Bulma sciacqandosi velocemente le mani per poter prendere il cellulare nella borsetta. Rispose.
"E' una mia amica! Andrà per le lunghe! Qui abbiamo finito, perchè non raggiungi gli altri?" Disse riferendosi a Butterfly.
"D'accordo!" Rispose, e uscì dalla stanza.

In salotto gli uomini stavano sparlando di lei con Junior.
"E dai... A letto, com'è?" Chiedeva maliziosamente Goku all'amico namecciano, stuzzicandolo.
"Vi sento!" Disse Butterfly voltando l'angolo che la nascondeva. "Fatevi gli affari vostri!" sorrise, gustandosi la scena.
"Ops!" Tutti i presenti arrossirono violentemente. Erano stati beccati in pieno.
"N... Non freintendere Butterfly! Intendevo dire che..." Goku cercava invano di riparare a quella figuraccia.
"Non inventare scuse!" Rise. "Dalle vostre facce, sembrate tutti colpevoli, vero?"
"Io non c'entro niente!" Disse Yancha, mentendo spudoratamente.
Butterfly lo guardò. Nella sua mente immaginava un bambino che somigliasse sia a lui che a Bulma.

"Dai, scherzavamo!" Intervenne il Genio delle Tartarughe avvicinandosi alla ragazza e guardandola in punti del corpo che non erano propriamente gli occhi.
Butterfly gli diede un ceffone che lo spiaccicò contro il muro di lato.
"Ops! Goku, quello te lo pago!" Fece lei, imbarazzata per la sua violenza.
"Eheh! Non importa! Diciamo che siamo pari!"S cherzò Goku.
"Ehi! Sono incastrato! Liberatemi!" Urlava il Genio con la testa conficcata nel muro.
Tensing e Rif lo aiutarono a liberarsi.

"Sei cattiva!" Disse Genio toccandosi il bernoccolo sulla testa. "Credi che tu non interessi a nessun'altro dei presenti, oltre a Junior?"
"Cosa?" Fece Butterfly, incredula.
Crilin con un balzo gli saltò addosso, tappandogli la bocca."Sta' zitto!"
Butterfly osservò i presenti uno per uno.
"Vi... Interesso?"
"Beh... Ecco..." Fece Crilin, tenendo fermo il Genio che, sotto di lui, agitava le braccia senza riuscire a liberarsi.

Continua...

Parte 17: Everybody love Butterfly

"Beh... Ecco..." Bofonchiava Crilin, senza lasciare il Genio.
"Sì, va bene?" Interruppe Tensing, facendosi portavoce del gruppo.
"Come possiamo non ammirarti? Sei... Perfetta!" Aggiunse.
"Tranne in cucina!" Intervenne Yancha, come al solito fuori luogo.
"Visto?" Disse Genio, dopo che Crilin mollò la presa.
"Non ci posso credere..." Fece Butterfly.
"Eh eh! Non solo sei forte, ma sei simpatica e carina..." Disse Crilin.
Ormai tutti erano in vena di confessioni.

"Non ci posso credere..." Ripetè la ragazza, ancora più incredula "Io sono... La ragazza del vostro amico! Come potete pensare delle cose del genere?" Fissò i presenti, uno per uno.
"Tutti la pensate come loro?" Chiese a coloro che non avevano parlato.
"Vegeta?"
Vegeta, appoggiato alla parete, si voltò dall'altra parte, poi con il viso acconsentì.
"Goku?" Lui acconsentì seriamente.
"Anche tu, Rif?"
"Non sai che ti farei..." Disse sottovoce per non farsi sentire, ma il silenzio che si era creato lo smascherò comunque. Tutti i presenti guardarono perplessi l'amico, non aspettandosi pensieri del genere da lui.
"Che c'è? Uno non può prendere una cotta?" Disse lui arrossendo.

"Siete degli emeriti idioti!" Esplose Junior all'improvviso.
"Non potevate dirlo subito? Perchè è uscito fuori solo adesso?"
"Calmati..." Intervenne Butterfly. "Io non posso crederci, soprattutto per alcuni di voi!" Continuò, rivolta ai suoi amici. "Posso capire Crilin, Rif, Tensing... Ma Vegeta! Tu stai con Bulma! E Goku, tu sei appena uscito fuori dal lutto di tua moglie, come è possibile?"
Lei non voleva riferirsi a Goku ricordandogli proprio di Chichi, ma le fu impossibile fare altrimenti.
Tutti tacquero.

"Ah, state zitti, eh?" Disse Junior, molto arrabbiato. "Che razza di amici!" E detto questo uscì dalla casa, sbattendo la porta.
Con tale botto i presenti sobbalzarono.
"Io... Sto con Junior, lo capite, questo?"
Gli amici rimasero in silenzio.
"D'accordo, voi potete pensare come volete, ma io non sono attratta da voi, voglio che voi lo sappiate. Mi dispiace sapere che non sapete considerarmi vostra amica perchè sono una donna..." E dopo queste parole si voltò e raggiunse l'uiscio.
"Aspetta, credi che non lo sappiamo? Ma che possiamo farci?" La fermò Goku.
"Me ne vado. Salutatemi Bulma, e riflettete su quello che vi ho detto. Ci risentiremo." Uscì.

Fuori ad aspettarla c'era Junior, ancora infuriato.
"Sono degli incoscienti! Come si permettono? Giudicarti come una specie di oggetto... Non voglio vederli mai più!"
Parlava a voce molto alta, tanto che gli altri lo sentivano anche se erano chiusi in casa.
"Non dire così... Hanno espresso solo un giudizio... Noi abbiamo bisogno di loro, e tu lo sai." La voce di Butterfly era calma e pacata.
"A me non interessano loro, gliel'ho detto! Io voglio stare solo con te!"
Lo abbracciò. Ma Junior era troppo nervoso per fare il passionale.
"Eh eh, hanno detto che sono perfetta! Si vede che non mi conoscono affatto!" Scherzava lei, per farlo tornare in se'.
"Ti sbagli. Tu lo sei! E devo essere lusingato a stare con una persona che tutti vogliono... Sono proprio fortunato!"J unior sorrise.
In qualsiasi momento si trovava, il sorriso della sua Butterfly lo scioglieva sempre.
Tornarono verso l'appartamento di lei.

Intanto in casa, gli animi erano esplosi.
"Sei un cretino, Genio! Hai visto cosa hai fatto?" Disse Crilin, arrabbiato.
"Taci, che se non lo lasciavi andare non avrebbe detto nulla!Incapace!" Intervenne Vegeta.
"No, è colpa mia! Dovevo lasciarti nel muro, razza di pervertito che non sei altro!" Disse Tensing.
"Io pervertito? Ma sentite questi!" Rispose il Genio. "E quell'altro che ha detto 'non sai cosa ti farei'? Idiota!" Affermò riferendosi a Rif.
"STATE ZITTI!" Urlò Goku. "Butterfly ha ragione, non dovevamo comportarci così. Mettiamoci in testa che lei appartiene a Junior, il nostro amico!"
"Goku ha ragione... Dobbiamo rassegnarci e... Scusarci con loro." Aggiunse Crilin.
La zuffa si placò, e ognuno tornò a casa propria, senza rancore.

Continua...

Parte 18: Gli amici chiedono scusa

Butterfly e Junior parlarono a lungo della situazione strana che si era creata.
Alla fine giunsero alla conclusione che non avrebbero potuto condannare i loro amici solo per i loro sentimenti nei confronti della ragazza.
Bastava che si comportassero bene, rispettando il suo legame con Junior.
"Dovremmo andare a parlare con loro?" Chiese Junior.
"No! Aspettiamo che si facciano vivi per primi, se sono intelligenti lo faranno molto presto!" Rispose Butterfly.

Infatti, come lei aveva previsto, la mattina dopo i loro amici si recarono al suo appartamento.
Raggiunsero il portone d'ingresso.
"Forza, chi citofona?" Chiese Goku.
Tutti i presenti fecero un passo indietro, tranne Crilin.
"Ehi! Perchè devo parlare sempre io!?"
"Muoviti!" Lo costrinse Vegeta.
Crilin citofonò.

Junior (Che ci fa Junior a casa di Butterfly di mattina?Indovinate... :shifty: nds)si affacciò dalla finestra.
"Ehm... Junior, siamo qui per chiedervi scus..." Crilin parlava ad alta voce, per farsi sentire bene.
"Shhhh! Zitto! Non fatevi vedere! Sveglierete il vicinato!" Disse sottovoce Junior. "Salite, salite! "Entrò dentro e aprì il portone, per far salire i guerrieri in casa.
Questi raggiunsero l'appartamento, entrarono, si fermarono sulla porta d'ingresso tutti ammassati.
Si guardarono a vicenda, per decidere chi dovesse parlare.
Vegeta tirò un calcio a Crilin, che lo spinse più avanti degli altri.
"Ahia!" Urlò Crilin. "Vegeta, ti ho visto!"
"E allora? Muoviti!" Rispose il sayan.
"Cosa volete?" Fece Butterfly con aria arrabbiata.

"Ehm... Ecco... Noi... Vogliamo chiedervi scusa! Siamo stati degli incoscienti, non è vero che non sappiamo accettare Butterfly come amica perchè è una donna, e rispettiamo tantissimo il suo legame con Junior..."
Butterfly si avvicinò a loro, con sguardo quasi minaccioso. Li guardò negli occhi uno per uno.
Raggiunse il portavoce del gruppo, Crilin.

Gli diede una forte pacca sulla schiena.
"Ahahahah! Come siete buffi!" Fece all'improvviso.
Crilin saltò in avanti, tossendo per il colpo.
"Coff... Coff... Ma ce l'avete tutti con me?"
"Allora ci... Perdoni?" Disse Goku.
"Certo! Si vede che siete pentiti!" Lei e Junior risero a crepapelle.
I presenti rimasero di stucco. Poi iniziarono a ridere pure loro.

"Dovete vedervi! Avete delle facce!" Disse Junior, senza smettere di ridere.
"Allora, anche tu, Junior... Non hai rancore?" Disse Tensing.
"No! L'importante è che lei stia con me, il resto non conta!" Rispose lui.
Tutti si zittirono alle parole romantiche di Junior, le prime che gli avevano mai sentito dire in vita sua.
"Che c'è?" Fece lui sorpreso.
"Oh, Junior!" Butterfly lo abbracciò da dietro.
Gli amici sorrisero divertiti, vedendo Junior in leggero imbarazzo, poi intervenne Crilin.
"Sì, però adesso basta! Mi mandate in depressione!"
Tutti risero.
"Ehi, non sto scherzando! Eh eh." La cosa trovò comicità ache per un single incallito e disperato come lui...

Butterfly aveva diffuso, con la sua presenza, una specie d'incantesimo, che allietava l'esistenza di ognuno di loro. Avevano ragione a pensare che fosse speciale! Con lei, anche nei momenti peggiori, gli altri si sentivano benissimo.

Ma qualcosa stava per accadere, di lì a poco...

Continua...

Parte 19: Lo scontro con un ragazzo

Gli amici di Junior e Butterfly rimasero a casa di quest'ultima fino al giungere del pomeriggio, dopodichè, consci che da lei non avrebbero mangiato granchè bene (XD ndMe), ritornarono alle proprie case per il pranzo.
Butterfly li aveva invitati a visitare il suo palazzo che sarebbe terminato di lì a poco, e loro avevano accettato di buon grado.

Junior si intrattenne per il pranzo nell'appartamento di Butterfly, mentre beveva il suo bicchiere d'acqua osservava la sua amata cuocersi dei cibi precotti al microonde (Ve l'ho detto che non sa cucinare! ndMe)(L'hanno capito, adesso basta! ndButterfly) .
Dopo il pranzo Junior tornò nel deserto, per allenarsi un po' da solo.

Stava meditando, quando all'improvviso comparve dal nulla un ragazzo castano, con gli occhi marroni.
"In guardia!"
Junior aprì gli occhi, il ragazzo ce l'aveva proprio con lui.
"Chi diavolo sei?"
"Sono colui che ti farà fuori!" Con un balzo gli fu subito addosso e lo prese a pugli e a calci.
Junior si difendeva bene.

"Cosa vuoi da me?"
"Ucciderti! Abbiamo un conto in sospeso, te lo sei dimenticato? La finirai di fare del male!"
"Eh?" Non gli diede il tempo di rispondere, stavano combattendo ad armi praticamente pari, l'unica differenza tra i due era che Junior aveva una tecnica nettamente superiore, e l'altro aveva una velocità sensazionale, almeno così sembrava.

La battaglia durò per molto tempo, ormai entrambi avevano il fiatone.
Junior, non sapendo più quale arma sfoderare pensò di avvertire telepaticamente Butterfly.
Butterfly stava spolverando casa sua, quando sentì la voce di Junior.
"Aiutami, Butterfly! Sono nel deserto!"
Butterfly non capiva bene cosa stesse succedendo, anche perchè non conosceva questa capacità di Junior, ma si recò nel deserto lo stesso.

Arrivata vide immediatamente i due nel pieno della battaglia.
"Fermi! Junior, stai bene?" Intervenne, dividendoli.
"E tu, chi sei?" Disse riferendosi al ragazzo moro.
"Chi sei tu! Fatti gli affari tuoi! Sono qui per conto di un'ex Regina!"
"Ex Regina? Ma sei sicuro di avere qualcosa contro lui? Sembra strano!"
"Lui non è forse namecciano?A llora ce l'ho proprio con lui!"
"Perchè?" Chiese Junior, non ricordando di aver mai visto quella persona.

"Come perchè? Non ti ricordi di me? Sono l'unico che ha scoperto i tuoi loschi omicidi per conquistare il mondo! Credi che io sia stupido? Non bluffare con me!"
"Junior, sei sicuro di non aver mai avuto a che fare con lui?" Chiese Butterfly in tutta calma.
"Sì che sono sicuro! Non l'ho mai visto prima!" Rispose lui, con tono quasi disperato.
"Che cosa?" Disse il ragazzo, che si teletrasportò dietro al namecciano e lo bloccò alle spalle. "Non prendermi in giro! Non sei tu Lord Slug?" (Lord Slug è il padre del futuro Lord Slag.-che fantasia che ho! XD- quello del film OAV. nds)
"Chi? Ma và, lui si chiama Junior!" Disse Butterfly, capendo che c'era stato un malinteso.
"Cosa?" Lasciò la presa. "Junior? Chi sei?" Fece il ragazzo, incredulo.
"Chi sei tu!" Disse Junior, offeso.

"Lord Slug... Aspetta..." A Butterfly quel nome ricordava qualcosa.
"Ma sì! Lord Slug! Quel cretino che mi ha distrutto il palazzo!"
"Lo conosci?" Fecero insieme Junior e il ragazzo.
"Sì, ma... E' già bell'e morto da un pezzo! L'ho ucciso io! Non era neanche un granchè!"
I due che la stavano ascoltando rimasero stupiti.
"Quindi... Ops! Mi sa che ho sbagliato! Mi avevano detto che sulla Terra viveva un namecciano, pensavo fosse lui! Scusatemi..."
Junior non poteva crederci, era stato quasi ucciso per uno stupido sbaglio!

"Hai detto di lavorare per un'ex Regina, vero?" Chiese Butterfly "Puoi farmela conoscere?"
"E tu chi sei per voler conoscere una ex Regina?"
"Mi chiamo Butterfly Sunshine, sono una Regina Universale!"
"Cosa?E lo dici solo ora?" Disse contrariato il ragazzo, poi, sapendo di avere un'autorità di fronte, si ricompose e le diede del lei.
"Il mio nome è Mafis. Se vorrà, potrà conoscere la ex Regina che conosco io."
"Ehi! Cos'è questa formalità? Dammi pure del tu!" Disse lei, mentre si avvicinava al ragazzo. "Dove si trova questa ex Regina?"

"Nella galassia Fiort, sul pianeta Sostra. Lo conosce... Conosci?" Si corresse Mafis.
"Non ne ho mai sentito parlare... Come ci arriviamo?"
"Con il teletrasporto! Io possiedo l'elemento dello spazio, posso teletrasportarmi dove voglio!"
"Ah, non era velocità..." Fece Junior.
"Eh?" Fece Butterfly.
"Niente!"

"Va bene, Mafis, portami da lei!"
"Cosa?" Fece Junior.
"Su, vieni anche tu! Andiamo a vedere un 'altra galassia!" Disse Butterfly sorridendo.

Continua...



 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 9/1/2008, 23:11




Parte 20: Ris, l'ex Regina Universale

Butterfly e Junior presero per mano Mafis e questo si teletrasportò immediatamente.

Si ritrovarono in un stanza strana.
Non era molto grande e aveva una scrivania da un lato, con due sgabelli di fronte.
Su questa scrivania c'era uno strano computer da una sponda, mentre dall'altra c'era una grande sfera bianca a forma di bulbo oculare.
Dietro la scrivania, appesi al muro c'erano dei pannelli luminosi simili a quelli adoperati negli ospedali per vedere le lastre.
Davanti alla scrivania c'era una donna.

Poco più bassa di Butterfly, aveva i capelli rossastri, ricci e lunghi fino alla vita, occhi verde scuro e indossava una larga gonna rossa, lunga fino ai piedi e in testa aveva un fulard del medesimo colore.

"Siamo arrivati." Fece Mafis.
"Oh... Salve!" Disse Butterfly avvicinandosi alla donna. Le porse la mano.
"Mi chiamo Butterfly Sunshine, e sono una Regina Universale."
La donna strinse la mano che le aveva porto, guardandola attentamente negli occhi.
"Ris, molto piacere!" Fece la donna. "Mafis, perchè non mi hai detto che conoscevi una Regina?"
"Non la conoscevo... E' che quest'uomo..." Indicò Junior "...Non è Lord Slug, lui è stato ucciso in precedenza da Butterfly!" Disse Mafis.
"Lui si chiama Junior!" Specificò Butterfly.
"Piacere!" Fece Ris, sorridendogli.
Poi riprese a guardare la ragazza negli occhi.

"Sei innamorata, vero? Ma hai sempre un turbamento, dentro! Sei felice del tuo presente, ma sei sempre preoccupata per il tuo futuro." Disse Ris, senza smettere di fissarla.
"Cosa?" Butterfly era incredula.
Senza neanche conoscerla l'aveva già inquadrata.

"Eh eh. Ris fa sempre così... Non chiede mai prima di giudicare... "Intervenne Mafis, notando l'imbarazzo della ragazza.
Ris sorrise. "Sono in grado di leggere l'iride degli occhi... Ti faccio vedere!"
E detto questo, prese una specie di penna dalla tasca e la punto contro gli occhi di Butterfly. Da quell'aggeggio uscì un flash.
Fatto questo, tornò alla scrivania, mise in un marchingegno del computer quella penna, e da una strana stampante uscì un dischetto di plastica semi-trasparente.
Lo mise sul grande bulbo oculare che aveva accanto, dopo aver premuto un bottone che lo illuminò.
"Sedetevi pure."

I due si avvicinarono.
"Vedi, questo è il tuo iride... Molti non lo sanno, ma questo cambia impercettibolmente nel tempo... E' lo specchio dell'anima! Dice tutto di te!"
"A Ris è stato confiscato il titolo di Regina quando si sono resi conto che il suo dono non serviva a nulla... Perchè non è in grado di leggere il futuro, o il passato... Ma solo il presente!" Specificò Mafis.
"Già... E questo non serve a difendere l'Universo... E per guadagnarmi da vivere ho dovuto aprirmi questo studio, dove leggo il presente delle persone come se fossi una veggente..." C'era amarezza nelle sue parole.

"Mi... Mi dispiace!" Disse Butterfly.
"Non fa niente!" Ris sorrise. "Ormai è tanti anni che faccio questo lavoro, non è poi tanto male!"
"Non sapevo si potesse rimuovere il titolo..." Ammise Junior.
"Nemmeno io!" Aggiunse Butterfly.
"L'unica cosa che mi dispiace è di non poter vivere un miliardo di anni..." Disse Ris.
"Cosa?" Disse Junior, stupito.
"Ah, non te l'avevo detto? Le Regine ad un certo punto della loro vita sono costretta a bere una pozione che allunga la loro vita fino ad un miliardo di anni. Questo perchè è difficilissimo trovare un sostituto degno..."
"Perciò... Siete immortali?" Fece Junior.
"No! Se un nemico ci uccide, muoriamo anche noi! Ma se non ci uccidono, sopravviviamo fino a quell'età!" Precisò Ris.
"E'... Sensazionale!" Junior rimase senza parole, di fronte alle nuove scoperte.

"Dì la verità... E' lui, l'uomo che ami?" Chiese Ris a Butterfly.
La coppia arrossì.
"Sì... E' lui!"

Continua...

Parte 21: A casa di Bulma

L'ex Regina, Ris, spiegò come le righe nell'iride cambino a seconda degli avvenimenti interni, fisici e psicologici, della persona.
"Si può vedere anche se uno sta male." Spiegava.
"Allora si potrebbe usare questa tecnica negli ospedali!" Precisò Butterfly.
"Sì... E' il suo sogno!" Rispose Mafis.

Butterfly e Junior ascoltavano affascinati.
Dopo un po' di tempo, grazie al teletrasporto di Mafis, ritornarono sulla Terra.
"Veniteci a trovare quando volete!" Disse il ragazzo sorridendo.
"E come facciamo?" Chiese Junior stupito.
"La macchina del teletrasporto! Te ne avevo parlato tempo fa!" Rispose Butterfly.
Dopo i dovuti saluti, Mafis tornò al suo pianeta.

"Questa la devo raccontare a qualcuno!" Fece Butterfly compiaciuta. "Andiamo da Bulma?"
"Non so... Secondo me non ci crederanno..." Rise Junior, riferendosi soprattutto a Vegeta.
"Eh eh! Non m'importa! Lo voglio raccontare a qualcuno! Siamo stati in un'altra galassia! Abbiamo conosciuto un'ex Regina! E questa sa leggere nell'iride! E' fantastico!" Disse Butterfly, eccitata.

Aveva spesso provato quella sensazione di parlare con qualcuno di quello che viveva e se prima non poteva sfogarsi con nessuno, ora che aveva degli amici non voleva perdere questa opportunità.
"E sappiamo che vivrai un miliardo d'anni!" Fece Junior.
"Quello io lo sapevo già! L'hai scoperto tu!" Sorrisero.

Si recarono volando in casa Brief (Cognome di Bulma nds).
Bulma li accolse con grande piacere.
"Ciao! A cosa devo questa visita?" Disse, dopo averli fatti accomodare.
"DONNA! Chi è?" Urlò Vegeta, dall'altra parte della casa.
"Scusatelo, si sta allenando nella gravity room e non vuole disturbo!"
"Beh, se disturbiamo torniamo più tardi..."
"No no! Lasciatelo stare, è fatto così!" Bulma sorrise, rassegnata.
"E ti fai chiamare così?" Intervenne Junior, sbalordito per come l'aveva chiamata 'donna'.
"E' un sayan! Credi che possa ricordarsi un nome?" Scherzò Bulma.

"Come ti permetti! Non parlare così della nobile razza Sayan!" Disse Vegeta, entrando nella stanza con l'asciugamano al collo.
"Anche noi siamo felici di vederti, Vegeta!" Scherzò Butterfly.
"Umprf..."
"E' il suo modo di salutare!" Aggiunse Bulma.
"Ho fame, cucina, donna!" Ordinò Vegeta con prepotenza.
"Ma pensi sempre a mangiare? Come Goku!" Disse Junior.
"Non paragonarmi a Kakarot!" Gli urlò il Sayan.
"Buttefly, andiamo in cucina!" Disse Bulma.
"Ehi, non avrai intenzione di cucinare?" Fece Junior.
"Io quello che cucini te non lo mangio!" Disse Vegeta.
"Beh... Hanno ragione, Bulma! Io e la cucina non siamo amici!" Disse avvilita Butterfly.
"Vieni lo stesso!" Bulma gli strizzò l'occhiolino.
Poi la prese per un polso e la trascinò in cucina.
"Va bene, va bene!" Disse Butterfly.


Continua...

Parte 22: La notizia di Bulma

Bulma trascinò Butterfly in cucina.
"Ma che c'è?" Chiese quest'ultima, notando l'insistenza con cui l'aveva trascinata.
"Shhhh!" Entrarono in cucina. Bulma chiuse la porta.
"Devo dirti una cosa!"
"Cosa?" Disse incuriosita Butterfly.
"Mi sono... Venute!" Bisbigliò Bulma all'orecchio di Butterfly.
"Quindi..." Butterfly guardò l'amica allargando un sorriso. "Quindi non sei..."
"Non lo sono!"
"Ahahahahah! Sono felice per te!" Urlò Butterfly.
Le due si abbracciarono forte, poi si presero le mani e saltarono dalla gioia, esultando.

"Non sono incint..."
All'improvviso Vegeta, che aveva sentito le urla, aprì la porta.
"Donne, che avete da urlare?"
Bulma aveva la faccia terrorizzata, ma dalle parole di Vegeta era ovvio che lui non le aveva sentite.
"Perchè non state cucinando, donne?"
Butterfly intervenne. "Senti, uomo!" Disse con la voce grossa per prenderlo in giro. "Due donne non possono essere contente di fare da mangiare ai loro amorini?"
Alla parola 'amorini' Vegeta divenne bordeaux, forse si era ricordato di avere una relazione con Bulma!
Junior dietro di lui rise forte.
"Cosa ti ridi? Muso verde!"
"Non chiamarlo così! Maleducato!" Intervenne Bulma, ricambiando il favore all'amica.
"Già! Capelli a punta!" Disse Junior, istigandolo.
"Junior! Non metterti anche tu!" Lo rimproverò Butterfly.
Gli uomini se ne tornarono in sala.

"Sembra di avere a che fare con dei bambini!" Dissero insieme Bulma e Butterfly.
Risero.
"Forza, devo cucinare al re leone!" Fece Bulma.
"Principe! Perchè lui è il..."
"Principe dei Sayan! Ahahahah!" Dissero ancora insieme, ripetendo la frase tipo di Vegeta.
Bulma andò ai fornelli e iniziò a cucinare.
"Vorrei aiutarti, ma non so nemmeno dosare il sale! La cucina è il mio tabù!" Disse Butterfly mentre si sedeva al tavolo della cucina.
"Ah! Ero venuta per raccontarti di quel che m'è successo oggi!"
Butterfly le raccontò di Mafis e Ris.

"Incredibile! Bellissimo! Vorrei conoscerli anche io!"
"Magari li inviterò a palazzo... Ah! E' quasi terminato! Quando è finito ve lo porto a vedere!"
"Che bello! Volentieri!"

Continua...

Parte 23: La cosa precisa dell'uomo predestinato

Butterfly osservava Bulma mentre era ai fornelli.
Chiacchieravano amichevolmente.
"Posso raccontarti una cosa? Ma devi mantenere il segreto..." Fece Butterfly, convinta di doversi sfogare di questa cosuccia per condividere la sua attuale felicità.
"Cosa?" Bulma era curiosa.
Butterfly la raccontò la leggenda dell'uomo predestinato, delle rose blu e del ghiaccio.
"Ah, ecco come ha fatto! Ma il ghiaccio può essere così resistente?"
"Non importa tanto l'elemento, quando se ne possiede uno la propria energia aumenta notevolmente!"
"Il ghiaccio... Junior è sempre stato un po' freddo! Ora sappiamo il perchè!" Fece Bulma scherzosa.
"Non ne sono ancora sicura, però! Forse è solo una bella storiella... Lo scoprirò tra breve! Se lui è il mio uomo predestinato, dovrà fare una cosa precisa..."
"Che cosa?"
"Promettimi che non lo dirai nè a lui, nè ad altri!"
"Lo giuro!" Disse Bulma in tono solenne. "Avanti, dimmi!"
"Deve dichiararsi a me il 14 di febbraio..."
"San Valentino! Che storia romantica!"
"...E dovrà donarmi un anello che inconsapevolmente mi donerà un potere protettivo..."
"In che senso?"
"Non ne ho idea! Ma la leggenda recita così!"
"Beh, sarebbe fantastico! E tu vuoi che sia Junior il tuo uomo predestinato?"
"Lo desidero tantissimo!" Butterfly sorrise, con gli occhi sognanti.
"Eh eh... Sei proprio cotta, eh?" Disse sorridendo Bulma.
"Già!" Rispose al sorriso.

Il pranzo era pronto, Butterfly aiutò Bulma a portare i piatti in tavola.
Lei e Junior rimasero a mangiare con loro come ospiti.
"Che avevate da esultare, prima?" Disse Junior bevendo il suo bicchiere d'acqua.
"Eh? No niente..." Bulma non era preparata a dare una risposta.
"Niente! Era felice di venire a vedere il mio palazzo che è quasi terminato!"
Butterfly disse la prima cosa che le venne in mente.

"Scusa la bugia, Junior!" Pensò.

Doveva cambiare argomento per uscire da quella domanda.
"A proposito, Vegeta! Sei invitato anche tu!"
"Perchè?" Fece lui, guardandola in modo strano.
"Perchè siamo amici, no? Dai! Lo so che vorresti vedere il mio palazzo!" Butterfly gli sorrise.
Sì che voleva vederlo, Vegeta, ma ammetterlo non sarebbe stato da lui.
"Non m'importa, ma se insisti posso fare 'sto sforzo!"
"Lo sapevo che eri un curiosone!"
"Umprf..." La solita risposta di Vegeta, ancora una volta spiazzato dalle parole della Regina.

Quel giorno era il 12 di Febbraio.
Dopo il pranzo, Butterfly tornò al suo appartamento, mentre Junior disse che tornava nel deserto. Invece si recò da Goku.

"Scusa la bugia, Butterfly!" Pensò.

Continua...

Parte 24: Il mistero di Junior

Passarono alcune ore da quando Butterfly e Junior lasciarono la casa di Bulma.
Quest'ultimo dopo era stato da Goku, all'insaputa di Butterfly, e ora stava per tornare nel deserto.

"Allora siamo d'accordo?" Fece Junior sulla soglia della casa Son (cognome di Goku nds).
"Sì, certo!" Rispose Goku. "Ma non è che ti possa aiutare troppo... Non sono cose per me... Ci vorrebbe una mano femminile..." Goku sorrise, poi il sorriso s'incupì, memore della sua cara moglie.
"Forse avresti dovuto avvertire Bulma!" Continuò, dopo essersi ripreso.
"Non ce l'ho fatta... Magari ci vado ora!" Rispose Junior.
"Fai bene, è meglio per te..."
Junior decise quindi di riandare da Bulma, da solo.

Intanto Butterfly in casa sua aveva un brutto presentimento.
"Succederà qualcosa a breve, me lo sento!" Pensava guardando fuori dalla finestra del suo appartamento.
"Spero di sbagliarmi..."

Nello stesso momento, in casa Brief...
"Ciao Junior!Hai dimenticato qualcosa, per essere di nuovo qui?" Chiese Bulma.
"Ho un favore da chiederti."
"Dov'è Butterfly?"
"Lei non deve sapere nulla!" Intervenne Vegeta. "Junior mi ha parlato quando eravate in cucina!"
"Perchè?" Chiese Bulma sospettosa.
"Non impicciarti!" Disse arrogantemente Vegeta.
"Possiamo vederci domani? Ti prego, ho bisogno del vostro aiuto!" Chiese Junior, supplicandola.
"Va bene... Ma spiegami cosa vuoi fare!"
Junior le spiegò il tutto.

Intanto Goku stava chiamando il resto degli amici, come gli aveva chiesto Junior.
"Pronto?"
"Crilin?"
"Sì, chi parla?"
"Sono Goku. Senti, domani mattina puoi venire da me? Me lo ha chiesto Junior."
"E' successo qualcosa?"
"No, ma succederà! Adesso avverto anche gli altri."
"Beh, va bene... A domani!"
"Ciao!" Goku rimise la cornetta a posto.
Poi la risollevò e chiamò Tensing, Yancha e il Genio.
Tutti acconsentirono a dare una mano a Junior.

La giornata passò così.
Dopo aver avvisato tutti, Junior tornò nel deserto, dove passò la notte.

Butterfly quella notte fece l'ennesimo sogno in cui Chichi le parlava...

Continua...

Parte 25: Alla ricerca di Junior

Il giorno dopo Butterfly non ebbe notizie di Junior.
Visto che non era andato come di consueto da lei per il pranzo, dopo l'allenamento mattutino con Gohan e Goku, aveva iniziato a preoccuparsi.
"Lo sapevo che sarebbe successo qualcosa! Maledizione... Dove sarà?"
Butterfly era molto inquieta.
Dopo il suo ultimo brutto presentimento il suo amato era stato rapito e una sua cara amica era stata brutalmente uccisa.

La cosa non doveva ripetersi, lei non l'avrebbe permesso.
Chiamò in casa di Goku, ma non rispose nessuno.
"Mio dio! Avranno preso anche lui?" Pensò preoccupata, mentre digitava il numero di telefono di Bulma.
Neanche qui non rispose nessuno.
"Maledizione!" Butterfly non sapeva cosa fare.
Chiamò il cellulare di Bulma. "Magari sono usciti tutti, magari nessuno è in pericolo..." Provava a calmarsi Butterfly, mentre sentiva il suono del telefono che dava libero il segnale.

"Zitti tutti! E' Butterfly!" Esclamò Bulma, zittendo i presenti.
"Ciao Bulma, sono io! Sai dov'è Junior?"
Butterfly dall'altro capo aveva ancora un barlume di speranza nel cuore, sentendo che almeno Bulma era viva e stava bene.
"Junior? No, perchè dovrebbe essere qui?" Rispose Bulmma, sorridendo ai presenti, che iniziarono a ridacchiare.
"Chi c'è lì con te?" Chiese Butterfly sentendo il vociare.
"Eh? Nessuno! Sono per strada!"
"Davvero?"
"... Sì..."
"Uhm, va bene, se lo vedi chiamami! Grazie!"
"Certo, senz'altro!" Bulma chiuse il collegamento.
"Volevate stare zitti? Per poco non ci scopriva!" Disse poi, rivolta ai presenti.
"Bene, diamoci da fare! Se dobbiamo fare questa cosa, facciamola come si deve!" Aggiunse, piena di carica.

Butterfly non si dava pace... Se fosse riuscita a contattare Goku, o Vegeta, avrebbe chiesto loro di percepire l'aura di Junior...
"Ahh! Se solo riuscissi a percepire le energie! Sono un'incapace!"
Butterfly si torturava mentalmente.
In cuor suo si sentiva colpevole del fatto che se fosse successo qualcosa a qualcuno, sarebbe stata colpa sua.
Uscì di casa.

Avrebbe volato alto, cosicchè nessuno l'avrebbe vista.
Non sapeva da dove iniziare a cercare Junior, ma in qualche modo scelse una direzione e s'avventurò nei cieli terrestri.

"Accidenti, non vedo nulla da qui!"
Butterfly scese un po' di quota.
"Mamma, cos'è quello? Un angelo?" Chiese un bambino indicando in alto.
"Cosa?" Fece la madre seguendo l'indice del figlio con lo sguardo.
Butterfly s'era resa conto di essere vista, e si nascose più in alto, tra le nuvole.
"Dev'essere stato solo un ucellino... Vedi troppi cartoni!" Affermò la donna, vedendo che in alto non c'era nulla.

"Fiù! Per poco non mi facevo beccare!" Butterfly pensava, tirando un lieve sospiro di sollievo, che s'interrompè al pensiero di dover continuare la ricerca.
"Junior, dove sei?"

"Allora, che ne dice di questo?" Fece il commesso a Junior.
"Ehm... Non so! Che ne dite, voi?"
"Ma cosa gli serve una cosa del genere, a Butterfly?" Chiese Goku, stupito.
"Si vede che non hai mai fatto regali alle donne!" Sospirò Vegeta, rassegnato all'ingenuità di Kakarot.
"Questo non va bene, ce ne mostri un'altro." Disse poi, riferito al commesso.
"Ehi! Guardate questo qui!" Esclamò Bulma, attaccata ad una vetrina del negozio. "E' meraviglioso! Le piacerà sicuramente!"
"Ti piace?" Chiese Vegeta alla ragazza.
"Sì, tantissimo!" Gli occhi le brillavano di gioia.
"Va bene..." Disse il sayan, rivolto al commesso. "...Prendiamo questo!"
"Me lo regali?" Chiese Bulma sognante.
"No, non siamo mica venuti per te! Egoista!" Rispose Vegeta.
"Uffi..." Bulma si rassegnò alle dure ma vere parole di Vegeta.
"Aspetta un momento!" Intervenne Junior. "Questo piace a Bulma! Ma a lei, piacerà?"
"Osi contraddire i gusti di Bulma?" Disse Vegeta alzando la voce.
"Ehm... No... Però..."
"Ha ragione! Mica lo devi fare a lei, il regalo!" Intervenne Crilin.
"Potresti regalare a me questo e prenderne un'altro per Butterfly..."Disse Bulma, imperterrita.
"Ma la pianti?" Vegeta la guardò malissimo.
"Dai, non fare così... Se lo vuoi te lo regalo io, ma in cambio..." Fece il Genio, malizioso come al solito.
"In cambio cosa?" La bionda Laura gli puntò una pistola dietro alla schiena.
"Niente! Scherzavo!"
"A parte tutto, è veramente un bell'anello, le piacerà sicuramente!" Fece Bulma tornando seria.
"Mi... Mi avete convinto!" Disse Junior determinato.

La giornata passò così.
Butterfly alla ricerca di uno Junior che voleva farle una sorpresa, non pensando che si fosse preoccupata tanto e non sapendo che lei aveva uno dei suoi brutti presentimenti...

Continua...

Parte 26: L'ombra sospetta

La giornata proseguì in quel modo.
Ormai era sera, e Butterfly, avvilita per non aver trovato il suo amato, tornò a casa, nella speranza che, richiamando i suoi amici, si avesse notizie di lui.
Ma quando arrivò al suo appartamento, si accorse che la porta era aperta.

La ragazza entrò in casa sua estremamente vigile, osservando la sala da pranzo oscurata dall'ombra della notte.
Il bagliore della Luna che penetrava attraverso la finestra, creava una lunga ombra in basso al tavolino al centro della piccola stanza.
Prese in mano il suo scettro. Attraversò metà della sala, raggiungendo l'interruttore della luce situato tra la porta della cucina e quella del bagno.
Lo premette, facendo illuminare la stanza.
Le ombre erano sparite, ma contro il muro dell'interruttore, un'unica ombra longilinea oscurava la parete.
C'era qualcuno, alle sue spalle.
Butterfly impugnò lo scettro più forte, dopodichè si girò di scatto, colpendo pesantemente quella presenza.

"Ahia!" Gridò Junior, che si trovava alle sue spalle.
"Junior!?" Disse meravigliata Butterfly. "Junior! Sei vivo!" Lo abbracciò stretto.
"Sono vivo per poco!" Disse Junior imbronciato. "Che t'è saltato in mente?"
"Pensavo fossi un nemico..."
"Eh eh, Ti ho spaventata, eh?" Scherzava il namecciano, mentre si massaggiava il braccio colpito.
"Non ti è convenuto, direi!" Fece lei, indicando il danno che gli aveva fatto."
Ti ho fatto molto male?"
"Vedi tu!" Disse spostando la mano dal punto colpito, impregnata di sangue.
"Oooh... Mi dispiace, io... Non volevo..."
"Non preoccuparti... Adesso mi passa..." E detto questo, ricompose la ferita (I namecciani possono rigenerare le proprie parti del corpo lese, se non è ferita la loro testa. nds).
"Puoi... Ricomporti?"
"Già... Ma il dolore non va via..."
"Oh, scusa, scusa! Cosa posso fare per farti passare il dolore?"
"Beh, una cosa potresti anche farla..." Disse Junior, malizioso.
"Ma non ti fa male il braccio, per pensare certe cose?"
"Per eliminare il dolore devo concentrarmi su altre sensazioni..."
"E va bene... Farò 'sto sforzo!" Scherzava Butterfly.
"Lo studio medico è di qua!" Disse, indicando la camera da letto.

Il giorno dopo (i particolari della notte prima li immagini il lettore... Eh eh! nds) Butterfly si svegliò con il sorriso sulle labbra.
Si stiracchiò a dovere, sbadigliando forte per svegliare il suo amante, poi si girò verso il suo Junior con gli occhi ancora pieni di sonno.
Allungò una mano verso di lui, ma non trovò nulla.
"Cosa? Dov'è?"
Junior non era nel letto.
"Che si sia già alzato?"
Butterfly ancora frastornata e con i capelli scompigliati, raggiunse a rilento la sala, non c'era nessuno.
"Perchè se nè andato via? Volevo chiedergli dov'era stato ieri!"
Butterfly notò una lettera sul tavolo.
Il sangue le raggelò. L'ultima lettera che aveva ricevuto annunciava un nemico, e quello che era successo ormai ci è noto.
Aprì la busta e ne lesse il contenuto.

"Buongiorno Regina!
Stanotte è stato bellissimo...
Voglio avvertirti che sono andato da Goku ad allenarmi presto, e tornerò tardi.
Non preoccuparti e non andare in paranoia...
Il tuo Junior.

Ps= Ti amo."

Buttefly, rassicurata dalla lettura di quella lettera, sorrideva alle parole dolci che aveva sotto gli occhi.
Poi tornò per un momento alla realtà, chiedendosi come mai questo allenamento così precoce e senza preavviso.
"Si saranno avvertiti prima!" Pensò.
E con questo pensiero nel cuore, e sempre con un brutto presentimento nella testa, rimase in casa, aspettando il suo Junior.

Continua...

Parte 27: San Valentino

Il giorno passò lentamente.
Butterfly non sapeva più che fare.
Aveva fatto tutti i lavori di casa che le erano saltati in mente e ora si annoiava, aspettando che il suo amato tornasse a casa.
Di certo non avrebbe potuto fare due passi in giro, a causa della sua condizione fisica...
Visto che il suo brutto presentimento continuava imperterrito a torturarla, si chiese quali avvenimenti strani potrebbero esserle passati sott'occhio senza che ella sospettasse nulla.
Ripercorse col pensiero gli ultimi due giorni, alla ricerca di quelle stranezze che potrebbero annunciarle la presenza di un nemico.

Girò per casa sua, pensierosa.
Entrò in cucina e si avvicinò al calendario che era appeso su un muro.
"Oggi è San Valentino..." La ragazza ripensò alla leggenda dell'uomo predestinato, quel giorno avrebbe scoperto se Junior era destinato a lei.
Il fatto che lui non era in casa, rendeva quest'ipotesi in maniera pessimistica.
Come poteva dichiararsi a lei, se non era lì?
Butterfly era un po' rammaricata, ma si rese conto della ambiguità della leggenda.
"Se fosse vera, l'uomo predestinato si deve dichiarare il 14 febbraio...Ma non è specificato l'anno! Se Junior non si dichiarasse a me oggi, forse non è detto che non sia lui..."
Sorrise.
Da quando lo frequentava il suo ottimismo era migliorato.
Era sempre stata pessimista fino al midollo...

Si fece sera e Junior non era tornato.
Non ha voluto chiamare nessuno per non apparire 'paranoica' come lui stesso l'aveva chiamata nella lettera.
All'improvviso suonò il citofono.
Si affacciò ed era Crilin.
"Vieni giù!"
"Puoi salire, vieni pure..."
"No! Vieni giù! Ho fretta!"
Butterfly non capiva l'agitazione del suo amico, ma scese.

Intanto nel suo appartamento Goku si teletrasportò insieme a Junior, e appoggiò una grossa scatola davanti alla porta d'ingresso.
Junior si nascose nella cucina.

"Cosa c'è?" Chiese Butterfly, preoccupata.
"Io... Ecco... Devo chiederti una cosa!"
"Dimmi pure..." Butterfly notava un Crilin eccessivamente impacciato, come se stesse nascondendo qualcosa.
In realtà lui aveva il compito di far perdere tempo alla ragazza, mentre di sopra si sistemavano le cose... Ma lei ovviamente non lo sapeva!
"Mi dai il tuo numero di casa? L'ho... Perso!"
"E c'è bisogno di tutta questa fretta per chiederlo? Potevi salire da me! Dai, vieni su!"
Butterfly si girò verso le scale che portavano a casa sua, ma Crilin la fermò.
"No! Dammelo qui! Ho fretta!"
"Cosa devi fare, di così urgente?" Fece Butterfly sospettosa.
"Ecco... Vediamo... Sto cucinando !E... Ho la roba sul fuoco e brucia tutto!"
"Ma non abiti dal Genio, tu? Non è Laura a cucinare?"
"Infatti! Ma non vorrei tornare a casa e trovare il piatto freddo!"
"Mmmh... Va bene!" Butterfly si voltò nuovamente verso le scale per salire.
"Ehi! Dove vai?"
"In casa! Come ti scrivo il numero? Col sangue?"
"Eh? Nononono! Ah!" Crilin si battè un palmo sulla fronte. "Non importa! Ora ricordo dove l'ho messo!"
Crilin si voltò e volò via di corsa.
"Pessimo attore..." Pensò Butterfly, sentendo puzza di cospirazione.

Tornò in casa.
La porta d'ingresso sbattè contro qualcosa.
Era una grossa scatola bianca, sopra c'era un bigliettino.
"Indossami!"
Sul bigliettino non c'era scritto altro.
"Oh, Junior..." Pensò la ragazza, divertita dal quel giochino che si era inventato.
Aprì lo scatolone, che conteneva un abito da sera color confetto.
"E va bene!" Si spogliò e indossò l'abito.
Le copriva il collo ed era molto smanicato. Un'ampia scollatura sia davanti che dietro lasciavano vedere la pelle nuda e uscire sul retro le grandi ali azzurre.La veste era molto aderente e aveva un grande spacco.
"E' bellissimo..." Pensava Butterfly meravigliata. "Chissà chi l'ha aiutato a sceglierlo..."

"L'hai indossato?"
Una voce a lei nota proveniva dalla cucina.
"Junior!"
"Allora?"
"Sì!"
Il ragazzo entrò nella sala con tovaglia e candele, e apparecchiò il tavolino.
Poi tornò in cucina e prese il piatto di cibo che le aveva preparato.
"Non guardarmi così! Visto che non puoi andare nei ristoranti, ho pensato ad una romantica cenetta, solo per me e te! Ma il cibo l'ho preso al ristorante!"
Junior posò il piatto sul tavolo e un bicchiere d'acqua per lui.
Poi le si avvicinò.
"Sei bellissima!"
"Oh, Junior! Ma cosa hai fatto?" I due si baciarono appassionatamente.
Poi raggiunsero il tavolo e cominciarono a mangiare.

Junior spiegò a Butterfly che il giorno prima non s'era fatto vedere per preparare il tutto, e le raccontò di come i suoi amici l'avevano aiutato nelle scelte di vestito e cena.
"Io... Ti volevo fare un regalo!" Disse Butterfly, sorridendo.
"Cosa? Tu? Perchè avresti dovuto farmi un regalo?"
"Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati! Chi si ama si scambia un dono!"
"Davvero?"
"Hai preparato tutto senza sapere della festa? Beh, aspetta!"
Butterfly si alzò da tavolo e andò in camera da letto.
Tornò con un regalo in mano.
"Questo l'ho creato per te oggi."
"Grazie!" Junior scartò il pacchetto. Era un cubo di vetro dove al suo interno si trovava un arcobaleno.
"L'arcobaleno è stato il mio primo elemento. Sono legatissima a questo e mi ha aiutata molto. Voglio che un pezzo del mio passato sia in mano tua, Junior."
"E' splendido! Non avevo mai visto niente di così... Bello!"
Il ragazzo era affascinato da ciò che aveva in mano. "Anche io ho qualcosa!"
Tirò da sotto il tavolo un mazzo di rose blu."Tieni!"
Poi si alzò dal tavolo, la raggiunse e s'inginocchiò.
Tirò fuori dalla tasca qualcosa.
"Butterfly..." Disse lui, guardandola solennemente negli occhi.

Butterfly era emozionatissima.
Sapeva quello che stava per accadere.
Con la mano destra reggeva le rose, mentre la sinistra era tra le mani di Junior.
"Butterfly..." Ripetè lui, con gli occhi lucidi ed emozionati.
Aprì la scatolina che aveva tirato fuori dalla tasca. Conteneva un bellissimo anello con un grosso brillante.
"Vuoi... Sposarmi?"

Butterfly esitò un momento.
Si era persa nel nero degli occhi del suo amato.
Allargò un sorriso.
"Sì, che lo voglio!" Butterfly lo abbracciò.
Si strinsero più forte che poterono.
Poi si sciolsero da quell'unione e Junior infilò l'anello nell'anulare sinistro della sua amata.
"Junior, io ti amo!" Fece Butterfly commossa.
"Anch'io ti amo!"
Si baciarono.

"Eccomi qui!" Disse Goku, appena teletrasportato in casa.
La coppia sobbalzò.
"La limusine è pronta! Eh eh! Venite!"
I due novelli fidanzati vennero teletrasportati da Goku in casa di Bulma, dove gli amici avevano allestito una grande festa.
Quando arrivarono, ci fu un'applauso generale.
"Evviva i fidanzatini!" Gridò Bulma con un calice in mano.
"Evviva!" Fecero in coro tutti gli altri.
"Brindiamo all'amore!" Aggiunse nuovamente Bulma.

Ballarono tutta la notte.
A circa metà serata, I maschi della compagnia percepirono una grande aura.
Junior si avvicinò a Goku. "Lo senti anche tu?"
"Sì, è forte, ma non così tanto! Si può battere!"
"Dobbiamo andare?"
"No! Tu no! E' la tua serata! Andiamo noi, torniamo subito! Tu intanto coprici!E... Tanti auguri!" Goku diede una pacca sulla schiena di Junior.
Poi radunò gli altri e andò a combattere il nemico.
"Ehi! Dove sono Goku, Vegeta, Crilin e Tensing?"
"In bagno!" Disse Yancha.
"Tutti insieme?!" Fece stupita Butterfly.
"Ma che dici!" Intervenne Junior. "Sono andati a prendere il dolce!"
"Di notte?"
"Dev'essere una pasticceria notturna!"

I ragazzi dopo un'oretta tornarono tutti trapelati.
Junior li accolse all'ingresso, mentre Bulma distraeva abilmente Butterfly.
"Com'è andata?"
"Benone!" Disse Goku, ansimante.
"Ma se io vado di la con il vestito così stracciato, Bulma mi fa nero..." Aggiunse Vegeta.
Crilin non trattenne le risate ed esplose.
Vegeta gli diede un calcio, forte.
"Ahia! E allora? C'hai preso gusto a prendermi a calci?"
"Sì!" Dsse dandogliene un'altro.
Junior rivestì con i suoi poteri gli amici e tutti insieme tornarono in sala.

"E il dolce?" Chiese Butterfly.
"Che dolce?" Dissero i ragazzi.
"Come che dolce? Non vi ricordate? Mi avete appena detto che la pasticceria era chiusa, e..." Disse Junior.
"Sfido che era chiusa, di notte!" Disse Butterfly, sarcastica.
"Dai, davvero, dove siete stati?"
"Non arrabbiarti!" Disse Crilin proteggendosi dietro temendo che gli arrivasse un calcio.
"No, dimmi."
"C'era un nemico... Un mostro con un braccio solo, rivoltante!"
"Ma lo abbiamo sconfitto! Adesso continuiamo la festa!" Aggiunse Goku.
"Allora il mio brutto presentimento... Era questo?!" Buttefly sorrise.
"Siete unici! I migliori amici che si possano avere. Sono un ragazza fortunata!"
Abbracciò il suo ragazzo, Junior.
Il suo uomo predestinato!

Continua...






 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 24/1/2008, 19:42




Parte 28: Il palazzo di Butterfly

I giorni seguenti furono i più belli di tutta la vita di Junior e Butterfly.
Lui si trasferì nel palazzo di lei, ormai terminato.
Butterfly lo inaugurò invitando tutti i suoi amici.

"Dove si trova?" Chiese Goku.
"In un sistema molto lontano da qui. E' talmente piccolo che per ora non ha un nome!" Rispose Butterfly.
"Come ci arriviamo?"
"Una Fata Universale ci verrà a prendere!"
Le fate Universali sono delle ragazze che, al servizio della Regina, la aiutano ad ottenere informazioni varie, specie sui nemici. Hanno la parte del corpo caratteristica della Regina che servono, in questo caso le ali. Hanno una discreta forza combattiva, ma le è proibito combattere. Il loro è un lavoro molto duro, infatti le donne che lo accettano sono poche, ma il lauto stipendio compensa la loro fatica.

Una Fata Universale raggiunse l'appartamento di Butterfly, dove erano radunati tutti per il grande evento.
Li portò a palazzo.
"Ooooh!" Fecero i presenti stupiti.
Il palazzo era enorme.
Entrarono al suo interno, tra gli sguardi sbigottiti di tutti.
Butterfly fece da Cicerone e li accompagnò a visitare la sua 'vera casa'.
Il grande salone d'ingresso aveva un grande tappeto rosso sul pavimento. Da quella stanza, in fondo si trovavano tre porte.
Butterfly entrò nella prima a sinistra, seguita dai suoi amici stupiti e dal suo ragazzo ancora più stupito.
"Questa è la camera da letto."
Occupata da un grande letto matrimoniale, conteneva un'ampio armadio e due comodini ai lati del letto.
Poi entrarono nella terza porta, a destra.
"Qui c'è un bagno."
Non li fece neanche entrare, ma attraversarono subito la seconda porta nel mezzo, ove si trovavano le scale, con a fianco un'ascensore, per giungere al secondo piano.
Salirono le scale.
Una grande stanza apparse davanti ai loro occhi.

"Qui passo la maggior parte del tempo."
C'erano da un lato una scrivania che reggeva un computer, dall'altro un'altra scrivania, piena di carte e lettere sopra.
Butterfly indicò quella colonna disordinata di documenti.
"Queste sono alcune delle tante lettere che ricevo per posta: congratulazioni, minacce di morte, avvisi di distruzioni, lettere dei fan..."
Gli amici non credevano alle loro orecchie e ai propri occhi.
Butterfly sorrise. "Non preoccupatevi! Solo il 50% di minacce sono vere!"
Chissà perchè, ma gli amici non furono affatto rassicurati da quella notizia...

Vicino alle scale, si trovavano altre tre stanze: a destra vi erano la cucina e un'altro bagno, mentre a sinistra c'era lo studio di Butterfly. Molto ampio, con una grande scrivania nel mezzo e due poltrone davanti.
"Qui ricevo gli affari importanti!"
Spiegava la ragazza, mentre guardava divertita gli occhi allibiti del gruppo.

Poi mostrò, sempre in quella sala, la macchina da teletrasporto che l'aveva portata su Namecc.
"Questa è la famosa macchina da teletrasporto di cui vi avevo parlato!"
"E' stranissima!" Disse Junior, osservando l'apparecchio, formato da un disco di metallo a terra e un cerchio sospeso in aria, tenuta da una colonna di metallo, sulla quale si trovava una pulsantiera.
"Famosa? Non ne ho mai sentito parlare!" Affermò Bulma perplessa. "La conosci, Junior?"
"Con questa Butterfly è arrivata su Na..."
"Sulla nostra Terra! Sono arrivata con questa, la navicella è andata distrutta!"
"Perchè non l'hai detto? Avrei provata ad aggiustarla! Sai che sono un genio in queste cose!"
"Perchè... Mi avevano regalato questa... Perciò non mi serviva più..." Indicava la macchina del teletrasporto. "Se volete ve ne regallo qualcuna !Così potrete venire da me tutte le volte che vorrete!"

Dopo il giro nel palazzo di Butterfly, tornarono tutti sulla Terra, sempre grazie ad un'altra Fata Universale, chiamata dalla Regina.

Il giorno dopo ognuno era di nuovo a casa propria.
Butterfly disdì il contratto dell'affitto del suo appartamento.
"Queste non mi serviranno più!" Disse con le chiavi in mano.
Prese lo slanciò e le gettò dentro ad un lago che si trovava lì vicino.

In casa di Bulma e Goku stava accadendo qualcosa di strano...

Continua...

 
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Butterfly Sunshine
view post Posted on 31/1/2008, 20:09




Parte 29: Le Arpie

In casa di Goku stava accadendo qualcosa di strano.
Lui e Ghoan stavano mangiando, quando all'improvviso un fumo grigio invase la stanza dove si trovavano.
"Cos'è questo fumo?" Chiese Gohan annusando l'aria.
"Sta bruciando qualcosa?" Disse Goku perplesso.
I due andarono in cucina per vedere se era bruciato qualcosa.
Ad aspettarli c'era una ragazza, indossava una vestina bianca e aveva i capelli del medesimo colore, adornati di meches verdi.

"Chi diavolo sei?" Fece Goku.
La ragazza non gli diede tempo di rispondere, poichè lo stese soffiando da una mano della strana polvere che lo addormentò.
Gohan provò ad avventarsi contro quella ragazza, ma fece la stessa fine del padre.
"Noi Arpie non rispondiamo alle vostre sciocche domande!" Disse la ragazza, portando i corpi svenuti con se'.

Anche in casa di Bulma la situazione si era fatta strana.
Finito di mangiare, Bulma tornò in cucina per lavare i piatti.
Avvicinò le mani al lavello, e dal foro di esso fuoriuscì una sostanza che si consolidò in una mano, che afferrò il polso della povera Bulma.
Lei urlò terrorizzata.
Vegeta sentendo le urla si precipitò in cucina, dove da quello stesso foro si era consolidata un'altra ragazza.
Identica a quella che ha attaccato Goku e Gohan, ma con le meches di colore marrone.
"Cosa le hai fatto?" Urlò Vegeta, vedendo la sua amata a terra, priva di sensi.
Non aspettò la risposta della ragazza che gli fu subito addosso.
Tentò di darle un pugno, ma lei lo schivò abilmente, dopodichè, con un colpo dietro alla nuca gli fece immediatamente perdere i sensi.

Per non parlare della casa del Genio, anche lì accadde la stessa cosa.
Crilin, Tensing e Yancha tentarono di fare resistenza inutilmente, svennero tutti, insieme al Genio, a Laura, a Pual e a Oscar.
La ragazza era sempre la stessa, o meglio con il medesimo aspetto delle altre, che differiva soltanto dal colore delle meches.

Junior che era con la sua ragazza davanti all'ex appartamento di questa, sentì che all'improvviso le auree di tutti i suoi amici erano scomparse.
"Non percepisco più la loro energia!" Disse Junior, all'improvviso.
"Cosa? Dobbiamo andare a vedere!" Disse determinata Butterfly.
Ma di colpo apparve un'altra ragazza, identica alle altre.
"Chi sei?" Disse Butterfly.
"Ahahahah! Per te è finita! Abbiamo rapito i tuoi amici, vienili a prendere, se vuoi!"
Detto questo la ragazza lanciò verso la Regina un biglietto, nel quale vi era scritto il luogo in cui i suoi amici si trovavano.
"Partecipa anche tu al Gioco delle Arpie! Come le altre Regine! Mwahahahah!!" e dopo una risata beffarda, sparì.

"Butterfly chi era quella?" Chiese Junior, agitato.
"Non lo so, ma dobbiamo andare qui!" Lei gli mostrò il biglietto.
"Il gioco delle Arpie... Devono aver ucciso altre Regine, Junior!" Butterfly parlava con amarezza.

Insieme si recavano al luogo specificato sul foglietto...

Continua...
 
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10 replies since 1/1/2008, 19:24   57 views
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