Light in the Darkness, [15/11/07] HP - Pairings & Charms

« Older   Newer »
  Share  
Christine Black
view post Posted on 4/1/2008, 23:48




Fandom: Harry Potter
Personaggi: Ginny Weasley, Draco Malfoy
Rating: Giallo
Genere: Generale, Romantico, Triste
Avvertimenti: OOC, AU, What if?
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K. Rowling che ne detiene/detengono tutti i diritti; questa storia è stata quindi scritta senza alcuno scopo di lucro.
Tipologia: One-Shot
Note dell'Autore/Autrice: Mi sono accorta poco fa che io e Dhesia abbiamo usato lo stesso incantesimo.
Ops. .////.
Introduzione alla Fan Fiction:

LIGHT IN THE DARKNESS

Ginny aveva quattro anni, quando quel cretino di Fred decise di farle uno scherzo.
Si chiuse nell’armadio della sorellina ed in piena notte, col favore del buio, decise di uscirsene urlando selvaggiamente.

Ginny iniziò ad avere paura del buio, tanto da costringere la signora Weasley a lasciarle la bacchetta accesa sotto diverse felpe di Bill, di modo da dare alla stanza una confortevole illuminazione e consentire alla più piccola di casa di dormire sonni tranquilli.

Ginny ha vent’anni, eppure ha ancora paura del buio.
- Avad-
- Sectumsempra! -

Si volta di scatto, urlando l’incantesimo con quanto fiato ha in gola. Il mangiamorte si accascia in terra, sanguinando copiosamente.
Mentalmente, non può fare a meno di ringraziare Severus Piton per l’invenzione di uno tra i più efficaci incantesimi che abbia mai usato.
- Prendetela! -
L’urlo isterico di Bellatrix la convince ad aumentare notevolmente il passo. Svolta un paio di angoli senza nemmeno fare caso a cosa stia succedendo. Se ne rende conto solo quando ormai è troppo tardi.
- Ed ora cos-
Si guarda intorno, terrorizzata, sperando di poter vedere qualcosa.
Nulla.
Le mani le tremano. Ogni singola fibra del suo essere sta tremando. Deglutisce a fatica, alzando la bacchetta davanti a lei.
- Lum-
Non fa in tempo a terminare la formula, che una saetta di luce blu la colpisce in pieno volto, causandole un bruciore feroce agli occhi.
Riesce solo a sentire la risata di qualche mangiamorte, prima di accasciarsi in terra e svenire.

Ginny apre gli occhi, o almeno è convinta di farlo. Vede solo il buio che la circonda. Eppure le era sembrato di sentire delle voci...
- Sì è svegliata. -
Sente un bisbiglio accanto a lei, subito seguito da qualche sospiro di sollievo.
Eppure continua a non vedere nulla...
- Dove... Sono? -
Chiede a fatica, sbattendo le palpebre più volte.
- Nella tua camera, alla Tana. -
- C’è buio... -
Biascica impaurita, cercando di arrivare con la mano al comodino, in cerca della bacchetta.
- Abbiamo accostato le tende, visto che stavi riposando. Adesso le apriamo, ok? -
Annuisce, sempre più ansiosa.
Non le piace quel nero attorno a lei. Non le piace nemmeno un po’.
- Tu... Chi sei? -
- Draco. -
- Che ci fai qua? -
Chiude gli occhi, cercando di concentrarsi unicamente sulla voce del ragazzo. Gli altri presenti, se ce n’erano, devono essere andati via.
- Sono un pozionista, Weasley, proprio non ci arrivi? Mi hanno incaricato di farti da crocerossina finchè non ti fossi ripresa. -
- E tu l’hai fatto? -
- La scelta era tra te e Moody. Se permetti, preferisco stare dietro ad un mezzo cadavere, piuttosto che ad un vecchio berciante. -
Ridacchia, suo malgrado. Poi, come un fulmine a ciel sereno, le torna in mente che lei ancora non riesce a distinguere nulla.
- Ma insomma, le tende, Malfoy? Ti vuoi decidere? -
Silenzio.
Tanto silenzio.
Opprimente, il silenzio.
- ...Io ho già aperto le tende... -
E poi lo smarrimento.
Ginny inizia a respirare affannosamente, alzandosi a sedere sul letto di scatto, cercando con rinnovato nervosismo la bacchetta.
Fa cadere un bicchiere poggiato sul suo comodino, tanta è l’enfasi con cui sbatte la mano sul ripiano.
- Dov’è la mia bacchetta? -
Chiede con voce tremula, terrorizzata.
- Dov’è la mia bacchetta?! -
E’ ad un passo dalle lacrime.
- Draco! -
Malfoy raggiunge in due passi la ragazza, mettendole nelle mani la propria bacchetta.
Non trova nemmeno il coraggio di dirle che la sua è stata spezzata da Bellatrix.
- Lumos! -
La guarda. Le studia i lineamenti, soffermandosi sugli occhi celesti. Troppo celesti. Troppo vitrei.
- Non vedo niente... Non vedo niente... -
Bisbiglia, incapace perfino di piangere. Sente le labbra secche e la salivazione azzerata, il cuore che pompa sangue al resto del corpo a velocità innaturale e i polmoni che le permettono di incamerare solo pochissime porzioni di ossigeno, spingendola a fare piccoli ma costanti sospiri.
Sta avendo una crisi di panico.
- Calmati, Weasley, possiamo porre rimedio... -
- Bugiardo! -
Continua a oscillare leggermente avanti indietro.
- Era una maledizione, le maledizioni non si annullano... Le maledizioni non si annullano, Draco, le maledizioni non si annullano... -
Si passa la mano sinistra sulla gola incessantemente, come a voler aiutare l’ossigeno ad entrare in maggiore quantità.
- Io resterò cieca, Draco, le maledizioni non si annullano... -
Gli fa paura.
Draco non ha mai visto un attacco di panico di tale portata. E l’unica cosa che trova da fare è poggiare entrambe le mani sul volto di Ginny, accarezzandola leggermente.
- Ti prego, calmati. Possiamo trovare una soluzione. -
E nonostante la cecità, riesce a leggere il dubbio negli occhi della ragazza.
- Io... Io ti farò da guida. -
- Cosa? -
- Sarò i tuoi occhi. -
Continua a non avere senso.
- Non-
- Senti, non farmici pensare su per troppo tempo. E’ una proposta semplice: mi tieni per mano, ed io ti guido. -
E’ la proposta più folle che le sia mai stata fatta.

--- Cinque anni dopo ---



- Mi accompagni in bagno? -
- Ai suoi ordini! -
La prende per entrambe le mani, facendola alzare dal divano e conducendola verso la stanza da lei richiesta.
- Aspetta che ti apro la porta... Accomodati. -
La fa passare, facendo per andarsene.
- Draco? -
- Mh? -
- La luce non me l’accendi? -
Fa dietro-front con un saltello.
- Oh, scusa, me ne scordo sempre... -
Solo quando nota il ghignetto stampato sul volto della moglie, capisce l’idiozia appena annunciata.
- Gin, amore della mia vita... -
- Sì? -
- ...Te ne vai un po’ a fanculo? -
Ginny ride di cuore, raggiungendo con passo sicuro il lavandino.
Ginny non ha più paura del buio, perché ormai è parte integrante del suo mondo.
E perché sa che in ogni momento potrà sempre contare su una guida, pronta a porgerle la mano.

La sua luce nell’oscurità.

 
Top
0 replies since 4/1/2008, 23:48   50 views
  Share