{
Drabble,
115 parole – Ace e Rufy centric}.
Sudore.
Fruscii veloci, sferzanti. In una serie armonica di colpi, tagliavano l’aria.
«A te non manca mai?».
Ancora fruscii. Nessuna risposta.
Era sottile come un velo, quel vento, soffice e delicato.
Le braccia smilze si muovevano a scatti precisi - avanti e indietro, avanti e indietro – e il rumore che provocavano [
frusc, frusc, frusc] era a malapena percettibile. Si mischiava al vento, confondendosi con esso.
Gli occhi di Rufy, tuttavia, seguivano le gocce di sudore. Lente e tondeggianti, percorrevano il torace nudo e il viso concentrato di Ace.
No, forse no… non come a lui, almeno.Ace sentě una goccia scivolargli lungo una guancia, fastidiosa.
Tanto il sudore si asciuga, prima o poi.
Come le lacrime.