| VINCITRICE DELLA SFIDA I supereroi non esistono di lilac Punteggio: 9,5 GRAMMATICA E SINTASSI: 9,5 CAPACITA' ESPRESSIVA: 9,5 CAPACITA' ARGOMENTATIVA: 9,5 CAPACITA' CRITICA E RIELABORATIVA: 9,5 ORIGINALITA' E CREATIVITA': 9,5 Recensione: un ottimo lavoro creato secondo lo stile dei fumetti americani. Come credere nei supereroi in un mondo in cui il male e la corruzione sembrano prevalere? E se fosse il supereroe stesso a non credere nell'esistenza di valorosi combattenti del crimine in calzamaglia? Jason è dotato di un super potere con il quale potrebbe sconfiggere i criminali e aiutare molte persone. Ma non lo usa se non per scopo personale. Egli è il più cinico e strafottente tra i supereroi. Inizialmente riviviamo la sua infanzia dolorosa, caratterizzata da abbandono, solitudine e paura, una paura un po' particolare, che lui riuscirà a combattere facendone la sua unica fonte di nutrimento! Da un uomo che ha sofferto molto nella sua vita ci si aspetta o che si voti completamente al male e alla vendetta, oppure al bene e alla misericordia. Jason, invece, se ne sta a metà strada: si fa i fatti suoi, vive una sorta di eremitaggio, una campana di cristallo dalla quale osserva gli altri uomini e, forse, li snobba, o li evita per un timore mai realmente sconfitto. Fino a quando non si ritrova immischiato in una situazione ben poco gradevole e, controvoglia, si vede costretto (da Molly, la sua unica amica, e dal misterioso D., che fungerà da guida per Jason) a indossare (in tutti i sensi!) i panni del supereroe e combattere Oliver Shark (il cattivo sfuggito al controllo dei “Superiori”), l'imprenditore che detiene il potere economico, e non solo, in città. Sono molti gli aspetti da approfondire in questo racconto non privo di duplici significati e messaggi nascosti. Jason, primo fra tutti, è un personaggio unico nel suo genere, nella sua straordinaria dote “paranormale” e nel suo tentativo di distaccarsi da ogni rapporto umano. Lui non è né buono né cattivo, ma ciò che lo spinge a diventare un supereroe, è il Bene, ma è anche il Male, che si giocano le sorti del mondo non, come immaginiamo noi, in una lotta all'ultimo sangue, ma in una sorta di sfida amichevole dove non vince mai nessuno dei due. Ma non è solo Jason il fulcro della storia: ogni singolo personaggio (a parte, forse, la signora Parker!) gioca un ruolo importante nella vicenda ed è trattato accuratamente, come se fosse il protagonista. Molly,D., Oliver Shark, Fellon, Russel vengono approfonditi fin nei minimi dettagli e neppure la scelta del nome è lasciata al caso. Sullo stile, niente da dire, è perfetto e ben dosato per ogni singolo personaggio.
Il mondo del male e l'eroe sbagliato di Queenofsprock Punteggio: 7,6 GRAMMATICA E SINTASSI: 6,5 CAPACITA' ESPRESSIVA: 7 CAPACITA' ARGOMENTATIVA: 7 CAPACITA' CRITICA E RIELABORATIVA: 8,5 ORIGINALITA' E CREATIVITA': 9 Recensione: (Nota del Giudice: io ti mangio!!) in questo racconto si parla di supereroi diversi dal solito: non coraggiosi, speciali, vincenti, ma spaventati, normali e ingannati dal Grande Hatar, una sorta di “divinità” o “grande capo” che elegge i supereroi, ma che in realtà si rivela essere una creatura infernale, venuta da un altro mondo per mietere anime innocenti. E' a causa sua che Capitan Sebastian assiste alla sua morte dall'esterno, come spettatore impotente, e poi vede morire una sua cara amica, anzi, in qualche modo ne è il diretto responsabile, guidato dalla malvagia astuzia del Grande Hatar. Poteva essere un racconto con i fiocchi, ma il tallone d'Achille che caratterizza quest'autrice è il suo essere troppo sintetica. Si percepisce difatti la mancanza di alcune spiegazioni, vi sono dei “buchi” che andrebbero riempiti e tutta la vicenda si svolge con estrema velocità. Inoltre, dal punto di vista stilistico, avrei separato il flashback della scena iniziale mettendo l'episodio passato in corsivo, oppure staccandolo proprio con uno spazio bianco. Vi è una frase in cui si ripete troppe volte il pronome “lui” ma, per il resto, non ho notato altri errori grammaticali.
Fatemi sapere se volete che i risultati appaiano anche su EFP (nell'archivio, intendo).
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