Spell in the Moonlight, [29/11/08] Fenomeni Paranormali

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Shurei
view post Posted on 15/1/2009, 18:56




Titolo: Spell in the Moonlight
Autore: Shurei
Fandom: Originali
Tema: I fenomeni paranormali
Pairing: Edward e Zoe
Personaggi: Edward Elric; Zoe; Derek Howell
Rating: Per tutti
Lunghezza: 2812 Parole (circa 4 pag )
Generi: Fantasy; romantico.
Avvertimenti: POV.
Disclaimers: Trama, personaggi, luoghi e tutti gli elementi che questa storia contiene, sono una mia creazione e appartengono solo a me. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è da ritenersi casuale e privo di alcuno scopo di lucro.
Introduzione: La scena s'innesta durante la notte, in cui il protagonista ha il culmine delle sue premonizioni, attraverso i sogni...

Note dell'autore: io amo Edward Elric di FMA, per questo ho scelto come nome il suo, motivandolo col fatto che sua madre (che tra le altre cose sono io) è fissata con quel personaggio. E poi io amo la realizzazione degli amori impossibili o quasi... ^_^
Premetto che la lunghezza è determinata dal fatto che ho spezzettato molto i periodi secondo un tatto puramente estetico. (Scusate la paranoia di queste mie manie, ma è colpa della mia professoressa che con i testi al pc, vuole il massimo senso estetico.)


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Spell in the Moonlight





Una notte stellata...
Una notte in cui il cielo è illuminato nonostante le tenebre.
E in quell'atmosfera, mi sveglio per l'ennesima volta di soprassalto...

Non ne posso più!

Molti pensano che io sia matto da legare e vorrebbero sbattermi volentieri in un manicomio...
Ma non se ne parla proprio!
Solo perchè sono dotato di poteri extrasensoriali e vedo i fantasmi non vuol dire che sia pazzo!
Ormai non so più che fare...
Beh! Proprio un bel niente, questi poteri li ho e me li tengo!
Oh, che sbadato! Mi chiamo Edward Elric.
Si, come il protagonista di Fullmetal Alchemist.
Mia madre ai tempi delle superiori era fissata con quel personaggio e vi dirò di più: ha avuto la fortuna sfacciata di trovarsi come ragazzo un “Elric”, così ha coronato il suo sogno di chiamarmi Edward. Quando me lo ha raccontato ci sono rimasto, va beh sorvoliamo!

Mi siedo sul letto, cercando di far mente locale su ciò che ho visto, quando il futuro è apparso davanti ai miei occhi addormentati.
È uno strazio sapere quello che ti succederà o che succederà agli altri, in anticipo... pazienza!
Domani mattina avverrà la morte di una studentessa in una scuola. No, mi correggo! Saranno tre le ragazze a perdere la vita!
Se vogliamo essere precisi, i loro nomi sono Alice Smitsun, mai sentita nominare... frequenta il 3 anno della Cross Heat Comprensive School; la seconda è July Allison del medesimo anno e manco lei mai sentita e Moe Pattinson del 2 anno. Questi sono i nomi apparsi nel notiziario che ho visto in sogno, ma i loro volti erano sfocati, quindi non credo di riconoscerli, se non dopo che sono diventate fantasmi!

Evvai dovrò esorcizzarle, non vedevo l'ora... Ma che due scatole!

E si! Perchè tra le altre cose, non ci bastava il fatto dei poteri extrasensoriali, sono anche nipote di un sacerdote... quindi esorcizzo spiriti.

No! Il nonno s'arrangia! Io me ne lavo le mani... Mi limiterò ad avvisarlo!
Almeno sta volta, non tornerò a casa con escoriazioni su tutto il corpo, per aver cercato, di salvare le povere malcapitate, che stavano per far visita al creatore!


Ritorno sotto le calde coperte riaddormentandomi, ma la mia mente viene investita nuovamente d'immagini ed avvenimenti: il prof mi darà il mio splendido compito da 5; i bombardamenti nella città di Gaza, che ci saranno fra un paio di mesi; la povertà e la morte che dilagano e il crollo della borsa di Wall Street...

-BASTA!!!!!!-

Mi risveglio, proprio quando la mia acerrima nemica di tutti i giorni suona: la sveglia.

-Che palle pure oggi non ho dormito nulla!-

Mormorando questa frase, entro in bagno per farmi una doccia, possibilmente ghiacciata, per svegliarmi, anche se so perfettamente che mi addormenterò in classe e il prof mi sbatterà dal preside. Infondo è ordinaria amministrazione!
L'acqua che accarezza il mio corpo, è una sensazione magnifica... se potessi stare tutto il tempo così mi sentirei un re, ma è tardi. Esco e mi asciugo velocemente per poi infilarmi la biancheria e la divisa scolastica. Sfreccio fuori dalla camera prendendo al volo la borsa e mentre scendo, mi annodo a fatica la maledettissima cravatta, d'obbligo con la divisa.
Con foga irrompo in cucina, dove mia madre è ai fornelli a preparare la colazione, mentre mio padre è comodamente seduto a leggere il giornale.
-Buon giorno Ed!- mi dice mia madre.
-Ciao mamma!-
-Giorno Figliolo!- aggiunge mio padre.
-Ciao papà!-
-Hai dormito bene?- chiede la donna.
-Ho fatto la solita nottata in bianco!-
-Ancora i tuoi poteri?- domanda il mio vecchio.
-Si! Ah! Prima che me lo dimentichi... se avete dei soldi in banca, andate a prelevarli, oppure rimarremo senza un soldo!-
-Perchè tesoro?- m'interroga mamma.
-Voi fatelo e basta!-

Mi guardano con occhi stralunati, come se stessi sparando una miriade di sciocchezze.

Quanto non li sopporto quando fanno così.
-Avete ancora tre ore, prima che succeda un disastro!-

Detto questo, varco la soglia di casa con un toast ancora in bocca, iniziando a correre come un forsennato, pechè il mio treno sta per partire, ovviamente l'avevo visto durante la notte, che sarebbe arrivato in anticipo e che l'avrei preso per un soffio.
Infatti, arrivato in stazione, scendo rapidamente le scale e, dopo aver visto il treno nella sua solita postazione, grazie ad un balzo felino, mi ritrovo sul vagone che sta chiudendo le porte in quel momento.

-Per un pelo, Edward!- afferma Derek, appoggiando la sua mano sulla mia spalla.
-Ciao...-

Lui è Derek Hollwel, il mio migliore nonché unico amico.
È stato il primo a credere all'esistenza dei miei poteri e a seguire fedelmente i miei consigli.
Ha gli occhi dorati, una carnagione ambrata e dei capelli a spazzola neri come la pece.
È un ragazzo allegro, simpatico e soprattutto un secchione di prim'ordine.
-Ti sei ricordato che oggi c'è il test di trigonometria?- aggiunge l'amico.
-Cosa? Che palle... ecco a cosa corrispondeva il 5!-
-Hai previsto che prenderai 5?- chiede Derek sorpreso.
-Si! A volte quello che prevedo si avvero a distanza di tempo...-
-Capisco...- esclama Lui.

Sospiro.
Riaprendo gli occhi, scruto l'abitacolo prima a destra, poi a sinistra e la mia vista si posa sull'angolo vicino alla porta, che da sull'altro vagone: lì c'è la creatura più incantevole che io abbia mai visto in tutta la mia vita: è una ragazza con una pettinatura particolarissima: ha un cascetto, con le due ciocche davanti più lunghe, che le arrivano all'altezza delle cosce, terminando con una piccola ondulazione. Sono di un colore che non ho mai visto, sembrano argentati, mentre ha degli occhi violacei stupendi... un fisico da mozzare il fiato, sembra una dea...
-Ehi, Derek!-
-Dimmi?- domanda lui, abbandonando la lettura del libro.
-La vedi quella ragazza?-
-Quale ragazza?- chiede disorientato senza vedere nessuno.
-Quella che è accanto alla porta che da sull'altro vagone...-
Il moro nega.
-E' impossibile! È una bomba!-
-Magari stai dormendo in piedi, amico mio.- spiega razionalmente Derek.
-Sono sveglio...-

Lei si volta nella mia direzione, guardandomi con occhi tristi, quasi invasi delle lacrime.
Rimango attonito a quella visione: quel volto così leggiadro... così puro e quelle lacrime... al solo vederlo, mi si riempie il cuore di tristezza.

Ora o mai più!

Mi faccio strada tra la folla, a suon di strattoni per avvicinarmi a lei. Una volta arrivatole davanti, le sorrido e guardandola negli occhi, mi lascio sfuggire:
-Ehi ciao!-

Tutti mi guardano malissimo!
Ai loro occhi sto parlando alla parete del treno.
Anche lei ha la loro stessa reazione, forse perchè riesco a vederla.
-Ri... riesci a vedermi?- domanda balbettando.
-Si.-
-Sei un sacerdote?- chiede timorosa.
-No!-
-Possiedi poteri extrasensoriali?- m'interroga.
-Si, per questo posso comunicare con te!-
-Capisco... forse è meglio se la smetti di parlarmi, o ti scambieranno per matto!- dice piano per paura di ferirmi.
-Oh tranquilla! Tanto sarebbe ordinaria amministrazione.-
-Mi dispiace!- aggiunge rattristandosi
-Ma dai! Non preoccuparti! Ah, io mi chiamo Edward Elric, tu?-
-Mi chiamo Zoe!- si presenta arrossendo.
-Bene Zoe! Piuttosto che ci fai qui? Non dovresti essere in paradiso?-
-No... non posso né andare in paradiso, né stare in questo mondo!- mi spiega.
-E perchè?-
-Perchè ho un conto in sospeso!- mi fa capire.
-Conto in sospeso?-

-EHI MR MONOLOGO, VIENI SIAMO ARRIVATI A SCUOLA!- Urla Derek per attirare la mia attenzione.

-Arrivo! Senti tornerò dopo... resta qui...-
Lei mi sorride salutandomi con un cenno della mano e prima di scendere, contraccambio con un sorriso.
Varcando la soglia della porta del mezzo, mi ritrovo di fronte la scuola e Derek lì fermo ad aspettarmi.

-Allora?- mi domanda il mio migliore amico.
-Allora cosa?-
-Lo sai che tutti i passeggeri ti guardavano malissimo?- mi fa notare.
-E chi se ne frega!-
-Allora com'era questa fantomatica ragazza?- m'interroga curioso.
-E' bellissima! Ha degli occhi violacei stupendi e...-
-Non dirmi che ti sei innamorato di un fantasma?- chiede ironico.
-Derek non scherzare! Lei è ancora in questo mondo... quindi non può essere morta!-
-Se lo dice il mio Ghost's busters di fiducia- ridacchia, lui.
-Non paragonarmi a quei fenomeni da baraccone!-
Derek sorride annuendo inarcando le sopracciglia.

Attraversiamo la strada e subito siamo oltre il cancello. Tra una chiacchiera e l'altra camminiamo fino ad arrivare all'entrata, dove prendiamo i libri di testo dai nostri armadietti e poi entriamo in classe. Subito alla prima ora, il compito di trigonometria: un disastro totale!

Ma perchè nelle mie visioni non vedo mai le domande dei compiti in classe?

Mi rimprovero come un imbecille da solo!
Possibile che veda solo morti, attentati, scippi, omicidi... ma qualcosa che torni utile, mai!
Fisso quel maledettissimo foglio con domande complicatissime, quello è geroglifico per me...
Oh beh! Solita tecnica, facciamo la conta per scegliere le risposte. Ne beccherò qualcuna per prendere 5.
Dopo aver canticchiato dentro di me, tutte le conte che conosco per decidere le risposte, consegno il compito a quella carogna del signor Tomson.
Riprendo posto a sedere e tiro fuori dalla cartella il mio blocco da disegno, trovo una pagina bianca e armandomi di matita, inizio a disegnare quel volto angelico... proprio per non scordarlo.
Per tutto il resto dell'ora fino alla fine del compito, tutto era silenzio, ora che questo è interrotto, posso solo immaginare i commenti di Derek.
-Bel disegno!- esclama lui arrivandomi alle spalle.
-Grazie... sarebbe la ragazza che ho visto prima.-
-Davvero? Complimenti avevi ragione... è proprio carina.- continua.

Gli sorrido, ascoltando vagamente i suoi discorsi sul compito, ma francamente non m'importano.
L'unica cosa che m'interessa è tornare sul treno per rivederla e chiarire il fatto del “conto in sospeso!”.
Ora dopo ora, continuo a pensare e ripensare a quelle tre parole: conto in sospeso... che vorranno mai dire? Mah!
Eppure... eppure... credo di averla già vista da qualche parte. Ma non ricordo dove e soprattutto quando.
Il lento scorrere del tempo mi fa letteralmente innervosire. Più sono ansioso di fare una cosa, più il tempo non passa mai, e dire che è l'ultima ora di lezione! Alzo la manica sinistra della divisa e guardo l'orologio: le 3 meno un minuto.

Meno un minuto, bene!

Inizio a contare all'arrovescia, fino ad arrivare a tre... due... uno... finalmente il suono della campanella. Prendo le mie cose ed esco in fretta per salire sul treno, che è già al suo solito binario, proprio per accaparrarmi posto a sedere accanto a lei. Salgo sullo stesso vagone e Zoe è ancora lì.
-Eccomi qua!-
-Sei tornato!- afferma, guardandomi.
-Già allora dov'eravamo rimasti? Ah si! Il conto in sospeso...-
Lei annuisce.
-Allora? Se non parli... io non posso aiutarti...-
-Vorresti aiutarmi!- esclama disorientata.
-Si!-
E mi ringrazia con un sorriso.
-Sono in questo vagone da ormai tre anni...- inizia a raccontare.
-Tre anni?-
-Si! Sono entrata in coma tre anni fa e da allora non mi sono più risvegliata. Di solito si dice che chi è in coma, veda una luce alla fine di un tunnel tutto buio, beh io l'ho percorso e mi sono ritrovata qui!- mi spiega.
-Perchè?-
-Perchè avevo un rimpianto!- risponde tristemente.
-Cioè?-
-Su questo vagone che prendevo ogni mattina, vedevo un ragazzo. Era sempre solo, ma nei suoi occhi si leggeva chiaramente che aveva voglia di vivere. Una volta, nonostante una vecchietta l'avesse guardato male per come teneva la divisa scolastica, lui l'ha fatta accomodare gentilmente al suo posto. Da allora mi sono sempre chiesta... “Che scuola frequentasse?” “Il suo nome?” “Se l'avessi rivisto anche il giorno seguente”...- aggiunge Zoe.
-Ho capito... questo ragazzo ti piace...-
-Molto! Rimarrò qui fino a quando non lo incontrerò! Infatti se potessi vederlo, gli parlerei... gli rivelerei i miei sentimenti.- termina al fischio del treno.

Mi sembra passato solo un minuto da quando sono salito, ma invece ne è trascorso molto più. Con lei ho l'impressione che il tempo non abbia cognizione e io lo perdo facilmente.
Infatti il treno ha appena sostato alla mia fermata.
Mi vedo costretto a salutarla e a prometterle che ci rivedremo domani.
Con grande rammarico scendo, guardandomi perennemente indietro, per vederla ancora.
Eppure nel suo racconto c'è qualcosa di famigliare, ma non riesco a ricordare!
-EHI INNAMORATO!!!!- mi urla Derek attirando la mia attenzione.
-Non sono innamorato!-
-Si, si! Allora che ti ha raccontato?- chiede curioso.
Spiffero tutto, magari Derek secchione marcio dalla memoria fenomenale, si sarebbe ricordato di qualcosa, e infatti:
-Sai... mi ricordo un avvenimento del genere.- mi dice.
-Davvero?-
-Si! Però è strano che tu non te lo ricordi!- mi rimprovera.
-Perchè?-
-Perchè quel ragazzo sei tu!- rivela il mio migliore amico.
-Io?-
-Si tu! Certo sei cambiato in tre anni, ma i tuoi occhi nemmeno di una virgola!- mi mette al corrente Derek.
-Quindi lei... lei sta aspettando me?-
-Esatto!- afferma.

Resto attonito alla notizia, non me lo sarei mai immaginato che lei aspettasse proprio me da tre anni! Ehi, un momento è stato tre anni fa che ho iniziato a padroneggiare perfettamente i miei poteri, prima non ci riuscivo manco a pagarli.
Rido, pensando all'ironia e alla sfortuna che mi sono perennemente vicine, ma tutto un tratto... mi accascio al suolo tenendo le mani sulla testa...

Che male!

-Ehi va tutto bene? Edward!?- mi chiama Derek preoccupato
Ma io non gli rispondo.
Il dolore è lancinante, ma mia testa sembra scoppiare, vedo una sala operatoria... Zoe... il suo battito che si affievolisce sempre più fino a fermarsi...
Un attimo prima il futuro, ora il passato: la mia mente ora ricorda perfettamente il fatto che sia Zoe che Derek mi hanno raccontato.
Ma ricordo anche di aver incrociato più di una volta i suoi splendidi occhi violacei.
Perdo i sensi, non riesco a comprendere quello che mi accade, tutto è estremamente confuso.
Al mio risveglio, vedo una luce e i volti preoccupati dei miei genitori.
-Edward! Meno male stai bene!- dice mia madre abbracciandomi.
-Mamma...-
-E' stato Derek a portarti qui e a chiamarci!- mi spiega
-Capisco.-
-Ora riposati!- m'impone.

In un primo momento annuisco, ma poi mi alzo di scatto dal letto iniziando a correre. Mi faccio guidare dal mio istinto e dal mio sesto senso fino alla sala operatoria: appoggio le mani sulle porte aprendole, entrando, urlando il suo nome.
Subito i medici mi guardano malissimo. Tutti mi intimano di uscire e di lasciarli lavorare. Ma il suo cuore non accenna a ricominciare a battere e inizio a sentir meno la presenza del suo spirito in questo mondo.
-NON E' POSSIBILE! AVEVI DETTO CHE SARESTI RIMASTA QUI FINO A QUANDO NON LO AVRESTI INCONTRATO! SEI UNA BUGIARDA!-

Continuo a ripetere quella frase non curandomi delle voci dei medici, ma soprattutto che il battito cardiaco ricomincia lentamente a farsi sentire...

-IO... SONO IO IL RAGAZZO CHE STAVI ASPETTANDO... SCUSAMI NON... NON ME NE SONO ACCORTO IN TEMPO!-
-D'avvero?- mormora attirando la mia attenzione.

Alzo il capo, con gli occhi invasi dalle lacrime, dicendo flebilmente il suo nome.
Solo un sorriso dal suo volto... e una carezza dolce e lieve dalla sua mano...
-Ti ho aspettato tanto... e ora... ti ho trovato... Edward...-

Si, mi aveva trovato e rapito allo stesso tempo.
I medici mi fanno uscire, finendo di prestarle le cure necessarie, mentre i miei dopo tanto cercare mi trovano e mi riportano a letto.
Dopo tre parternali lunghe un chilometro che non finivano più, i miei e Derek lasciano riposare i miei poveri timpani e, in quello stesso istante, entra la barella di Zoe.
-Contento ragazzo? Tu e tua bella siete nella stessa stanza!- esclama l'infermiere.
Annuisco sorridendo.
-L'orario di visita è terminato signori, dovete salutare il paziente!- aggiunge lui.

I miei genitori e Derek mi salutano raccomandandosi su troppa roba, se è per questo l'ho già dimenticata. Una volta usciti regna il silenzio, e la candica luce lunare penetra dalla finestra.
-Come hai fatto a sentirmi?-
-Non lo so. Forse perchè eri vicino al mio corpo!- afferma Zoe, per poi continuare -E così eri tu... ecco perchè i tuoi occhi erano famigliari... sei cresciuto... io ti ricordavo coi lineamenti più da fanciullino...-
Rido alzandomi dal letto, per poi avvicinarmi a lei. Solo il tempo di sedermi, che le sue mi braccia avvolgono, costringendo il mio capo ad appoggiarsi sul suo petto.
-Ascoltami Edward... tu non appartieni solo a te stesso... a questo mondo nessuno appartiene solo a se stesso... ognuno ha a che fare con qualcun altro... col quale condivide qualcosa. È per questo che non si è liberi... ed è per questo che esistono la gioia e il dolore... e anche l'amore.- mi fa notare Zoe.
-Lo so...-

Una tempesta di avvenimenti e la testa che fa di nuovo male... il futuro è davvero fastidioso.
-Qualcosa non va?- chiede preoccupata.
-No tranquilla! Solo il futuro invadente...-
-Hai visto anche qualcosa per noi?- domanda curiosa.
-Si...-
-E cosa?- m'interroga.
-Che da oggi io e te staremo insieme nonostante le difficoltà della vita.-
-E anche i tuoi poteri!- aggiunge.

Solo un sorriso illuminato dalla luce della luna...
Solo i nostri volti...
Solo noi!
Ad assaporare la bella favola chiamata amore...

Edited by sonsimo - 16/1/2009, 12:39
 
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