Ecco qua le recensioni, scusate un po' di ritarduccio per due sole storie, periodaccio
Prima ClassificataMiry,
"No matter where the winds may"Pur partendo come un film d’azione, la storia si sviluppa sul piano psicologico, analizzando come Jared e Jason vengano messi uno contro l’altro non dal caso, ma da regole prestabilite (i protagonisti parlano del destino, ma si intuisce che la sorte dei vari gemelli sia orchestrata per buona parte da tale Angeal, sbaglio?) che porteranno alla morte di uno dei due, senza comunque che gli sia permesso di separarsi neanche dopo di essa.
La prima persona è gestita bene, il lettore riesce a immedesimarsi in Jared e comprendere, nonostante la brevità del testo (direi ben gestito anche se questo punto, mescolare l’introspezione con l’azione in una one-shot breve non dà sempre buoni risultati), il legame che lo lega al fratello. In certi punti però la voce del fratello che racconta di eventi passati, quando ancora non è chiaro il presente, diminuisce la curiosità e l’attenzione cala.
Mi pare di capire che del significato della parola ambivalente sia stato scelto il primo (i due fratelli visti inizialmente come due metà speculari della stessa cosa, identici ma con vite opposte, per poi tornare ad un’unione alla fine) e in parte il secondo, in modo più spiccio, ovvero il fratello che uccide il fratello pur volendogli bene.
Per quanto riguarda la grammatica niente di particolare da dire, tranne lo spazio sballato fra qualche virgola qua e là.
GRAMMATICA E SINTASSI: 8,5
CAPACITA' ESPRESSIVA: 8
CAPACITA' ARGOMENTATIVA: 7,5
CAPACITA' CRITICA E RIELABORATIVA (attinenza alla traccia e sviluppo della stessa): 8
ORIGINALITA' E CREATIVITA': 9
VOTO: 8,2Seconda ClassificataAslinn,
"Insieme nell'immortalità"Due fratelli vampiri scoprono che la convivenza nei condomini non è il massimo nemmeno se si è immortali e succhiasangue rodati.
Storia a simpatica a suo modo, peccato che vada spesso a parare in battute un po’ tristi, a volte a metà fra la voglia di far ridere e quella di esser seri, senza riuscire a fare né l’uno né l’altro.
In verità quando la narrazione si mantiene più neutra, tipo quando la nonnina zannuta presenta si presenta con i due “piccoli” figlioletti, la situazione resa semplicemente così com’è è molto più divertente dei siparietti.
I due rimangono comunque simpatici, sono personaggi semplici e quel poco che ci viene detto all’inizio basta a caratterizzarli abbastanza da farli apprezzare, nonostante qualche caduta di stile.
Non mi è sembrato invece che il tema sia stato trattato non dico in modo approfondito, ma in modo da renderlo almeno un elemento significativo nella storia. Può darsi che sia una mia mancanza di comprensione, in quel caso sono aperta alle spiegazioni...
Per quanto riguarda la grammatica e lo stile, ricorre qualche frase un po’ troppo cliché o spassionata che stride col resto, ma non ho trovato nessun errore e in nessun caso la punteggiatura usata mi ha disturbato la lettura.
GRAMMATICA E SINTASSI: 8
CAPACITA' ESPRESSIVA: 7,5
CAPACITA' ARGOMENTATIVA: 7
CAPACITA' CRITICA E RIELABORATIVA (attinenza alla traccia e sviluppo della stessa): 6,5
ORIGINALITA' E CREATIVITA': 7,5
VOTO: 7,3RIngrazio entrambe per aver partecipato, vi invierò i banner nei prossimi giorni!