Innanzitutto scusate davvero per il ritardo, ma il periodo è stato terribile dal punto di vista universitario! I vostri bannerini non sono ancora pronti a causa di problemi tecnici del nostro amministratore grafico, ma ho deciso di postare ugualmente i risultati per non farvi aspettare ulteriormente. Ve li farò avere direttamente in questo topic appena saranno pronti.
Vi ricordo che se lo volete potete chiedere che il giudizio venga pubblicato nello spazio recensioni della vostra storia su Efp, se la postate lì.
Ed ecco la classifica!
Prima qualificata:
Red Wire di *Tersycore
Punteggio: 8.3 Red Wire è un racconto lungo e articolato, ben strutturato in ogni sua parte. Come altre storie in gara, trasmette fin dall’inizio quel senso di mistero che accompagnerà poi lungo la lettura fino alla conclusione. Tutti i personaggi sono ben ritratti, il livello di approfondimento introspettivo è buono e nel complesso risultano credibili. La storia è intensa e l’autrice riesce a dispiegare bene la trama, soffermandosi molto sui dettagli e permettendoci di afferrare appieno il senso di ciò che il suo racconto si propone di trasmettere. Alcuni passaggi sono forse un po’ troppo lunghi rispetto ad altri, ma credo siano comunque necessari e funzionali alla storia in quanto ci forniscono importanti informazioni riguardo ai suoi protagonisti. Nulla è lasciato al caso, persino i loro nomi sono scelti con molta cura.
Ci sono numerose sviste dal punto di vista formale, davvero tanti errori di battitura nonostante lo stile sia comunque più che buono e la storia rimanga piacevole da leggere. Sono presenti anche errori più gravi di semplici errori di battitura, di concordanza, ma si tratta di casi isolati ed è evidente siano sviste.
Grammatica e sintassi: 7
Capacità espressiva: 8
Capacità argomentativa: 9
Capacità critico-rielaborative: 9
Originalità e creatività: 8.5
Seconda qualificata:
L’ora dell’ultimo tè di Aslinn
Punteggio: 8Una storia ben strutturata, intrisa di mistero dall’inizio, con quei nomi particolari per parlare dei protagonisti, fino alla poco prevedibile conclusione. Dispiace un po’ che alla fine non si sappia nulla del Lupo, possiamo solo immaginare quali siano state davvero le sue motivazioni. Dopotutto niente di lui è rassicurante, come lettrice non ho potuto fare a meno di dubitare del personaggio fin dall’inizio, e devo dire che mi ha intrigato non poco!
Il finale è davvero amaro e triste ma al tempo stesso liberatorio, dopo quello che si è scoperto del protagonista la fine delle sue sofferenze arriva quasi come una benedizione. Il tema del bando è stato ben centrato e trattato in modo particolare, dato che in questa storia la capacità non umana del protagonista è vista dallo stesso come una vera e propria condanna. L’incontro con una ragazza gli darà, solo per un po’, l’illusione che non sia così, ma tutti i castelli in aria crolleranno dinanzi all’espressione della vera natura della giovane.
Il racconto è molto buono dal punto di vista formale, a parte un errore grave: “un‘eleganza” senza apostrofo.
Grammatica e sintassi: 7.5
Capacità espressiva: 8
Capacità argomentativa: 8
Capacità critico-rielaborative: 8.5
Originalità e creatività: 8
Terza qualificata:
Assassin di Lostinsoul27
Punteggio: 7.3Questa breve storia ha per protagonisti un ragazzo e una ragazza con capacità telepatiche, molto legati tra loro. Soltanto che lui è un assassino, mentre lei cerca di condurre una vita normale. Si ritrovano quando il giovane sequestra la ragazza, portandola nella sua casa, pur non avendo intenzione di farle del male. Lei è la sola persona che possa comprenderlo e infatti Christel lo fa, riuscendo a ritrovare in quell’uomo il ragazzino che è stato il suo primo amore.
Il racconto è avvincente e dal ritmo incalzante, forse un po’ troppo. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, credo che quella di Gabriel sia riuscita meglio. Christel, purtroppo, non mi ha convinto fino in fondo. Capisco che fosse anche intento dell’autrice che andasse così, ma la sua reazione finale mi è sembrata comunque poco credibile, soprattutto la sua risposta alla domanda di Gabriel:
“Puoi perdonarmi?”
“Per cosa?” Comunque sia è un buon racconto, curato dal punto di vista stilistico e formale, anche se è presente qualche svista: “in fondo” tutto attaccato e qualche errore di punteggiatura (in particolare un paio di virgole tra soggetto e predicato).
Grammatica e sintassi: 8
Capacità espressiva: 8
Capacità argomentativa: 6.5
Capacità critico-rielaborative: 7
Originalità e creatività: 7
Quarta qualificata:
Una risata nel vento di Ainsel
Punteggio: 7.2Un racconto avvincente, che si snoda attraverso la vita del protagonista, ponendo l’accento sugli avvenimenti salienti, quelli che lo hanno messo a contatto con uno spirito con cui, inaspettatamente, scoprirà di avere un legame. La storia è narrata in prima persona proprio dal protagonista, che ci apre la sua mente e ci rende partecipi delle sue emozioni, dei suoi desideri, delle sue paure. Prova una bizzarra sorta di attrazione nei confronti di quello spirito, scoprire qualcosa su di lei diviene per lui quasi un’ossessione, desidera sempre poterla rivedere. Viene trattato anche il suo rapporto con il padre, un rapporto piuttosto complesso. Philip prova emozioni contrastanti nei confronti di quell’uomo che lui stesso definisce molto simile a sé. Non per niente entrambi concluderanno la loro vita con il suicidio.
Il racconto è intenso e ben strutturato, piacevole da leggere. Sono presenti parecchie imperfezioni, tra cui alcune gravi: un apostrofo mancante e diversi errori nei tempi verbali, un “quando” al posto di un “quanto” e alcune frasi dalla dubbia costruzione.
Grammatica e sintassi: 6.5
Capacità espressiva: 7
Capacità argomentativa: 7.5
Capacità critico-rielaborative: 7.5
Originalità e creatività: 7.5
Quinta qualificata:
Spell in the Moonlight di Shurei
Punteggio: 6Edward è un ragazzo dotato del potere di vedere il futuro e tale potere condiziona la sua adolescenza e il rapporto con i coetanei. Eppure, sarà proprio quel potere che lo porterà a una svolta, nella forma dell’incontro con una ragazza bellissima, alla quale si sentirà immediatamente legato.
L’idea alla base di questa storia è carina e l’intreccio molto semplice. Avviene tutto in maniera piuttosto frettolosa e l’autrice si sofferma poco sui dettagli, se non su quelli fisici. L’introspezione è un tantino approssimativa e infantile (ti prego, non prendertela se uso questo termine!), così come la caratterizzazione dei personaggi. Alcuni passaggi, in particolare, meriterebbero un approfondimento maggiore, perché stando così le cose il protagonista appare eccessivamente superficiale e a tratti poco credibile.
La prima persona narrante può giustificare di certo il linguaggio colloquiale adottato, ma alcune scelte appaiono comunque infelici, come ad esempio l’eccesso di punti esclamativi e puntini di sospensione.
Sono presenti numerosi e sparsi errori formali, di punteggiatura e ortografia.
Grammatica e sintassi: 6
Capacità espressiva: 6
Capacità argomentativa: 5
Capacità critico-rielaborative: 6.5
Originalità e creatività: 6