| Faccio i miei complimenti a tutte e due le partecipanti, come vedete lo scarto tra i due punteggi è veramente minuscolo, infatti siete state tutt'e due bravissime e le vostre storie mi sono piaciute molto ^^
Vincitrice sfida Quello che non c'è - Aslinn Punteggio: 7.1 GRAMMATICA E SINTASSI: 6.8 C'è un paragrafo in cui hai fatto un uso eccessivo dei punti di sospensione, e non sono stati separati dalla parola che li segue, cosa che bisogna sempre fare. Per il resto non sono presenti evidenti errori grammaticali.
CAPACITA' ESPRESSIVA: 7 Lo stile utilizzato è molto armonioso, ricco di figure retoriche (metafore, similitudini, ossimori...), ma non tutte sono comprensibili e a volte risultano fuori luogo e poco logiche. La scelta di dividere il racconto in piccoli paragrafi all'inizio è buona, ma verso la fine il ritmo diventa troppo spezzato. Trattandosi di un sogno/allucinazione del protagonista, io avrei diviso le sequenze non in modo così secco ma, come dire, inserendo qualche immagine sfumata, o un pensiero in dissolvenza.
RISPETTO PARAMETRI E TRACCIA: 7.3 La canzone scelta è stata utilizzata all'interno del racconto con molta abilità: molte frasi sono state rielaborate ed inserite all'interno del contesto della storia come ricordi, sensazioni, azioni. Il testo della canzone era già di per sé alquanto "ambiguo" e l'autrice l'ha ripreso bene ambientandolo in questo mondo onirico, dove si alternano la pace l'amore all'interno della casa e la guerra e il terrore all'esterno. Una cosa che tuttavia non sono riuscita a capire fino in fondo è il significato della frase finale, che poi è il titolo della storia e della canzone: se l'uomo, con quelle parole, si riferisce al mondo da lui visto nelle allucinazioni, com'è possibile che pensi che sia bellissimo?
ORIGINALITA' E CREATIVITA': 7.3 Ho trovato l'ambientazione molto originale: mondo in cui il protagonista vive è in realtà un'allucinazione, ma è diversa da quelle che di solito ci si aspetta in storie del genere. Non viene spiegato il dove, il quando e il perché, ma tutto sembra avere un filo logico, anche il fatto che lui stia combattendo contro delle creature mostruose, sembra il set di un film fantascientifico o fantasy. Eppure si riesce a percepire qualcosa che non va, in qualche modo il lettore, verso la fine, piano piano si accorge che quello non è il mondo vero, che la mente del protagonista è fortemente distorta e che ciò che vediamo attraverso i suoi occhi non è reale.
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When I have fears that I may cease to be - kaos3003 Punteggio: 7.075 GRAMMATICA E SINTASSI: 7 La storia non presenta particolari o gravi errori grammaticali, solo un paio di battitura che sarebbero stati facilmente individuabili ad una rilettura più attenta. A parte questo, la grammatica e la sintassi sono ben curate.
CAPACITA' ESPRESSIVA: 6.5 Lo stile è decisamente particolare, pulito e scorrevole in modo da adattarsi bene allo stato d'animo del protagonista. Il registro lessicale tende al volgare ma non stride con il resto della narrazione, è chiaramente voluto e risulta la scelta migliore, non solo, la curda descrizione dell'amplesso e commenti più o meno cinici e triviali dell'osservatore calzano meglio di qualunque altro abbellimento poetico. Nonostante questo, non sempre c'è un filo logico che lega una frase a quella successiva e, anche se questo era lo scopo dell'autrice, rende a volte difficile la lettura.
RISPETTO PARAMETRI E TRACCIA: 7.5 La traccia è stata rispettata e sviluppata con molta originalità: sono riuscita a recuperare il testo della poesia di Keats e devo dire che ho trovato David, il protagonista, dannatamente simile a come mi sarei immaginata il poeta. A mio parere, i pensieri di David rispecchiano molto bene il testo scelto dall'autrice, che l'ha rielaborato in chiave ancora più cupa e cruda.
ORIGINALITA' E CREATIVITA': 7.3 Il racconto si distingue molto sia per lo stile che per i punti di vista con i quali i fatti vengono narrati e interpretati. Il protagonista è evidentemente una persona sensibile, ha l'animo dell'artista, vede le cose in un modo diverso da come le vedono le persone "normali", e allo stesso tempo cinica. E' sicuramente un personaggio difficile da capire, probabilmente la storia sarebbe stata banale se David fosse stato nient'altro che un voyeur annoiato, ma così non è. Lui spia la coppia non per trarne a sua volta piacere, ma per rispettare una vecchia tradizione iniziata con l'ex fidanzata, la quale ormai l'ha abbandonato per "qualcuno migliore di lui". La scena, descritta in modo altamente erotico, non gli trasmette alcuna sensazione, o comunque, nessuna delle reazioni che ci si aspetterebbe. Lui osserva quasi annoiato, conoscendo ormai a memoria il copione che si ripete forse ogni sera, giudica i loro gesti e al contempo si abbandona a riflessioni più o meno collegate fra esse, sulla sua vita personale e sulla sua carriera praticamente fallita di scrittore.
Spero che i giudizi vadano bene, ditemelo se ho detto qualche cavolata e se ho interpretato male le vostre storie ^^?
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