Angry, #5: cioccolato/caffè/tè

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Lostinsoul27
view post Posted on 17/1/2010, 20:10




- Titolo: Angry
- Autore: Lostinsoul27
- Fandom: Harry Potter
- Genere: Generale
- Tipologia: One-Shot molto, molto breve (2013 parole)
- Avvertimenti: /
- Trama: James Potter si era svegliato decisamente di buon umore quella mattina.
Un po' troppo euforico, forse, ma di buon umore.
- Disclaimers e Crediti: /


James Potter si era svegliato decisamente di buon umore quella mattina.
Un po' troppo euforico, forse, ma di buon umore.
Si era vestito in un lampo, e con un sorriso che aveva intimorito il suo miglior amico di sempre Sirius Black, si era diretto in Sala Grande per fare colazione.
Aveva preso posto accanto a Lily Evans, che, come sempre, l'aveva bellamente ignorato.
< Vuoi del tè, Evans? > Le aveva chiesto, afferrando la teiera al centro del tavolo.
< No, grazie. > Aveva risposto quest'ultima, gelida, tornando l'attimo seguente a parlare con la sua migliore amica.
James fece spallucce e se ne versò una generosa quantità nella sua, di tazza, distraendosi per salutare i nuovi arrivati al tavolo, finendo per superare l'orlo della tazza e per far finire il liquido sul piattino al di sotto.
Il tè superò anche l'orlo del piattino, mentre James continuava ostinato a rivolgere saluti a tutti i presenti, anche loro ignari della cosa.
Il tè finì per bagnare la divisa della Evans quando Sirius, inavvertitamente gli aveva spostato il gomito per farsi spazio per raggiungere la sua ultima fiamma di Tassorosso.
< Potter! Ma sei un idiota! > Aveva sbottato Lily, rossa d'imbarazzo, scattando in piedi e guardandolo furente.
James si ridestò e puntò lo sguardo alla sua tazza, orrendamente stracolma di tè e alla teiera, ormai vuota, che reggeva ancora in mano.
< N-non era mia intenzione... cioè... non volevo assolutamente... > Cercò di giustificarsi, tirandosi all'indietro una volta incrociato lo sguardo furente della ragazza.
< Non volevi cosa, esattamente? Imbrattarmi la divisa di tè? Lo credo bene! > Sbottò.
< Si, cioè... mi dispiace, davvero... > Rincarò.
< Certo, e suppongo ti dispiacerà ancora di più quando ti toccherà lavare la tua, di divisa! > E afferrata la caraffa del caffè glie la versò completamente addosso, marciando, l'attimo dopo, verso il pesante portone, i capelli svolazzanti.
L'aveva fatta arrabbiare. Di nuovo. Come al solito. Con l'unica differenza che, adesso, aveva una divisa in più da lavare.
 
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