Ragno, #15, Parola: clown/pop corn/contorsionista/zucchero filato/elefante

« Older   Newer »
  Share  
Lely1441
view post Posted on 14/3/2010, 09:15




Fandom: Originale
Rating: Per tutti.
Tipologia: Flash Fiction.
Lunghezza: 565 parole.
Genere: Non-sense.
Disclaimer:Trama, personaggi, luoghi e tutti gli elementi che questa storia contiene, sono una mia creazione e appartengono solo a me.
Introduzione alla Fan's Fiction: Io mi nutro di menzogne, vivo di falsità ed espello inganni. Tu sei solo un piccolo filo nella grande ragnatela del mio mondo dove io sono il ragno, non hai diritto di dirmi che non sono una buona-



Ragno



Ricordo che non mi piaceva essere lì. Era tutto troppo grande, troppo confusionario, troppo colorato, troppo… Troppo. Non mi piaceva uscire, soprattutto non con lui. Preferivo rimanere accovacciata a terra in quella stanza, ad osservare la trama del disegno formata dalle mattonelle del pavimento, le seguivo con gli occhi anche se era buio e non potevo vedere bene.

Perché non potevi vedere bene?



Era buio, te l’ho detto. Non si può vedere bene se non c’è luce, no?

Hai ragione. E perché ti portava fuori?



Non lo so, non l’ho mai capito e non mi interessa farlo. Probabilmente per avere la coscienza a posto. Ad un certo punto, mentre eravamo in questo posto, mi trovo in mano questo enorme bastoncino con lo zucchero filato rosa appiccicato sopra. Ma sai, a me lo zucchero filato non piace.

Gliel’hai detto?



No.

Gliel’hai mai detto?



No.

Sai, è strano. Intendo, che non ti piacesse lo zucchero filato. A tutte le bambine piace lo zucchero filato.



A me no. Dici che non sono stata una brava bambina? Tutte le brave bambine amano lo zucchero filato, l’hai detto tu.

Io non ho detto questo. Ho detto che è strano, ma immagino possa capitare.



Immagini? Davanti alla realtà dei fatti immagini? Non mi credi?

Perché travisi le mie parole?



Perché rispondi con una domanda ad un’altra domanda?



Io interpreto i tuoi pensieri. Sono sempre stata brava a capire ciò a cui una persona riflette.

Va’ avanti con la storia.



Niente, mi dà questo zucchero filato. Ma a me non piace, è troppo dolce e appiccicaticcio e io odio avere le mani sporche, quindi ne prendo un poco e poi lo butto. Lui si arrabbia e mi sgrida, perché sai, le brave bambine mangiano lo zucchero filato e non buttano mai via ciò che viene loro regalato. Devono far finta di amare anche ciò che in realtà non sopportano, delle brave bamboline-soldato.

E tu, che cosa hai risposto?



Niente.

Bugia.



Niente, gli ho solo detto che mi sarei uccisa e poi mi sono buttata da una giostra. Era una bella giostra bianca e rosa, con i cavalli dorati e le carrozze da principessa…

Eri su una giostra?



No. Però mi sono gettata comunque. Era una bella sensazione, ero convinta che lui avesse torto e volevo fargliela pagare.

Per un po’ di zucchero filato?



No. Sì. Un po’ per tutto. Che cosa ne pensi?

Credo che lui non sia stato un buon-



Dici?

Sì, probabilmente lui non è stato un buon-



Un buon cosa, scusa?

Ho detto che probabilmente lui non è stato un buon-



Oh.

Ma nemmeno tu sei stata una buona-





Mi hai capito?



No, non riesco a percepire l’ultima parola che dici.

Com’è possibile? Prima mi avevi detto di aver compreso! Era una bugia? Dimmi, era una bugia?



È sempre una bugia. Tutto è una bugia, anche questo. Tu sei una bugia, tu non esisti.

Certo che esisto, ti sto parlando.



Ma io non sono normale, ricordi? Io mi nutro di menzogne, vivo di falsità ed espello inganni. Tu sei solo un piccolo filo nella grande ragnatela del mio mondo dove io sono il ragno, non hai diritto di dirmi che non sono una buona-

Mi hai mentito. Avevi capito.



Io mento sempre. Anche ora sto mentendo.

E cosa mi dici dello zucchero filato?



Mentivo, a me piace. A tutte le brave bambine piace lo zucchero filato, no?
 
Top
0 replies since 14/3/2010, 09:15   22 views
  Share