 | Sandy Potter |
| | Titolo: Polvere di Stelle Pairing: Ron/Hermione Rating: Per tutti Genere: romantico, generale Tipo: one-shot *Polvere di stelle*
Sala Comune Grifondoro, venerdì sera, ore 21, c'è chi studia, chi parla, chi legge, chi gioca a scacchi, chi... litiga. Forse avete già capito chi sta litigando con chi: - Adesso basta, mi sono stufata di farti copiare i compiti! Sono 7 anni che vivi a scrocco, adesso sono stufa! - a parlare, o meglio ad urlare, era stata una ragazza dai capelli castani e mossi.
- Ma... Ti prego, è l'ultima volta, te lo prometto! - disse un ragazzo alto, dai capelli rosso fuoco.
- Ronald, lo ripeti ogni volta! Ma adesso non ci casco più! Arrangiati! - rispose lei mentre raccoglieva i suoi numerosi libri e si dirigeva verso il dormitorio femminile.
- Hermione, dove vai? Ti prego lasciami copiare almeno il tema di Trasfigurazione! - la supplicò Ron.
- Scusa, me ne vado a dormire! Non pensare di chiedermi un'altra volta i compiti perché non te li passo più!! Buonanotte Bilius!
- Non chiamarmi Bilius, non lo sopporto!
Hermione neanche gli rispose: - Buonanotte Harry!
- Notte Herm! - rispose all'amica Harry, poi, appena lei scomparve dalla vista dei due ragazzi, il moro ricominciò a parlare all'amico: - Ma quando la finirai di farla arrabbiare così solo perché non vuoi usare un po' di cervello per fare i compiti da solo?
- Non lo faccio apposta, diciamo che è più forte di me.
- Quindi ti piace tormentarla?!
- Diciamo di sì! Anche se non mi piace né litigare con lei, né non parlarle!
- E sei ancora qua a parlare con me?!
- Scusa ma come faccio a chiederle scusa?! È andata nel suo dormitorio!
- È andata verso i dormitori ma, conoscendola, è di sicuro in cima alla Torre!
Ron ne rimase sorpreso, guardò un attimo Harry e poi corse su nei dormitori.
~*~
Hermione si diresse nel suo dormitorio, entrò nella sua stanza, prese il suo mantello e percorse lentamente le scale che portavano in cima alla Torre. Aprì la porta che dava su una piccola terrazza da dove si poteva ammirare il paesaggio fantastico nel quale è immersa Hogwarts. Le piaceva stare lì a pensare; per quasi metà anno scolastico era andata a caccia dei frammenti di anima di Voldemort, aveva viaggiato con Ron ed Harry e quest'ultimo finalmente aveva distrutto definitivamente il Signore Oscuro. Lei e Ron, dopo il funerale di Silente, si erano avvicinati notevolmente e anche se litigavano avevano iniziato a chiarire il perché delle loro liti. Ma adesso, erano di nuovo a scuola e le litigate erano ricominciate come gli anni precedenti. Assorta nei suoi pensieri e nel contemplare il panorama illuminato dalla luna non si accorse minimamente che Ron aveva fatto irruzione sulla terrazza.
- Mione, scusami! - le disse Ron abbracciandola da dietro – Non avrei dovuto chiederti i compiti, ma lo sai che è più forte di me!
- Ron, devi imparare a fare i compiti da solo, io ti posso dare una mano correggendoli o spiegandoti le cose che non capisci, ma non ti farò copiare mai più niente! - disse Hermione al suo amico, mentre si voltava per guardarlo negli occhi.
- Ok! Allora ti prego ho un bisogno disperato di una persona che mi aiuti nel compito di Trasfigurazione per lunedì! - le disse dopo averle dato un bacio sulla guancia ed essere arrossito all'inverosimile.
- Va bene! Ma come mai fai i compiti 'sta sera? Di solito aspetti la sera prima! E oggi è venerdì?!
- Domani c'è la gita ad Hogsmeade e poi domenica c'è la partita di Quidditch! - le spiegò mentre rientravano e scendevano in Sala Comune.
- Capisco... - aggiunse lei, un po' sconsolata. Avrebbe tanto voluto che Ron la invitasse a passare un sabato nel paesino vicino, ma, a quanto pareva, non si era neanche preoccupato di chiederglielo, forse lo dava per scontato, mah...
- Ti andrebbe di venire con me ad Hogsmeade, domani? - sembrava che le avesse letto nel pensiero; Ron aveva continuato a parlare ma lei era troppo presa dai suoi pensieri e così aveva udito solo l'ultima domanda (fortunatamente!).
- Certo, mi farebbe veramente piacere. - rispose lei in parte sorpresa per come lui aveva iniziato a capire i suoi pensieri, tanto che le venne un dubbio – Non è che per caso hai imparato a leggere nella mente delle persone?!
- No, perché?
- Mi ha solo sorpresa che tu... sia venuto a cercarmi proprio sulla terrazza! - non sapeva rispondere a quella domanda e così disse la prima cosa che le venne in mente.
- Oh, quello, Harry mi ha solo detto che avrei potuto trovarti lì. Spero non ti dispiaccia se mi ha dato l'indicazione per trovarti!
- No, anzi, se non venivi a fare la pace chissà per quanto ti avrei tenuto il broncio, anche se quando sei arrivato mi hai distolta dal panorama fantastico che c'era 'sta sera!
- Oh scusa! - poi parve pensare un po' ad una cosa – Facciamo così: tu mi aiuti a fare il compito a tempo di record e poi ritorniamo su a contemplare il lago e la foresta bagnate dalla luna, che ne dici?
Hermione non rispose, solo gli saltò al collo abbracciandolo e dandogli un bacio su una guancia. - Devo prenderlo per un sì?! - chiese Ron dopo lo slancio di affetto dell'amica.
- Esatto!
~*~
Circa un'ora e mezza più tardi Ron finì il tema di Trasfigurazione, nel frattempo Hermione dormiva appoggiata al tavolo, aveva iniziato a leggere un libro quando aveva visto il suo amico scrivere il compito, ma dopo poche righe della pagina si era addormentata. Ron, quando l'aveva vista accasciarsi sul libro, le aveva poggiato sulle spalle il suo maglione perché non prendesse freddo. Il rosso continuava a fissare l'amica sorridendo, non aveva voglia di svegliarla e soprattutto non aveva voglia di farle correggere il tema quella stessa sera; Hermione dopo un po' si svegliò e si chiese come mai si trovasse seduta ad un tavolo e non nel suo dormitorio, poi le venne in mente che Ron le aveva chiesto di aiutarlo nei compiti, si ricordò anche della proposta che lui le aveva fatto.
- Ehi, dormigliona, sarà meglio che tu mi corregga il compito domani! - disse Ron appena la vide svegliarsi e riprendere un minimo di conoscenza.
- Cosa?! Ah già il tuo compito, l'hai finito?
- Certo! E mi sa anche che sarà meglio guardare la luna e le stelle rispecchiarsi sul panorama di Hogwarts un'altra sera, sei troppo stanca.
- No, non è vero, solo perché mi sono addormentata qui non vuol dire che sono stanca, anzi...
- Mione, ti conosco, tu non crolli così se non sei stanca! Anche quando eravamo in viaggio Harry ed io facevamo a turno per cercare un posto dove riposare ma non tanto per noi quanto per te! Non vele la pena negare l'evidenza solo perché vuoi contemplare il panorama. E poi domani dobbiamo andare ad Hogsmeade e ti voglio riposata, non voglio andare in giro con uno zombie.
- Ok, mi hai convinta. Ma domani sera voglio vedere il panorama!
- Va bene, adesso vai a dormire!
- Fammi correggere il compito, prima.
- Non se ne parla! Ti devo portare di peso in camera tua?!
- Lo sai che non è possibile...
- Appunto, te lo faccio correggere domani, promesso!
- Va bene, buonanotte Ron! - si alzò e gli diede un bacio sulla guancia, ormai era un'abitudine, non lo faceva tutte le sere, ma solo quando si sentiva felice. Poi la riccia si diresse verso i dormitori questa volta senza andare sulla terrazza della Torre.
~*~
Il giorno dopo passò tra passeggiate, compere nei vari negozi (soprattutto Mielandia e Zonko), fermate ad ammirare la Stamberga e una puntatina ai Tre Manici di Scopa per pranzare. Hermione e Ron parlarono civilmente tra di loro e non ci furono liti, anzi era tutto perfetto e a volte si prendevano in giro. Quando rientrarono ad Hogwarts si diressero in Sala Comune e poi a cena. Una volta entrati nella Sala Grande si accomodarono vicino ai loro amici: - Allora, cos'avete fatto a Hogsmeade? - chiese Harry dopo averli salutati.
- Abbiamo fatto il solito giro di negozi! - rispose Ron – E voi, cos'avete combinato?
- Niente di particolare. - rispose vago, senza entrare tanto nei dettagli della fantastica giornata che avevano passato lui e Ginny.
- Già, niente di particolare! - disse Ginny guardando di sottecchi Harry e arrossendo leggermente.
- Non indago oltre. - disse Ron, facendo alzare su di sé tre paia di occhi.
Hermione dopo qualche secondo scoppiò a ridere, seguita a ruota da Ginny e Harry: - Tu che non indaghi oltre, mi sembra così strano. Di solito non sei così... così permissivo quando si tratta di tua sorella ed Harry.
- Appunto perché è mia sorella non voglio sapere cos'hanno combinato e poi la gente cambia! - affermò convinto Ron.
- Ok, ok, non ti scaldare. Lo sappiamo che sei cambiato, chi non sarebbe cambiato dopo quello che abbiamo sopportato, ma la tua iper-protezione verso Ginny e me non cambierà mai!
Ron non rispose, non aveva il coraggio di ribattere all'affermazione dell'amica perché aveva perfettamente ragione, ma gli si imporporarono leggermente le orecchie.
Continuarono la cena in silenzio, per poi andare tutti in Sala Comune a sedersi davanti al fuoco sul solito divano. Dopo alcune ore passate a chiacchierare Ginny e Harry diedero la buonanotte e ognuno andò nel proprio dormitorio, lasciando Ron ed Hermione a parlare: - Noi due abbiamo una cosa da fare, da ieri sera.
- Già, vado a prendere il mantello pesante e poi andiamo in terrazza! - rispose Hermione all'amico.
- Ti aspetto lassù! - disse Ron avviandosi verso il suo dormitorio, aveva in mente qualcosa di speciale per l'“amica”, infatti, quel pomeriggio, mentre lei era entrata nella libreria per vedere se era arrivato un nuovo libro sull'Aritmanzia applicata, lui era entrato in un negozio lì vicino a comprare un braccialetto che Hermione aveva visto prima di fiondarsi in libreria.
Arrivato in terrazza guardò per qualche secondo il panorama sottostante e ne rimase affascinato, la sera prima non si era accorto di quanto si vedessero bene il parco, il lago e il campo da Quidditch da lassù. Dopo essersi risvegliato da quella vista fece apparire una candela e una rosa.
Hermione arrivò dopo qualche minuto e si stupì di trovare quell'accoglienza da parte dell'“amico”: - Ron? Come mai tutto questo?
- Ecco... Siccome ieri sera poi non siamo venuti quassù per ammirare il panorama, ho pensato che sta sera sarebbe stata la serata giusta per... ringraziarti per l'aiuto che mi dai nei compiti e per...
- Per... - lo esortò lei.
- Per darti questo! - Ron le allungò il pacchettino che lei prese e aprì.
- Questo è il braccialetto che avevo visto oggi! Ma quando l'hai comprato?
- Mentre tu eri andata a prendere il libro di Aritmanzia.
- Sembrano tante stelline, anzi polvere di stelle! - disse Hermione dopo un po' ammirando più da vicino il braccialetto.
- Allora è la serata giusta per dartelo! Da quassù le stelle si vedono benissimo! - disse dopo essersi seduto sul davanzale vicino ad Hermione. - Mione, senti, - aggiunse dopo un po' di silenzio – volevo anche dirti un'altra cosa. - le sue orecchie presero una tonalità di rosso molto vicino al bordeaux.
- Sì, Ron, ti ascolto.
- Ecco, vedi, tu prima a cena hai detto che la mia iper-protezione per te e Ginny non cambierà mai, bè per Ginny è normale perché sono suo fratello e la vedo ancora come la bambina con la quale giocavo quando ero piccolo e l'ho sempre difesa da tutto e tutti. Ma per te è diverso, lo so che a volte ti faccio arrabbiare con il mio comportamento, ma lo faccio perché ormai sei diventata più di un'amica e più di una sorella! A volte sono molto geloso quando parli con Seamus, Dean o qualunque altro essere di sesso maschile che ti si avvicina anche solo per chiederti l'ora. Penso... anzi ne sono assolutamente sicuro ormai... io ti amo!
- Anch'io ti amo! - disse Hermione gettandoglisi letteralmente tra le braccia. - Pensavo che non lo avresti mai ammesso!
- Lo so ho aspettato troppo, ma prima c'era la guerra e anche se abbiamo sconfitto Voldemort non ho mai avuto il coraggio di dirtelo!
Dopo qualche istante Ron avvicinò il proprio viso a quello di Hermione, i loro nasi si sfiorarono e poco dopo anche le loro labbra si toccarono e si unirono nel loro primo bacio. Un bacio che venne suggellato dalla miriade di stelle sopra di loro e dalla “polvere di stelle” racchiusa nel braccialetto di Hermione. | | | |
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