Dubbi e rivelazioni, Harry Potter - romantica Ron/Hermione

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Sandy Potter
view post Posted on 12/6/2007, 13:44




*Dubbi e rivelazioni*



- Signor Weasley, vuole prestare attenzione? - il professor Lumacorno richiamò Ron giusto in tempo per vedere la sua pozione cambiare colore da un bel rosso cangiante ad un preoccupante blu notte, quando avrebbe dovuto avere una tenue colorazione verde pisello: il rosso non era andato mai così male in Pozioni.
Lumacorno lievemente spazientito fece scomparire quella robaccia dal calderone di Ron: - Mi dispiace ma le devo assegnare una T. – affermò il professore dispiaciuto – E per giovedì mi dovrà presentare una ricerca di due pergamene e mezza sulle varie proprietà e gli utilizzi del vischio.
Nello stesso istante la lezione finì, Ron prese la sua roba e si affiancò a Harry ed Hermione che lo aspettavano all'uscita: - Può capitare a tutti una giornata no, vero Herm? - stava dicendo il moro ai due amici, cercando l'appoggio della riccia.
- Dai Ron, ti aiuterò io a fare la ricerca e ce la caveremo in un paio d'ore. - disse Hermione.
- Buona idea, così sta sera può venire all'allenamento senza problemi. - intervenne Harry.
- Posso parlare o avete deciso di organizzarmi anche fidanzamento, matrimonio e concepimento dei figli? Senza dimenticare le feste comandate e i pranzi da mia madre! - sbottò Ron un po' seccato. Di sicuro non era la sua giornata, ma una cosa strana colpì la sua attenzione: da quando Hermione si offriva di aiutarlo a studiare?
- Ron, ma cosa dici, volevamo... cioè volevo solo aiutarti e poi lo sai com'è puntiglioso Harry quando si tratta di Quidditch. - cercò di calmare l'amico, anche se al posto di un sorriso sincero le uscì una risatina isterica.
- Hermione, da quando ti offri di aiutarmi? - non aspettando neanche la risposta che le pose un'altra domanda – Cos'era quella risatina? Tu non ridi mai così, se non quando sei nervosa o mi nascondi qualcosa!
- No,... ma cosa dici,... nasconderti qualcosa,... io?! Pensi davvero che ne sarei capace? - intanto il bel nasino le si allungava sempre di più (metaforicamente!) e dalle sue labbra usciva un'altra risata isterica, di tonalità leggermente più alta della prima.
Ron la guardò storto un attimo, non rispose alla domanda postagli dall'amica e dopo essere usciti dal sotterraneo la prese per una manica e le fece percorrere sette piani di corsa, sorpassando possibili spostamenti di scale, Pix e perfino Mrs Purr che pattugliava i corridoi per vedere se qualche studente marinava le lezioni (anche a Hogwarts si marinano le lezioni?! Boh!!! Nda).
- Ron, ma sei impazzito? - chiese Hermione tra un sospiro e l'altro, mentre tentava di riprendere fiato e di riportare i battiti del cuore alla normalità (come se fosse facile, stando vicino ad un ragazzo come Ron! Nda).
- No, voglio solo che tu mi dica cosa succede! - disse una volta raggiunta la Stanza delle Necessità – Prima ti offri per darmi una mano a fare i compiti e poi mi dici che non c'è niente. Mi dispiace ma non ti credo.
- Non posso dirtelo. - disse Hermione con un filo di voce.
- Non puoi dirmelo? Dimenticavo che sono l'idiota a cui è meglio tenere nascoste le cose! - disse mentre si stava arrabbiando sempre di più.
- Ron, non è vero, tu non sei un idiota, è solo che... non sono io che te lo devo dire!
- Ma dirmi cosa?
- Ti prego non insistere. - sussurrò lei sull'orlo delle lacrime tenendo la testa bassa.
- Mione, non fare così, lo sai che mi fa male vederti piangere. Vorrei solo sapere cosa sta succedendo ma tu non mi aiuti per niente. - abbracciò l'amica e cercò di consolarla, ma ormai il danno era fatto, Hermione aveva rotto le cateratte e non accennava a smettere. D'altra parte era dura tenere un segreto al suo migliore amico, soprattutto se riguardava Harry e Ginny; Ron aveva il diritto di sapere, ma non da lei. Lei doveva trattenersi e lasciare che se la vedessero loro tre.
Dopo qualche minuto di sbarellamento dovuto all'abbraccio di Ron, Hermione riuscì finalmente a dire qualcosa: - Ron, parla con Harry, lui ti spiegherà tutto. Almeno quando ci riuscirà, se prima tu non gli avrai spaccato tutte le ossa e tolto il cuore dal petto a mani nude. - forse la stava facendo un po' troppo drammatica, ma sapeva come avrebbe potuto reagire l'amico.
- Non ho mai fatto una cosa del genere, né a Harry né a nessun altro. Spiegami una cosa: perché dovrei parlare con Harry? - ci pensò su un attimo – Non dirmi che c'entra anche Ginny, vero? Cos'ha fatto a mia sorella quel... quel... quel...
- Ricorda che è pur sempre il tuo migliore amico!
- E gli ho pure permesso di uscire con mia sorella, devo essere impazzito.
- No, comunque non preoccuparti, non è una cosa brutta! - subito dopo aver detto questo, Hermione si morse la lingua e si staccò dall'abbraccio che ancora li teneva legati.
- E dovrei essere felice per questo? Ma sei impazzita?!
- Non arrabbiarti di nuovo, per favore. Io non avrei neanche dovuto accennarti che c'entrano loro due e poi dovrebbero parlarti loro quando saranno pronti per affrontare il discorso.
- C'è qualcos'altro che mi tieni nascosto? Non so un fidanzato da qualche parte, una possibile gravidanza?
Hermione lo guardò un attimo negli occhi, inghiottendo il vuoto, e assumendo un'espressione che vagava dall'allarmato all'imbarazzato, al shockato, come poteva anche solo pensare una, anzi due cose del genere?: - Ma sei fuori? A chi vuoi che possa interessare un'insopportabile so-tutto come me? L'hai dimenticato, forse? E poi ti sembra possibile... no, lasciamo perdere, è meglio.
Ron assunse la più perfetta espressione da cane bastonato e cucciolo bisognoso di affetto che sapesse fare, prima di accennare un: - Scusa! Poi non è del tutto impossibile che tu possa piacere a qualcuno.
Hermione s'irrigidì all'udire quelle parole: - Cosa intendi?
- Dai, Herm, sei la studentessa più brillante che Hogwarts abbia mai visto e non riesci a capire una cosa del genere? - accennò Ron grattandosi la nuca, com'era solito fare quando era nervoso o combinava qualcosa.
- Francamente non lo capisco. - disse decisa in risposta.
Neanche fece in tempo ad aggiungere qualcos'altro che sentì due labbra morbide premute contro le sue in un bacio, capce di farle perdere conoscenza. Restò qualche secondo immobile e poi rispose al bacio come meglio poté; Ron dopo un po' si staccò tutto rosso, quasi più dei suoi capelli, e la guardò negli occhi: - Questo era quello che intendevo. Tu non capisci mai le cose più importanti!
- Hai uno strano modo per dimostrare le cose. - gli sorrise e dopo qualche istante riprese: – Vuoi che ti aiuti ancora con il tema?
- Scusa, stavamo parlando di una cosa importante e tu te ne vieni fuori con i compiti? Certo che sei strana, ma... mi piaci anche così!
Adesso toccò ad Hermione arrossire ancora di più: - Bè, la scuola è importante! - cercò di giustificarsi lei.

Attimo di silenzio...

- Mione, ti amo!
- Anch'io, Ron, non sai quanto! Mi prometti una cosa?
- Tutto quello che vuoi.
- Se Harry e Ginny ti parleranno, ti prego non ucciderli, sono i miei migliori amici e ho bisogno anche di loro!
- Non gli farò alcun male.
- Ho i miei dubbi, comunque ti credo!
Si persero ancora qualche minuto l'uno negli occhi dell'altra, dopodiché Hermione disse: - Andiamo a lezione?
Ron non poté far altro che prenderla per mano e ritornare sulla Terra, dopo un viaggio un po' movimentato tra pianti e sorrisi, litigi e baci!


Fine! (forse...)
 
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